"Sull’alto spartiacque" di Margherita Guidacci offre un intenso e fedele percorso di lettura attraverso le diciassette raccolte poetiche pubblicate dalla poetessa e alcuni testi inediti già noti o mai finora portati alla luce. Da subito orientata verso una poesia dalla forte connotazione astratta e metafisica, lontana dall’ermetismo e pervasa da una costante tensione religiosa, Guidacci ha calato tale propensione anche nel racconto della propria sofferenza psichica, trasformando la narrazione di una penosa degenza in istituto psichiatrico nella rappresentazione di uno dei volti del doloroso destino dell’uomo. Similmente anche la poesia di occasione civile ha come chiave di lettura l’indole fratricida dell’umanità simboleggiata dal delitto originario di Caino. Persino le raccolte più propriamente votate alla riscoperta di un’intima felicità di affetti mai slegano l’esperienza terrena dalla consapevolezza della morte e dall’inquieta attesa di un’eternità consolatrice. La limpida e colta parola poetica di Margherita trova così forza nella coscienza della propria fragilità e si fa grido di profonda angoscia e ferma denuncia del male compiuto dagli uomini.
A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO
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