Un gruppo di turisti in Giordania nella zona del Mar Morto affronta il viaggio verso la città di Sodoma, città additata fin dalle scritture bibliche, città citata (ad esempio) da Pier Paolo Pasolini in uno dei propri film più controversi. Il pullman è composto da italiani provenienti da varie parti del paese e con alle spalle le più differenti storie lavorative: c’è un geometra di Faenza, un infermiere di Trento, c’è un avvocato di Aversa sposato con un personal trainer di Avellino. Sono tutti omosessuali. Forse qualche attuale ministro italiano potrebbe obiettare, a proposito di questo racconto, ricorrendo alle solite “questioni di opportunità”, come è accaduto nel recente caso del ritorno in Italia nelle file della squadra di calcio del Cagliari di Jakub Jankto finendo per usare un termine difficile da digerire, “ostentazione”.
DI MATTEO FANTUZZI continua qui
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