"Non mi misi mai di proposito davanti a un foglio bianco; per aver pubblicato, non sentii mai d’aver contratto impegni, neppure con me stesso. Lavorai, non è quindi la parola giusta; se la frase non si prestasse a interpretazioni metafisiche, direi che scrissi sempre sotto dettatura" Camillo Sbarbaro Solitamente conosciuto per l’aspetto malinconico e solitario, Camillo Sbarbaro (1888-1967) è stato in realtà uno dei più grandi scrittori che la Liguria ha dato al Novecento, come attesta la sempre maggiore attenzione della critica. In questo libro, Francesco De Nicola offre ai lettori un ritratto inedito e privo di definizioni univoche di un autore che trovò nella scrittura la principale ragione di vita. Scrivere era per lui un’estensione di sé, un’esigenza interiore e privata. Senza nutrire ambizioni di gloria, Sbarbaro si è di fatto tenuto fuori dall’ambiente letterario, ma è stato proprio questo “scrivere per vivere” che lo ha reso un personaggio raro, se non unico, nel mondo letterario italiano del Novecento: del tutto originale nel vivere le sue alterne vicende umane e nello scrivere pagine che oltrepassano il tempo e che, ancora oggi, sono in grado di coinvolgere il lettore.
A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO
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