"Il segreto di Ebe" è una silloge che cerca di andare oltre i limiti del nostro linguaggio per riuscire a esprimere pienamente la conoscenza, il sentire, il percepire del poeta, il proprio mondo interiore. Francesco Nigri, infatti, mostrando coraggio e generosità, ma anche un'abile perizia linguistica, riesce a dar vita a una sua lingua che diventa lingua della sua poesia. Ecco allora che i suoi versi, proprio per affermare il loro essere svincolati da ogni regola, si muovono in assoluta libertà, lasciando spazio prevalentemente alla musicalità generata dalla lettura, una musicalità che nasce dall'ispirazione del poeta e che viene affidata al lettore.
A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO
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