“L’uomo potrebb’esser poeta caldissimo in prosa, senza veruna sconvenienza assoluta; e quella prosa, che sarebbe poesia, potrebbe senza nessuna sconvenienza assumere interissimamente il linguaggio il modo e tutti i possibili caratteri del poeta.” È Giacomo Leopardi a scriverlo nello Zibaldone, e con questo sommo esergo si apre la prima silloge poetica del ’23 per la collana Porta Maggiore dedicata ai poeti. Claudia Zironi si affaccia felicemente alla prosa poetica, e non è la prima volta, donandoci una scrittura che con l’immagine e le intense fotografie di Beny Benedetto Kosic, va a ri-creare un dialogo in cui il contrappunto di testo e paratesto risulta perfettamente e simmetricamente scandito senza alcun cenno di didascalia. Una narrazione fluente che si sofferma sui luoghi. Poeta di penna veloce, Zironi ci accompagna in un viaggio in Friuli Venezia Giulia, regione colma di suggestioni che lei sa cogliere con uno sguardo impressionista, esaltando di questa accezione stilistica l’istantaneità e il movimento, affondandolo nel tempo e nello spazio en plein air.
A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO
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