A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

martedì 27 agosto 2024

Gara di Poesia Improvvisata [Sodde - Agus] - Seconda e ultima parte

Sillabario dell'aracnide spartano di Roberto Pasini (Manni)

In questa raccolta, organicamente costruita con un lavoro originale e meticoloso sulla parola, la poesia assale il lettore producendo lampi di pensiero che attingono alla cultura letteraria del passato e del presente. Come dal treno scorrono i paesaggi così le parole, con ogni lettera, si accavallano una dietro l'altra per un viaggio al termine della scrittura. Un ragno operoso, spartano, tesse la ragnatela poetica partendo dalle origini della lingua scritta, utilizzando il greco, il latino, i primordi dell'italiano, attraverso la frantumazione del lessico e del significato, che sfocia in sapidi giochi verbali, dentro uno scenario fortemente intessuto di ironia e nostalgia



lunedì 26 agosto 2024

Selargius, 29-09-1997: gara di poesia improvvisata: [Bennardu Zizi - Mariu Masala]

Traduzioni disperse e inedite di Franco Fortini a cura di Luca Lenzini (Mondadori)

Figura di grande rilievo nella cultura del Novecento, Franco Fortini ha spaziato nei più diversi campi della ricerca letteraria: dalla poesia alla critica alla narrazione, con una decisa presenza anche come traduttore. Testimonianza esemplare di questa attività è l'autoantologia Il ladro di ciliege (1982), un "quaderno" di versioni poetiche da diverse lingue apparentabile a quelli di Sereni, Montale, Bertolucci e altri, che Luca Lenzini ha voluto accogliere nel volume complessivo Tutte le poesie (2014). Lo stesso curatore ci propone oggi un'ampia ulteriore silloge di traduzioni che attinge dall'Archivio dello scrittore. Fortini aveva esordito con la prosa nel 1942, traducendo Un cœur simple di Flaubert; e con la prosa, del resto, continuò a cimentarsi, lavorando su Gide, Proust e Kafka. Di sostanziale valore anche ai fini della riflessione teorica fu il suo approccio a Brecht, come attestano le sezioni intitolate Traducendo Brecht di Una volta per sempre (1963), momento significativo della sua opera di poeta in proprio; senza dimenticare la grande impegnativa impresa del Faust di Goethe (1970). Ma lo sconfinato viaggio di Fortini nel mondo della traduzione poetica conta anche episodi rimasti in ombra e degni di riproposta. Oltre alla frequentazione assidua, insieme alla compagna Ruth, della poesia tedesca, la sua vicinanza con la letteratura francese è mirabilmente attestata in versioni da Rimbaud e dai surrealisti; e sorprendente è la traduzione da Chrétien de Troyes apparsa nel «Politecnico» di Vittorini. Sempre lucidamente immersa nel suo tempo anche quando si misura con i classici, l'esplorazione militante di Fortini si muove (in collaborazione con esperti) in molte letterature, come quella polacca o ungherese – con esiti talora memorabili, come Poesia agli adulti di Ważyk (1956) – o spagnola: l'amatissimo Machado, ma anche Manuel Altolaguirre. Tanto libera, complessa e vasta è la sua avventura di traduzione poetica che è impossibile circoscrivere altre zone e autori presenti in questo libro, dove non manca neppure una "traduzione immaginaria" dal cinese, a rammentarci un "genere" teorizzato con originale acutezza da Fortini. A trent'anni dalla sua scomparsa, il lettore avrà uno strumento ulteriore per conoscere la personalità, così vitale e molteplice, di un protagonista della nostra scena letteraria.



domenica 25 agosto 2024

Stoccarda, anno '67, mese di giugno: gara di poesia improvvisata sarda - 1^ serata [Masala-Pazzola]

Convito delle stagioni di Antonio Prete (Convito delle Stagioni)

Con questa nuova raccolta, Antonio Prete approfondisce i temi che gli sono più cari, e che della poesia sono elementi purissimi: la natura e il tempo.


La natura, vegetale animale astrale, è descritta nelle sue incessanti metamorfosi di colori, suoni e profumi; mentre l'azione irreversibile del tempo, «che è lampo di presenza e stilla / d'accaduto», trova nella lingua della poesia, nei suoi suoni e ritmi, un momento di sospensione e di vertigine, in cui passato e presente si fondono per permettere un dialogo con quello che più non è: «nel teatro intimo della forma / l'abbraccio della luce e dell'ombra». Nel trascolorare delle stagioni, nella contemplazione di una notte stellata o di un volto amato, nella fugace apparizione di un animale selvatico, la poesia di Prete si avvicina all'essenza delle cose, accogliendo nel fulgore del visibile e nella lotta dei ricordi contro l'oblio il silenzio del cielo e delle galassie, «sul cui confine il tempo non è più tempo»



mercoledì 21 agosto 2024

Azzardi dell’Io di Alessandra Peluso (Ensemble)

Con questo nuovo lavoro Peluso concilia filosofia e poesia sottese da un'Io che in relazione con l'altro tenta un equilibrio, non senza fatica. Azzarda Peluso così come è la vita, un azzardo, tra gioco e destino. Azzardi dell’io è la nuova raccolta poetica di Alessandra Peluso, la prima pubblicata con Ensemble.

Alessandra Peluso, filosofa, dottore di ricerca in Scienze bioeticogiuridiche, saggista. Di poesia ha pubblicato: Canto d’Anima Amante (2010), Ritorno Sorgente (2013), Sul Boxer del Nonno verso la Poesia (2016), Subbuglio (2020).

 

Villagrande str. 15-07-2023: gara di poesia improvvisata -[Muntone-Donaera-Mureddu - [PRIMO TEMA]

domenica 18 agosto 2024

Els versos surten al carrer per celebrar el Dia Mundial de la Poesia

movimenti terra di Simona Cleopazzo (collettiva)

In apertura due poesie dedicate a Ivan e Nella Nobili. Il primo, amico di Cleopazzo, la seconda, poeta, a significare che la verità è trasversale. Cosa hanno in comune? Dove si muove la poesia? Siamo nel mondo operaio, nelle geometrie delle fabbriche, dei macchinari, degli allarmi che suonano perché un corpo ci è finito dentro: È un inferno la macchina risucchia – operai/blocca tutto. La rabbia, l’offesa, la condizione del silenzio/bisogno. Le operaie non possono ribellarsi perché impiegate per generazioni madri – figlie – nipoti – cognate…prima di reclamare devono fare una moltiplicazione. È vita che si tocca tangibile, qui nulla è astratto tutto è materico come solo una quotidianità che ripete se stessa giorni, mesi, anni sa esserlo. Materico è il corpo nel suo dirsi, nei lembi di pelle che saltano sotto l’affettatrice, nel taglio del parto, nelle ovaie cariche di sangue. Il corpo si fa agente narrante delle dinamiche di potere, è il testimone laddove la parola deve tacere, indicatore dello stato critico delle cose. Raccontare la realtà di molti, elevarsi dal genere per farsi voce del vivente. Un poema che si fa carico di istanze sociali e si fa quindi scrittura politica. Un lessico crudo, diretto che non vuole edulcorare la realtà, al contrario ha l’intento di rispecchiare una verità nel modo più fedele, punta allo stordimento del lettore per provocarne la riflessione. Nessun fronzolo dunque, ma un lavoro di cesellatura e sottrazione affinché l’essenziale sia visibile.

Ha pubblicato i romanzi “Tre noci moscate nella dote della sposa” (Lupo Editore, 2012), “Irene e Frida” (Musicaos editore, 2016), “150+1 poesie” (Collettiva edizioni indipendenti, 2018), “Questi giorni” (Sensibili alle foglie, 2020). Attualmente cura le Conversazioni filosofiche e femministe a domicilio, il laboratorio permanente di scrittura poetica: Parole, segni, svolazzi.




sabato 17 agosto 2024

Il falco e la colomba di Davide Puccini (Interlinea)

"Il falco e la colomba" è la settima tappa del cammino poetico di Davide Puccini, giunto ormai al traguardo del quarto di secolo. L'agguerrito linguista, il raffinato studioso di Sbarbaro e Boine, di Pulci, Poliziano e Ariosto, di Sacchetti e Fucini, si serve della sua lingua nitida e coltissima e insieme affabile e colloquiale, della sua tradizionalissima metrica di endecasillabi e settenari, musicale e insieme fluidamente narrativa, per condurci - nel duplice segno iniziale e conclusivo di un falco simbolo di incombente minaccia o di montaliana indifferenza e di una colomba simbolo del divino e annuncio di salvezza - lungo un percorso che dagli abitanti della nostra "casa comune" e in particolare della sua terra e del suo mare di Toscana (il geco, la polpessa, le meduse, la lucertola...), attraverso il sentimento doloroso del trascorrere del tempo e della vecchiaia che avanza, alla sofferta e intensa meditazione religiosa della terza e ultima sezione (Paolo Zoboli).



#DMP23: vídeo d'estudiants de la Universitat Suor Orsola Benincasa, Napoli, inspirat en el poema

domenica 11 agosto 2024

Poema Ramadan Karyma Rios CIIHAPoesia 2023

Alla terra i miei occhi di Mauro Liggi (Interno Libri)

Alla terra i miei occhi di Mauro Liggi è un libro di resilienza, un viaggio nella fragilità, nel lutto che non cancella la meraviglia per il mistero della vita. Nel buio della perdita, l’amore, l’amore carnale, è la risposta alla morte. L’anima piena di stupore, impotente ma non arresa all’infelicità, alle cicatrici del mondo di cui rivendica l’estraneità pur abitandolo in pienezza, trova sempre un sentiero verso la bellezza, nelle piccole cose che lo circondano, in spazi aperti di speranza. Un libro in cui si percepisce l’urgenza espressiva, nei contenuti e nello stile, asciutto, scabro, sintetico ma non per questo poco esaustivo. Caduta e riscatto, ribellione e supplica, passano per la stessa cruna, andata e ritorno sono il viaggio quotidiano che accomuna l’incessante peregrinare. “È di pietra, la poesia di Mauro Liggi, ma anche di mirto, di sale, di lava e di ogni elemento naturale senza diluizione” (dalla prefazione di Anna Segre).

 

Indichi il cielo
a me, solo a me
che con il camice bianco
provo a trattenerti qui
sfidando il tempo
la logica
la scienza.
Ma tu
indichi il cielo
il dito già blu
perché sai
quello che anche io so
tu succo di mela cotogna
io volto di catrame
muto è il grazie
prima del viaggio.

*

 

Tieni tra le labbra
la margherita appena colta
l’addenti
come fai con il mio collo
trasformami in ogni petalo
battezzato m’ama
nella luce che filtra
dal buco dei tuoi lobi.
Amami semplice
nudo fragile felice.

 

*

Scavo con le palpebre
nella terra umida
sciolgo il perdono.

Allatto un germoglio
di pianto
le mani a coppa.

Calati pure tu
sotterra ora
anche ciò
che è vita

la mia inquietudine
vuole farsi albero.
Alla terra i miei occhi






venerdì 9 agosto 2024

Ana Saidi Rodriguez de palma de mayorca CIIHAPoesia 2023

"Di Venti Varia": Rassegna di Libri, Poesia e Celebrazioni Sotto le Stelle

 Sannicola, Lecce, Puglia  - Sotto il cielo stellato di Sannicola, la Casa del Sole di Paola Scialpi in collaborazione con il Premio / Riconoscimento iQdB a cura dell'Associazione Horah di Lecce e dei Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno presenta  "Di Venti Varia", l’interessante rassegna di libri, poesia e celebrazioni (è previsto uno spazio della serata a cura del  Premio/Riconoscimento  iQdB che per l’appunto omaggerà la storica attività imprenditoriale della Pizzeria Ragno, il Presidente della Fidas Sannicola Lucio Giaffreda e il Prof. Antonio Errico noto poeta, critico e giornalista sannicolese) ispirata alle liriche della poetessa Anna Rita Nutricati. L'evento, in programma per il 9 agosto 2024 a partire dalle 20, 30 e sino a mezzanotte presso la Casa del Sole di Paola Scialpi in via San Simone 74, con il Patrocinio del Comune di Sannicola, si preannuncia come un'occasione unica per immergersi nel mondo suggestivo della poesia, incontrare la poesia di Anna Rita Nutricati e condividere la magia di una serata in uno splendido giardino.

Un Viaggio tra Parole e Emozioni - "Di Venti Varia" si snoderà attraverso un percorso emozionante che vedrà protagonisti poeti salentini. Le loro voci, intrecciate alle parole di Anna Rita Nutricati (la cui ultima raccolta di versi dona il nome alla serata), daranno vita a un'atmosfera ricca di suggestioni, dove la poesia si farà viva e vibrante. I versi, capaci di evocare immagini e sensazioni profonde, trascineranno il pubblico in un viaggio emozionante attraverso il mondo interiore della poetessa e la sua visione del mondo.

Durante la serata un breve appuntamento con la storia singolare di Giorgio Vita e del suo libro Programma X edito da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Un Momento di Premiazione - Culmine della serata sarà il momento di premiazione a cura del Premio/Riconoscimento iQdB, un'iniziativa promossa da I Quaderni del Bardo Edizioni e dall'Associazione Horah di Lecce per valorizzare le realtà più importanti del territorio salentino che hanno portato il buon nome di queste terre oltra la Puglia. La premiazione, che sarà a cura del Presidente dell’Associazione Horah Grazia Piscopo, vedrà come protagonisti il Ristorante Pizzeria Ragno, Lucio Giaffreda / Presidente Fidas Sannicola  e il Prof. Antonio Errico)

 

Interverranno – Anna Rita Nutricati, Carlo Stasi, Marcello Buttazzo, Giuseppe Fioschi, Francesco Pasca, Vito Antonio Conte, Maurizio Nocera, Antonio Errico, Simone Franco, Marilena Cataldini, Maria Grazia Palazzo, Antonella Rizzo, Piero Rapanà, Mauro Marino, Annelisa Addolorato, Lidia Caputo, Luca Imperiale

 

"Di Venti Varia" si rivolge a tutti gli amanti della poesia, della letteratura e della cultura in generale. L'evento rappresenta un'occasione preziosa per immergersi in un'atmosfera suggestiva, e celebrare la bellezza della parola poetica. Un invito a partecipare a un evento che ormai è diventato una tradizione nell’estate sannicolese

 

Per info

#DiVentiVaria #RassegnaDiPoesia #Lecce #AnnaRitaNutricati #PremioiQdB #AssociazioneHorah #IQuaderniDelBardoEdizioni

Info

https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it




domenica 4 agosto 2024

Trasmutazioni - Adam Vaccaro (puntoacapo Editrice di Cristina Daglio)

Il tratto dominante di questa raccolta è costituito dal rapporto dinamico e speculare tra dimensione temporale e costruzione narrativa. Essa è incentrata sull’urgenza di recuperare una temporalità capace di racchiudere lo svolgimento unitario di passato-presente-futuro. Vaccaro è guidato da una poetica radicata nella consapevolezza che la disintegrazione temporale e la crisi dei grandi racconti, legate alla nostra tarda modernità, rappresentano due poli di una medesima condizione storica. (Dalla Prefazione di John Picchione) Quelle di Vaccaro non sono semplici trasformazioni dell’esistente, ma vere e proprie trasmutazioni, ovvero mutazioni di sostanza, di natura, che in quanto tali ricorrono alla via della trasmutazione alchemica o al registro biologico del bruco che muta in farfalla, tali sono le metafore radicali attraverso le quali l’Autore segna insieme la distanza dal caos della realtà che lo circonda e la vis rivoluzionaria che lo anima. (Dalla Postfazione di Gabriella Galzio)

 

 

L'Autore:

Adam Vaccaro (Bonefro 1940) vive a Milano. Tra le ultime raccolte: La casa sospesa, Novi L. 2003, La piuma e l’artiglio, Editoria&Spettacolo 2006; Seeds, Semi, Chelsea Editions 2014, Tra Lampi e Corti, Marco Saya 2019 e Identità Bonefrana, Di Felice 2020; Google - Il nome di Dio, puntoacapo 2021; In respiratia zilei, Nel Respiro del giorno, trad. Alexandru Macadan, Editura Cosmopoli, Bacau, Romania, 2023. È presente nell’Atlante della Poesia contemporanea curato dall’Università di Bologna. Ha pubblicato Ricerche e forme di Adiacenza, Asefi, 2001. È tra i saggisti di: Sotto la superficie - Quaderno sulla poesia contemporanea de La Mosca di Milano, Bocca 2004; La Poesia e la carne, La Vita Felice 2009. Diversi i riconoscimenti ed è tradotto in Spagnolo, Inglese e Rumeno. Presiede l’associazione Milanocosa (www.milanocosa.it). Cura la rivista online Adiacenze, materiali di ricerca e informazione culturale del Sito di Milanocosa.






Poeti e Poesia 21 Marzo 2023 - Terza puntata

Tradurre Lucrezio di Milo De Angelis