A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

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martedì 23 gennaio 2024

27 gennaio – “L’INIMITABILE. D’ANNUNZIO TRA MUSICA, POESIA E AMORE” con Isabel Russinova,  Sara Allegretta e Vincenzo Rana – Arnesano – PugliaLive – Quotidiano di informazione regionale on line

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Fahrenheit | S2024 | La poesia del giorno | Adelelmo Ruggieri, Dal nostro terrazzino | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound

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La poesia sonora nella seconda settimana internazionale della performance

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Rassegna "Verso Poesia"

Rassegna "Verso Poesia"

Patrizia Valduga Quanto Manca Giovanni Raboni la Poesia Oggi ai Margini Questa Citt Non Riuscita a Dedicargli Neanche Una Targa - Milano

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Le poesie della lametina Elisa Longo nella silloge “Sanasàna” - il Lametino.it

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Dialoghi | Valentina Murrocu intervista Pietro Cardelli

lunedì 22 gennaio 2024

Perché tu ami di Maria Bennett (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

“Il libro di Maria Bennett ha una fragranza floreale e una completezza culturale e cultuale, che ingloba, per esempio, misticismo di Rumi e tradizione poetica di Wordsworth, e che cita e celebra anche voci femminili come quella di Tillie Olsen. In un oceano sensorialmente molto ricco, la poetessa e il suo doppio - personaggio si sente, dice e vive così:

 

navigo

leggera come un cigno

in bilico tra ricordo e attesa”.

 

Tra i versi di Bennett si fluttua tra menzioni di artisti e personalità come Anna Pavlova, Pablo Neruda, Buddha, Confucio, Montessori, Dante, fino ai supereroi come Wonder Woman e dichiarazioni d’amore spontanee all’“altro” e a una vita e una sé stessa che negli occhi dell’altro trova di volta in volta sfumature per riconoscersi, amarsi, procedere con la condivisione di sensazioni, tra studio e sentire... In una accoglienza morbida e in cui l’affetto e l’intelligenza pulsano insieme, nell’integrità della persona.

 

Mi chiedo cosa tengo stretto

quando tengo stretto

te”.

 

Questo è un libro musicale e ‘narrativo’, che assume le voci di varie donne che sono una, di una donna che possono essere molte, ognuna col proprio sentiero, sentire, percorso, ruolo - a volte consapevolmente vissuto, a volte subito o scelto da ‘altri’. La musica è soprattutto il Jazz, evocato e amato come colonna sonora di una vita al femminile, attraverso Lester Young, Miles Davis, Red Gardland (pianista, anche di Miles Davis), John Coltrane, Luis Armstrong. C’è anche Leonard Cohen e la ‘magica’ città musicale di New Orleans. I suoi versi mi riportano, sia per contrasto formale, sia per affinità nella ricerca di un ‘qui e ora’ nella semplicità del vivere, a questi: “Ieri/canzone/domani/discorso/oggi/tempo/adesso/presente”. E “…ma/tra muri/di pietra serena/tocco mani d’acqua...”, cioè i versi di Cristina Balzaretti, dal libro bilingue Amo a te, da me tradotto in spagnolo per LietoColle. Nella poesia di Bennett abbiamo la prova che si possa viaggiare tra continenti, culture, ma anche tra libri e nei meandri di se stesse, nel proprio quotidiano mutare, e anche in ogni gesto quotidiano, con i sensi spalancati. Ho scelto come copertina un quadro (originariamente realizzato sopra il pianale di una macchina da cucire Singer) di Patrizia Minardi, brindisina, dal momento che trovo traduca in immagini, così come io ho tradotto in italiano dall’inglese i versi di Maria Bennett - dalla sua silloge originale Because you love, (Cross Cultural Communications, New York 2011)”. (dalla prefazione di Annelisa Addolorato)

 

 

 

 

L’autrice - Maria Bennett è statunitense. È giornalista, poetessa e traduttrice dallo spagnolo e dal portoghese. Ha lavorato come Docente universitaria, assistente di Inglese e di ‘Inglese come seconda lingua’ durante gli ultimi quarant’anni presso le Università di New York, presso l’Università dello Stato di New York e il College della Comunità di Westchester. Ha conseguido una laurea in Inglese presso la State University di New York, un Master in Letteratura Comparata presso la Penn State University, e un PhD presso la City University di New York. La sua tesi di dottorato è successivamente apparsa come libro (Peter Lang Press) intitolato The Unfractioned Idiom: Hart Crane and Modernism. Suoi scritti sono apparsi sulle pagine di: New York Daily News, Utne Reader, Westchester Magazine, Epicurean Magazine, Crab Creek Review, Esprit and Nexus presses. Ha pubblicato la silloge poetica Because You Love (di cui questo libro, ovvero Perché tu ami, è la traduzione italiana). Inoltre è curatrice e traduttrice dei libri My Voice Seeks You (silloge di Annelisa Addolorato, Cross Cultural Communications Press) e This Circular Dream (silloge di Saeed Hooshangi, Feral Press). Attualmente è mentore di studenti, all’interno del programma di sviluppo di New York “Partner nell’educazione”, un’organizzazione che si occupa di facilitare l’ingresso al College di giovani provenienti da situazioni di disagio socio-economico.

 

La curatrice e traduttrice

Annelisa Addolorato, Alias ANNE, nata in Italia e cresciuta in Spagna. Artista internazionale, titolare del marchio italiano Navigli Poetry Slam. Lingue principali: italiano, spagnolo, inglese.

Mission: Benessere umano, sociale, globale, chang; pratica di scrittura, poesia, t’ai ch’i, shao lin. Poesia e Ch’i, scrittura, meditazione in movimento, scrittura e luce (v. fotografia), metodologia a apprendimento ludico per infanzia & età adulta; sostenibilità ambientale, ecologia, condivisione pacifica di saperi, valori culturali e umani, coesistenza ecosistemica, educazione alla pace e alla cultura nazionale e internazionale. Ch’i Kung. Sue poesie, audiolibri, scritti di narrativa e sull’arte sono presenti anche on line e tradotti in molte lingue. Scrive post di attualità e poesia PAESAGGI DELL’ANIMA. PAESAGGI DEL SUD (nella rivista on line Il pensiero mediterraneo); scrive i post mensili della sua rubrica LA SPAGNA IN LETTERE (blog LPLS). Istruttrice Esperta e praticante di Kung Fu Chang (Acsi). Phd in Letteratura spagnola (Università di Complutense, Madrid).

 

Contatti:

Instagram: Anne Addolorato

FB: www.facebook.com/laformadellatigre

 

 

L’autrice della immagine di copertina

Patrizia Minardi, pittrice pugliese che risiede a Brindisi, in arte conosciuta come Patnaïf. Spumeggiante, fa del naïf la cifra del suo lavoro. Dopo aver sperimentato svariate tecniche e stili, giunge alla pittura del cuore, quella naïf, in una rielaborazione personale e creativa. Dal 1992 la troviamo in varie mostre collettive e personali con esperienze anche nel mondo della scenografia, in giro per l’Italia. Vincitrice di vari premi, incluso uno sull’isola di Capri. I suoi dipinti e le sue creazioni sprigionano vitalità, sorrisi, luce e amore per la vita. Possono anche narrare la sua interiorità, ricordi, magia, dolori e speranze. Nei social, contatto: Patrizia Minardi bijoux & naif.

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/01/perche-tu-ami-di-maria-bennett.html

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it




 

Porta di Mare - *VIDEO* - Da Dickens ad Elsa Morante: la poesia e la sensibilità come antidoti ai mali di oggi

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Giornata Nazionale del Dialetto. La poesia recitata da Nicola Losapio contro la violenza sulle donne

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La poesia dedicata a Falcone e Borsellino per l'inaugurazione dei locali di un bene confiscato alla criminalità

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Anna de Simone Una Vita in Ascolto della Poesia - Roma

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Dialoghi | Enrico Giacomini intervista Valentina Murrocu

domenica 21 gennaio 2024

AAA… CERCASI POETI – Comune di Cornaredo

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La dolcezza di un fiore, lo spirito di un leone: la poesia leopardiana di Lauretta Li Greci - Sicilian Post

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Termoli: Presenze attente per scoprire la "Poesia dell'assenza" di Laura D'Angelo

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Al Niccolini-Palli la premiazione del VII concorso di poesia per le scuole medie - QuiLivorno.it

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Vivere con l'autismo: Alessandro Nocchi rompe il silenzio con le sue poesie - Luce

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Omaggio culturale muri plance anniversario nascita poeta Vittore Fiore

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La sfida alpina di poesia a Ceresole Reale mette al centro i versi di Brodskij - La Sentinella del Canavese

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Dialoghi | Valentina Murrocu intervista Francesca Marica

sabato 20 gennaio 2024

Dialoghi | Valentina Murrocu intervista Maria Borio

Genova, l'attore di 'Mediterraneo' Giuseppe Cederna omaggia l'arte della poesia in un incontro con 100 studenti - Telenord.it

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Concorso di poesia “Giusy Stellato”, proclamati i vincitori durante una emozionante e partecipata cerimonia - Calabria Diretta News

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IRMA KURTI – Poesia bilingue di SOFIA SKLEIDA. Grecia – Italianewsmedia.it – P.C. Lava – Magazine Alessandria today

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Denise Levertov, Traversie di una poetessa | Giovanni Pillonca

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Albinea, la biblioteca diventa centro di riferimento per la poesia Reggionline -Telereggio – Ultime notizie Reggio Emilia |

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La poesia di Umberto Colombo/59: la serenità della vita - Casateonline

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Donati 1.700 libri di poesia alla biblioteca

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venerdì 19 gennaio 2024

DOMANI 20 GENNAIO 2024 Antonella Rizzo autrice del libro L'ora del sole medio al C.I.Q - Centro Internazionale di Quartiere di Milano

 Antonella Rizzo autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni del libro L'ora del sole medio, presenta il volume Sabato 20 gennaio 2024 ore 17,30 presso il C.I.Q - Centro Internazionale di Quartiere  sala bianca, via Fabio Massimo 19 Milano (fermata Porto di Mare - metro gialla) Dialoga con l’autrice Riccardo Giuseppe Mereu (poeta e performer). I versi danzati saranno a cura di Veronica Lonedo, le letture di poesia teatrale di Paola Pauline Leone, e le foto di Nicola Molaro

L’ora del sole medio: raccolta di apocalissi minime (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) - “L’ora del sole medio è il momento della scrittura senza ombra durante il quale è impossibile nascondersi. È la fine di ogni fine, un’apocalisse di luce in cui i dettagli sono al pari del tutto e dicono di più. La raccolta è la resa di uno stato di fine che si ripete ogni giorno, all’ora del sole medio.

(Antonella Rizzo)

(…) I poeti sono come gli angeli, non cambiano mai, è la tonalità del canto a cambiare con la forma del mondo. Nell’ora del sole medio ci sono solo naufraghi e migranti in lento movimento, impiccagioni, mute di cani rabbiosi, terra secca e raccolti perduti. C’è una guerra, lontana o forse vicinissima, c’è il segno di qualcosa che ha colpito i corpi con l’ineluttabile e cieca democrazia del male e del dolore. Non c’è ombra, tutto è luce accecante. (…) Ignazio Licata

(…) L’essenza di questo lavoro si rivela come una disamina della verità, di uno sguardo interiore in grado di leggere noi stessi non tramite il riflesso, ma attraverso la lente della distanza. Come se non ci riguardasse, come se non ci appartenessimo e, al contempo, come se fosse l’unico modo possibile per potersi appartenere davvero, per raggiungere la consapevolezza di ogni passo che tracciamo o abbiamo tracciato (…). Dario Talarico

Antonella Rizzo, nata nel Salento, vicino a un limone dai frutti neri, compie studi classici e umanistici. Approda alla ricerca accademica che lascia per una scelta di indipendenza. Dopo un lungo dialogo con il Senegal e con le comunità migranti, arriva a Milano dove insegna in scuole di periferia, scrive poesia e continua il suo lavoro di ricerca sulle identità plurali, diasporiche, che ammira come paesaggi.

 

 

Riccardo Giuseppe Mereu (Carbonia, 1° giugno 1971) si laurea a Cagliari in Giurisprudenza. Dal 2014 vive a Pavia, dove consegue il Master universitario “Professioni e Prodotti dell’Editoria” con la tesi Poesia visiva. Storia di parole e immagini. Partecipa a reading, a Poetry Slam, a rassegne di poesia e di arti visive e performative. Ha vinto una borsa di studio per la V edizione del Festival Poesiæuropa (Isola Polvese, 30 maggio-3 giugno 2023) con un lavoro sul rapporto tra Utopia, di Thomas More, la poesia, la natura e la ricerca della riunificazione della cultura scientifica e di quella umanistica. Studia dal 2021 con l’attrice, vocal e acting coach Maria Carolina Nardino. Presenta in una prova aperta, il 23 settembre 2023 a Milano, presso “Portiamo il teatro a casa tua”, di Mariagrazia Innecco, il suo primo monologo lungo dal titolo Noi? Tutte le idee nascono utopie, che replica il 19 novembre, sempre a Milano, presso la Sala Appartamento del Teatro Franco Parenti, all’interno della programmazione di Bookcity. Tra le sue pubblicazioni, la silloge L’acqua è seminale (IQdB Edizioni, 2018), a cura di Elisa Longo, edita in e-book. Suoi testi sono apparsi su riviste digitali e cartacee, altri in antologie. 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/10/lora-del-sole-medio-raccolta-di.html


Inarrestabile Marina Cvetaeva | Valeria Bottone

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Poesia in lutto per la scomparsa di Rosanna Lupi, presidente del Premio Letterario Camaiore - VersiliaPost

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La buonanotte del Sud Italia.Poesia di Ely Gocce di Rugiada. – Italianewsmedia.it – P.C. Lava – Magazine Alessandria today

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"Grazie a Dio non c’è nessun Dio": la poesia-paradosso di Grace Paley

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"Un vino/un libro", serata dedicata alla poesia giapponese - La Città di Salerno

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Giornata Nazionale del Dialetto, Nicola Losapio recita poesia contro violenza su donne

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Poesia tra guerra e pace: lettura e saper scrivere

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Dialoghi | Adriano Cataldo intervista Francesco Maria Terzago

giovedì 18 gennaio 2024

"L'Incanto Mattutino di Pascoli: Un Canto alla Natura". Recensione a cura di Alessandria today

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Monti, grande successo per l'8^ edizione della rassegna di poesia “Su puritzolu montinu” - Logudoro live

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Mantova Poesia. Armando Savignano presenta il suo volume dedicato a Miguel de Unamuno. Venerdì 19 gennaio all’Accademia Virgiliana

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Bolzano. Club Arcimboldo, incontro all’insegna della poesia di “Trilussa” – BGS News – Buongiorno Südtirol

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L'intervento “Reclaim Poetry” del collettivo Cheap a Bologna

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La notte di Aurora in scena. Pagano tra poesia e musica

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Dialoghi | Enrico Giacomini intervista Christian Sinicco

mercoledì 17 gennaio 2024

Carlo Petrone: la poesia del cuore nell’autenticità dei sentimenti - Talenti Lucani - Passaggio a Sud

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Germana Noemi Altese: “Oggi fare poesia è un atto più che mai rivoluzionario” | Itali@ Magazine

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"Rinascita nella tempesta: L'incanto della speranza nella poesia di Umberto Saba". Recensione a cura di Alessandria today

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La scuola di poesia festeggia 10 anni, al via il programma 2024 con Raffaeli, Ritrovato e Corraducci | Cronache Maceratesi

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Luca e Paolo recitano la poesia di Gasparri dedicata a Mourinho | TG LA7

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Dialoghi | Adriano Cataldo intervista Alfonso Maria Petrosino

Coordinate per la crudeltà di Fabrizio Lombardo (Kurumuny)

 Giunto alla terza raccolta, Fabrizio Lombardo assembla in Coordinate per la crudeltà una serie di quattro reportage, tanti quanti sono le sezioni in cui è diviso il libro, incentrati sulla realtà e sulla vita quotidiana dentro cui gli esseri umani agiscono. Via via che il testo procede, i componimenti appaiono farsi sempre più rarefatti quanto impietosi, passando dalla riflessione di un privato quotidiano alla constatazione dell’orrore insito nell’universo del lavoro, così come oggi ci si propone.

Mantenendo fede a uno stile dagli accenti rapsodicamente lirici, pur restando sempre strettamente collegato con una versificazione narrativo-riflessiva, oltre che profondamente autobiografica, Lombardo traccia le coordinate tutte contemporanee di un teatro della crudeltà tenuto in tensione sul filo di una glaciale constatazione degli eventi. Anche quando il personaggio cui l’autore si rivolge prende le sembianze concrete di uno degli affetti più intimi.
È proprio in questo sguardo, attento quanto parzialmente distaccato, che Lombardo indica la necessità di nuove coordinate capaci di tracciare una possibile rotta attraverso la quale permettersi di vedere finalmente, quindi di riconoscere, la crudeltà del nostro contemporaneo, meglio: la “dittatura del contemporaneo”.



martedì 16 gennaio 2024

Dialoghi | Adriano Cataldo intervista Alfonso Maria Petrosino

Poesia: “Rombo di odio” di Caterina Alagna-Salerno – Italianewsmedia.it – P.C. Lava – Magazine Alessandria today

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A Fagnano Olona una poesia per ricordare Belvisi – VareseInLuce.it

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Premio di Poesia “Don Giovanni Colletto” XVI Edizione — Italiano

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Nona edizione del Concorso di Poesia e Narrativa "Saverio Marinelli", c'è il bando | Orvietonews.it

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Una poesia di Aristotele Cuffaro diventa novena grazie a Tom Sinatra, Giovanni Moscato e Salvatore Pumo

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Le nuove poesie di Mencarelli fra amore e potere

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lunedì 15 gennaio 2024

Dialoghi | Adriano Cataldo intervista Bernardo Pacini

“Le mancuspie”, una nuova collana di poesia | NAZIONE INDIANA

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Poesie in piedi sulla cattedra: ecco il nostro professor Keating - Prima Milano Ovest

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È morto il poeta dissidente russo Lev Rubinstein, critico del Cremlino. Era stato investito da un'auto - HuffPost Italia

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Belen scrive una poesia per le donne: «Il mio corpo mi ha chiesto di non combattere. Lui è un maschio, hai già perso»

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Dylan Thomas, l'emozione di sessantadue poesie inedite - Libri - Poesia - Ansa.it

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Laura Morante: "La mia Alda Merini, la poesia più pura"

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sabato 13 gennaio 2024

Le domande della poesia #3 | Francesca Mazzotta "Gli eroi sono partiti"

Stigmate / Vragë di Gëzim Hajdari (BESA MUCI)

 Stigmate / Vragë è una raccolta poetica che mette in evidenza tutte quelle componenti che sono valse a collocare di diritto la produzione di Gëzim Hajdari nel solco della cosiddetta “poesia dell’esilio”, un filone che ha dato origine – soprattutto in epoca moderna – a straordinarie figure e metafore della condizione umana.

A dare forza a questi versi c’è lo sradicamento da ogni tradizione, una rabbia politica che non conosce compromessi e il ricordo di una patria che si vorrebbe ma non si può dimenticare.

Gëzim Hajdari è nato in Albania nel 1957 ed è uno dei più importanti poeti contemporanei. Dopo aver fondati due partiti d'opposizione, il Partito Democratico e il Partito Repubblicano della città di Lushnje, dal 1991 è stato cofondatore e vicedirettore del settimanale di opposizione "Ora e Fjalës" ("Il momento della parola"). Nel corso della sua intensa attività di esponente politico e di giornalista d'opposizione in Albania, ha denunciato pubblicamente e ripetutamente i crimini, la corruzione, gli abusi e le speculazioni della vecchia nomenclatura comunista di Enver Hoxha e dei recenti regimi mascherati post-comunisti. A seguito di ripetute minacce subite, dal '92 è esule in Italia. Scrive in albanese e in italiano. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia, libri di viaggio e saggi e ha tradotto in albanese e in italiano vari autori. È vincitore di numerosi premi letterari, oltre che presidente del Centro Internazionale Eugenio Montale e cittadino onorario per meriti letterari della città di Frosinone. Ha pubblicato con Besa: I canti dei nizam, Corpo presente, Stigmate, Spine nere, Maldiluna, Peligòrga, Muzungu: diario in nero, Poezi të zgjedhura 1990-2007.



Una matinée in versi il 14 GENNAIO 2024 con i "I Mandala di Luce" di Annelisa Addolorato

 Navigli Poetry Slam, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno presentano il 14 gennaio 2024, ore 12,00 presso Il BarRito, via F. De Mura 67, Lecce, Italy, l’AZIONE / PERFORMANCE di Annelisa Addolorato autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno del volume I Mandala di Luce.

Annelisa Addolorato, artista internazionale, titolare del marchio italiano NPS: navigli poetry slam, ha pubblicato "I Mandala di Luce" per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. La raccolta è composta da poesie e prose che catturano la meraviglia e la percezione di simboli, immagini e colori, in un ritmo del fare, del dire e dell'agire poetico magico, mistico, ancestrale.

I Mandala di Luce di Annelisa Addolorato (I Quaderni  del Bardo Edizioni di Stefano Donno) - La cura della casa è come la costruzione di un meraviglioso Mandala, un giardino mutante di cui prendersi cura. Curiosa, viaggiatrice, cura la natura con amore viscerale: la Terra siamo noi, energia vitale e cosmica. La pagina diventa sessione di arte marziale pratica con alternanza esatta di racconti, frasi poetiche e riflessioni. Il libro scorre con la caratteristica leggera nota di melanconia esistenziale giapponese, stile Mieko Kawakami, ben descrivendo la struggente presenza dell’essere e dell’amare. (Serena Rossi)

Annelisa Addolorato nei suoi testi cattura Meraviglia e Percezione di simboli, immagini, colori, in un ritmo del fare, del dire e dell’agire poetico magico, mistico, ancestrale. Un dimensionare l’esprit poétique in raffinate poesie e prose che si nutrono di un mondo interiore multipolare e decentralizzato, ma vivissimo in un Silenzio abissale, che splende e risplende di luce propria. (Stefano Donno)

Pubblica da anni libri di poesia&arte, tra cui: Guardando la mar – Il nostro Chi (IQdB/Amazon, Lecce 2022); i tre libri con testo a fronte: My voice seeks You (italiano/inglese, New York), La palabra ‘lasca’ (italiano/spagnolo, Madrid) e Mariposas y falenas (italiano/spagnolo, Madrid); libri adottati come testi di studio universitario Viaje entre palabras (Madrid), Generación Tuteo e La parola danzante (Milano), tra altri titoli. Ha tradotto molti testi e libri di poesia. On line si possono ascoltare sue poesie, le tracce dei suoi audiolibri in italiano e spagnolo LA FORMA DELLA TIGRE. Suoi scritti di narrativa e sull’arte sono presenti in rete e, su antologie varie tradotti in molte lingue, tra cui: hindi, coreano, giapponese, inglese, spagnolo, rumeno, tedesco, turco. Partecipa e contribuisce come artista e creativa a progetti&festival letterari/artistici/culturali in Italia e nel mondo. Scrive post di attualità e poesia PAESAGGI DELL’ANIMA. PAESAGGI DEL SUD (nella rivista on line Il pensiero mediterraneo); scrive i post mensili della rubrica LA SPAGNA IN LETTERE (nel blog poetico La Poesia e lo Spirito); è co-ideatrice del progetto creativo Migra.Azioni, insieme alla artista S. Rossi; forma parte della redazione della collana poetica De luz, piedra y espejo (edita dall’Università di Al- calá di Henares); Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia; Festival Kritya.

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/10/i-mandala-di-luce-di-annelisa-addolorato.html

 


L’inesauribile creatività di Raffaella Albino, da pianista ad autrice di poesie - LSD Magazine

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Fahrenheit | S2024 | La poesia del giorno | Luigi Amendola, lettera a Telemaco | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound

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leggere-la-poesia-ad-alta-voce : pordenonelegge

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La rivendicazione logica della storia e l’umanità che ha necessità della poesia | il manifesto

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Lorenzoni e Pace narrano la poesia giapponese ai ragazzi in viaggio con Basho, il samurai degli haiku

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venerdì 12 gennaio 2024

Ciò che l’Isola dice - Cristina Annino & Ugo Magnanti

SI PARLERA' OGGI DI FRANCESCO SAVERIO DODARO ALLA BIBLIOTECA BERNARDINI DI LECCE

 E’ prevista la presentazione del volume Dòdaro: dal battito creatore alla rifondazione dell’anthropos di Francesco Aprile  (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) OGGI  12 gennaio 2024 ore 18,30 presso Biblioteca Bernardini - Convitto Palmieri (Piazzetta Giosuè Carducci - Lecce). Dialogheranno con l’autore Francesco Aprile, Egidio Marullo (pittore e musicista), Stefano Donno (editore), Mauro Marino (Operatore culturale e curatore editoriale, allievo e collaboratore del poeta Danilo Dolci).

L’evento è organizzato da Biblioteca Bernardini, Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Pill Cultura, Provincia di Lecce, Città di Lecce, Osservatorio Luoghi Lingue Corpi

 

Francesco Saverio Dòdaro (Bari 01/08/1930 – Lecce 09/02/2018) è stato poeta, poeta visivo, saggista, filosofo, teorico dell’arte e della letteratura, narratore, studioso del libro e delle sue forme. Questo è il lavoro più esaustivo che ad oggi sia uscito su Dòdaro. La ricerca di Francesco Saverio Dòdaro, dagli anni Cinquanta fino alla morte dell’autore, avvenuta nel 2018, si è intrecciata con le vicende di alcuni audaci innovatori, contribuendo a sua volta a rinnovare in maniera importante il ventaglio delle ricerche poetiche germinate dal secondo Novecento. Dalle prime combustioni pittoriche al passaggio alla letteratura e alla teoria del testo e dell’arte, dall’avvincente e profonda teoria sulla genesi del linguaggio al rinnovamento dell’oggetto-libro, dal modulo come unità di misura del pensiero alla narrativa postale e all’internet poetry, dalla poesia visiva alla narrativa concreta, dalla letteratura mediatrice di pace al romanzo di cento parole nelle vetrine dei negozi, la ricerca di sempre nuove formule ha animato l’attività dòdariana. Ne viene fuori il profilo articolato di un autore impegnato nell’investimento creativo dei linguaggi, in una prassi di rinnovamento del mondo, oltre che dell’opera, uno sconfinamento dei generi che ha saputo dialogare con le linee portanti della ricerca internazionale, costruendo trame di intervento attivo sul mondo, investigando il libro e la parola poetica nell’ottica eterodossa del travalicamento dei confini fra i linguaggi più disparati. Questo studio vuole offrire un profilo storico-critico degli ambiti di ricerca e dell’opera, attraversandone le diverse fasi evolutive.

 

“Illuminante e socratico, contro ogni dogmatismo, sempre al lavoro per gli altri. Così è stato per me Saverio Dòdaro. Quando ci siamo incontrati le sue parole erano poche, ma dense di una visione del mondo e una cultura che già chiarivano quale fosse per lui il luogo privilegiato del fare poesia: l’altro, l’alterità. Illuminante e socratico, capace di insegnare coi silenzi, di far maturare e far venire fuori senza imporre nulla. Perché tutto questo? Solo per ricordare a me stesso quanto quelle parole e quei silenzi abbiano fatto crescere intere generazioni, qui, nel Salento. Pragmatico eppure visionario, attento osservatore del suo tempo, ha saputo tessere rapporti col mondo, facendo del Salento quello che Antonio Verri chiamava “il Salento europeo” e di cui Dòdaro, a detta di Verri, era una delle colonne. Una figura volutamente appartata, per rifiuto di ogni ribalta, che ha donato se stesso agli altri, anteponendo poesia e crescita dei giovani a ogni tornaconto personale. Colpevole soltanto di purezza. Un autore capace di tenere insieme ricerca letteraria e tensione sociale, rivolto al mondo, ma senza dimenticare il territorio.  Nel libro ho voluto raccogliere questo e molto altro, affrontando l’opera più che cinquantennale di un autore che ha sempre guardato al mondo e alla poesia nell’ottica di una ricerca esistenziale profonda. La teoria genetica, infatti, elaborata dagli anni Settanta, è il grembo dal cui interno sprigionano le opere letterarie, verbovisive e teoriche successive. Dòdaro, come sottolinea Ruggero Maggi, “è stato il vero precursore di quella ricerca artistica che solo dopo una ventina d’anni sarebbe stata rivalutata e “consumata” da vari artisti internazionali”, un autore con cui bisogna e bisognerà fare i conti ora e in futuro.” (Francesco Aprile)

 

Dòdaro, nato nel Trenta a Bari, sfollato a Turi durante la guerra, formatosi nel solco del Meridionalismo grazie ai ripetuti contatti coi Fiore (Vittore, presso l’ufficio stampa della Fiera del Levante, e Tommaso), amico dei poeti Vittorio Bodini e Rocco Scotellaro grazie a un legame nato nella magica avventura del “Sottano” a Bari, veniva introdotto, da giovanissimo, agli incontri di Laterza e a quelli della “Scaletta” di Matera, allievo di Giorgio Morandi a Bologna, in pittura bruciava gli smalti nel ’54 (come Burri), in “fuga” nella Parigi della grande cultura del dopoguerra, amico fraterno del poeta armeno Hrand Nazariantz, ha stretto legami con le intelligenze più vive e interessanti del Secondo Novecento (da Carmelo Bene a Luciano Caruso, da Antonio L. Verri a Edoardo De Candia, da Julien Blaine a Lamberto Pignotti, da Aldo Dramis a Vittorio Pagano, da Richard Kostelanetz a Shoachiro Takahashi, da Giovanni Fontana a Ruggero Maggi a Rolando Mignani ecc.), ha dato vita, negli anni, ad alcune delle collane editoriali più rivoluzionarie, contribuendo in maniera sensibile alla riformulazione dell’oggetto-libro (romanzi su cartolina, poesia e scritture da proiettare, poesia per internet, narrativa in store), è stato con il Movimento di Arte Genetica, da lui fondato nel 1976, come scrive Ruggero Maggi, “il vero precursore di quella ricerca artistica che solo dopo una ventina d’anni sarebbe stata rivalutata e consumata da vari artisti internazionali”.

 

L’autore: Francesco Aprile è poeta visivo, saggista, autore di code poems (2010), asemic cinema (dal 2016), poesie visive, scritture sbagliate, glitch, asemic writing, asemic-glitch writing, abbecedari asemantici. Nel 2010 ha aderito al movimento letterario New Page-Narrativa in store, fondato nel 2009 da Francesco Saverio Dòdaro, assumendone la direzione nel 2013. Nell’aprile 2011 ha fondato, firmandone il primo manifesto, il gruppo di protesta artistica Contrabbando Poetico e nel 2014, con Cristiano Caggiula, la rivista di analisi liminale Utsanga.it; nel marzo 2021 ha lanciato – con Caggiula, Astolfi, Garrapa, Perozzi – il manifesto del “Liminalismo”. Nell’ambito dei linguaggi verbovisivi è presente in archivi, musei, fondazioni con opere e/o pubblicazioni (Poetry Library, Tate Library, ArtPool Art Research Center, Archimuseo Accattino, ABA Palermo, Poetry Collection-Buffalo University, Imago Mundi-Fondazione Benetton, Collezione Garrera, Fondazione Berardelli ecc). Dal 2016 è inserito in ADA-Archive of Digital Art/Media Art Research Center (Danube University, Krems).  Ha esposto in Italia e all’estero ed è presente su riviste italiane e straniere (“591”, “La Battana”, “La Clessidra”, “Revista laboratorio” – Universidad Diego Portales – Santiago, “Nod Magazine” – Calgary University, “Infinity’s Kitchen”, “Commonline journal” – The Evergreen State College in Olympia, “Letteratura e società”, “Rivista Risvolti”, “La Vallisa”, “Levania”, “Offerta speciale/Busta sorpresa”, “Hotel Dada”, “Digicult”, “Dado tutto bianco”, “Rivista di studi italiani”, “Asemica”, “BAU” ecc.). Ha curato le mostre: Forma e transforma: dalla scrittura visuale all’asemic writing (Archimuseo A. Accattino, 2018, con A. Accattino e C. Caggiula – con annesso catalogo), Asemic writing: map of the asemic horizon (Scolacium, 2016-2017, prima mostra italiana dedicata al percorso storico e contemporaneo dell’asemic writing, con C. Caggiula, E. Carella), Scritture asemiche. Libri d’artista dalla collezione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (Palermo, 2019-2020), Cantata plurale per F. S. Dòdaro (Lecce, 2019), Womb. Opere dall’archivio utsanga (Museo della casa alla fasanese, Fasano, giugno 2022). Collabora o ha collaborato con i gruppi “Electronic Cottage” (Hal McGee) e “New Situazionism” (Dangelo-Menguzzato).

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2021/11/dodaro-dal-battito-creatore-alla.html

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it


"Canto alla Luna: L'Amore e la Paura Nelle Versi di Alda Merini". Recensione a cura di Alessandria today

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Sempre te stessa. Poesia di Omar Preziuso

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Franco Arminio: “Non sono l’anti-Ferragni”. E ai detrattori: “Perché la poesia non può curare?”. Mentre su Acca Larentia: “Chi è dolce e quieto non è fascista” - MOW - Mowmag.com

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La poetessa Beatrice Zerbini: dal Minghetti a Rai1 con l’inno alla gentilezza

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giovedì 11 gennaio 2024

Le domande della poesia #4 | Riccardo Frolloni "Corpo striato"

Fahrenheit | S2024 | La poesia del giorno | Luigi Amendola, Teorema | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound

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“Poesia, mito, rivoluzione”. Un estratto da “L’altra voce” di Octavio Paz | minima&moralia

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Le nuove stanze della poesia, Lavorare stanca di Cesare Pavese - Il Capoluogo

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Con il poetry slam la poesia torna pop

Con il poetry slam la poesia torna pop: Sul palco dell’Edoné questa sera, giovedì 11 gennaio, si sfideranno sei poeti a colpi di versi senza altri strumenti che corpo e voce.

Metamor di Vittorio Bodini a cura di Antonio Mangione (BESA MUCI)

 Metamor (1967), ultimo libro poetico edito dall’autore in vita, accentua, anche con scrittura automatica, il surrealismo della poesia bodiniana. 

“È un’inchiesta sulla materia e sull’essere”, e al titolo sono affidati ben tre significati: metamorfosi, meta-amore e metà-morto. Un anno prima di morire (1969), coinvolgendo altri inediti, egli aggiungeva trattarsi di “un libro traumatico, sostanzialmente e disperatamente teso a denunziare il totale smarrimento del reale o la sua ricerca senza fede”.

A cura di Antonio Mangione

 Vittorio Bodini (Bari 1914 – Roma 1970), leccese di famiglia e di formazione, è considerato tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola (Lorca, Cervantes, Salinas, Rafael Alberti, Quevedo). Fondamentali sono ancora oggi i suoi studi: I poeti surrealisti spagnoli (Torino 1963) e Sul Barocco di Góngora (Roma 1964). Oltre che traduttore, Bodini è stato soprattutto un poeta che ha attraversato, con ironia quasi picaresca, tutte le fasi cruciali del Novecento europeo. Per Besa editrice, nella collana Bodiniana, sono già uscite le edizioni critiche di molte sue opere.



SI PARLERA' DI FRANCESCO SAVERIO DODARO ALLA BIBLIOTECA BERNARDINI DI LECCE

 E’ prevista la presentazione del volume Dòdaro: dal battito creatore alla rifondazione dell’anthropos di Francesco Aprile  (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) il 12 gennaio 2024 ore 18,30 presso Biblioteca Bernardini - Convitto Palmieri (Piazzetta Giosuè Carducci - Lecce). Dialogheranno con l’autore Francesco Aprile, Egidio Marullo (pittore e musicista), Stefano Donno (editore), Mauro Marino (Operatore culturale e curatore editoriale, allievo e collaboratore del poeta Danilo Dolci).

L’evento è organizzato da Biblioteca Bernardini, Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Pill Cultura, Provincia di Lecce, Città di Lecce, Osservatorio Luoghi Lingue Corpi

 

Francesco Saverio Dòdaro (Bari 01/08/1930 – Lecce 09/02/2018) è stato poeta, poeta visivo, saggista, filosofo, teorico dell’arte e della letteratura, narratore, studioso del libro e delle sue forme. Questo è il lavoro più esaustivo che ad oggi sia uscito su Dòdaro. La ricerca di Francesco Saverio Dòdaro, dagli anni Cinquanta fino alla morte dell’autore, avvenuta nel 2018, si è intrecciata con le vicende di alcuni audaci innovatori, contribuendo a sua volta a rinnovare in maniera importante il ventaglio delle ricerche poetiche germinate dal secondo Novecento. Dalle prime combustioni pittoriche al passaggio alla letteratura e alla teoria del testo e dell’arte, dall’avvincente e profonda teoria sulla genesi del linguaggio al rinnovamento dell’oggetto-libro, dal modulo come unità di misura del pensiero alla narrativa postale e all’internet poetry, dalla poesia visiva alla narrativa concreta, dalla letteratura mediatrice di pace al romanzo di cento parole nelle vetrine dei negozi, la ricerca di sempre nuove formule ha animato l’attività dòdariana. Ne viene fuori il profilo articolato di un autore impegnato nell’investimento creativo dei linguaggi, in una prassi di rinnovamento del mondo, oltre che dell’opera, uno sconfinamento dei generi che ha saputo dialogare con le linee portanti della ricerca internazionale, costruendo trame di intervento attivo sul mondo, investigando il libro e la parola poetica nell’ottica eterodossa del travalicamento dei confini fra i linguaggi più disparati. Questo studio vuole offrire un profilo storico-critico degli ambiti di ricerca e dell’opera, attraversandone le diverse fasi evolutive.

 

“Illuminante e socratico, contro ogni dogmatismo, sempre al lavoro per gli altri. Così è stato per me Saverio Dòdaro. Quando ci siamo incontrati le sue parole erano poche, ma dense di una visione del mondo e una cultura che già chiarivano quale fosse per lui il luogo privilegiato del fare poesia: l’altro, l’alterità. Illuminante e socratico, capace di insegnare coi silenzi, di far maturare e far venire fuori senza imporre nulla. Perché tutto questo? Solo per ricordare a me stesso quanto quelle parole e quei silenzi abbiano fatto crescere intere generazioni, qui, nel Salento. Pragmatico eppure visionario, attento osservatore del suo tempo, ha saputo tessere rapporti col mondo, facendo del Salento quello che Antonio Verri chiamava “il Salento europeo” e di cui Dòdaro, a detta di Verri, era una delle colonne. Una figura volutamente appartata, per rifiuto di ogni ribalta, che ha donato se stesso agli altri, anteponendo poesia e crescita dei giovani a ogni tornaconto personale. Colpevole soltanto di purezza. Un autore capace di tenere insieme ricerca letteraria e tensione sociale, rivolto al mondo, ma senza dimenticare il territorio.  Nel libro ho voluto raccogliere questo e molto altro, affrontando l’opera più che cinquantennale di un autore che ha sempre guardato al mondo e alla poesia nell’ottica di una ricerca esistenziale profonda. La teoria genetica, infatti, elaborata dagli anni Settanta, è il grembo dal cui interno sprigionano le opere letterarie, verbovisive e teoriche successive. Dòdaro, come sottolinea Ruggero Maggi, “è stato il vero precursore di quella ricerca artistica che solo dopo una ventina d’anni sarebbe stata rivalutata e “consumata” da vari artisti internazionali”, un autore con cui bisogna e bisognerà fare i conti ora e in futuro.” (Francesco Aprile)

 

Dòdaro, nato nel Trenta a Bari, sfollato a Turi durante la guerra, formatosi nel solco del Meridionalismo grazie ai ripetuti contatti coi Fiore (Vittore, presso l’ufficio stampa della Fiera del Levante, e Tommaso), amico dei poeti Vittorio Bodini e Rocco Scotellaro grazie a un legame nato nella magica avventura del “Sottano” a Bari, veniva introdotto, da giovanissimo, agli incontri di Laterza e a quelli della “Scaletta” di Matera, allievo di Giorgio Morandi a Bologna, in pittura bruciava gli smalti nel ’54 (come Burri), in “fuga” nella Parigi della grande cultura del dopoguerra, amico fraterno del poeta armeno Hrand Nazariantz, ha stretto legami con le intelligenze più vive e interessanti del Secondo Novecento (da Carmelo Bene a Luciano Caruso, da Antonio L. Verri a Edoardo De Candia, da Julien Blaine a Lamberto Pignotti, da Aldo Dramis a Vittorio Pagano, da Richard Kostelanetz a Shoachiro Takahashi, da Giovanni Fontana a Ruggero Maggi a Rolando Mignani ecc.), ha dato vita, negli anni, ad alcune delle collane editoriali più rivoluzionarie, contribuendo in maniera sensibile alla riformulazione dell’oggetto-libro (romanzi su cartolina, poesia e scritture da proiettare, poesia per internet, narrativa in store), è stato con il Movimento di Arte Genetica, da lui fondato nel 1976, come scrive Ruggero Maggi, “il vero precursore di quella ricerca artistica che solo dopo una ventina d’anni sarebbe stata rivalutata e consumata da vari artisti internazionali”.

 

L’autore: Francesco Aprile è poeta visivo, saggista, autore di code poems (2010), asemic cinema (dal 2016), poesie visive, scritture sbagliate, glitch, asemic writing, asemic-glitch writing, abbecedari asemantici. Nel 2010 ha aderito al movimento letterario New Page-Narrativa in store, fondato nel 2009 da Francesco Saverio Dòdaro, assumendone la direzione nel 2013. Nell’aprile 2011 ha fondato, firmandone il primo manifesto, il gruppo di protesta artistica Contrabbando Poetico e nel 2014, con Cristiano Caggiula, la rivista di analisi liminale Utsanga.it; nel marzo 2021 ha lanciato – con Caggiula, Astolfi, Garrapa, Perozzi – il manifesto del “Liminalismo”. Nell’ambito dei linguaggi verbovisivi è presente in archivi, musei, fondazioni con opere e/o pubblicazioni (Poetry Library, Tate Library, ArtPool Art Research Center, Archimuseo Accattino, ABA Palermo, Poetry Collection-Buffalo University, Imago Mundi-Fondazione Benetton, Collezione Garrera, Fondazione Berardelli ecc). Dal 2016 è inserito in ADA-Archive of Digital Art/Media Art Research Center (Danube University, Krems).  Ha esposto in Italia e all’estero ed è presente su riviste italiane e straniere (“591”, “La Battana”, “La Clessidra”, “Revista laboratorio” – Universidad Diego Portales – Santiago, “Nod Magazine” – Calgary University, “Infinity’s Kitchen”, “Commonline journal” – The Evergreen State College in Olympia, “Letteratura e società”, “Rivista Risvolti”, “La Vallisa”, “Levania”, “Offerta speciale/Busta sorpresa”, “Hotel Dada”, “Digicult”, “Dado tutto bianco”, “Rivista di studi italiani”, “Asemica”, “BAU” ecc.). Ha curato le mostre: Forma e transforma: dalla scrittura visuale all’asemic writing (Archimuseo A. Accattino, 2018, con A. Accattino e C. Caggiula – con annesso catalogo), Asemic writing: map of the asemic horizon (Scolacium, 2016-2017, prima mostra italiana dedicata al percorso storico e contemporaneo dell’asemic writing, con C. Caggiula, E. Carella), Scritture asemiche. Libri d’artista dalla collezione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (Palermo, 2019-2020), Cantata plurale per F. S. Dòdaro (Lecce, 2019), Womb. Opere dall’archivio utsanga (Museo della casa alla fasanese, Fasano, giugno 2022). Collabora o ha collaborato con i gruppi “Electronic Cottage” (Hal McGee) e “New Situazionism” (Dangelo-Menguzzato).

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2021/11/dodaro-dal-battito-creatore-alla.html

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it




mercoledì 10 gennaio 2024

Conferenza stampa III Premio Letterario Nazionale Gianmario Lucini

Sogni lucidi poesie di Sukrita Paul Kumar (Besa Muci)

 L’universo poetico di Sukrita Paul Kumar ricorda quelle divinità indiane sgargianti e severe insieme, con tante braccia e tanti strumenti magici a loro disposizione: abilmente, l’autrice spazia da temi ancora difficili, come l’omosessualità in India, o il rapporto spinoso con la storia e il passato coloniale (come nella poesia dedicata a Vasco de Gama). La narrazione poetica si sposta poi ad Hanoi, in Vietnam, accarezza elegantemente fiori di loto e pagode, parla con Buddha e ritorna a duellare con le antiche pietre dei templi indiani, dove cani e pietre si uniscono nella confraternita della sofferenza e della gioia.

Penna acuta, sagace, imprevedibile nelle metafore e negli argomenti, Sukrita Paul Kumar esorta il lettore a compiere un viaggio oltre il tempo e lo spazio, la vita e la morte, in una dimensione in cui le parole sono entità vive e galleggiano nell’anima comune che ci unisce tutti, animali, umani, creature celesti.

Traduzione dall’inglese di Clara Nubile

In copertina: foto di Clara Nubile

SUKRITA PAUL KUMAR è una poetessa, pittrice e traduttrice indiana, nata in Kenya. Attualmente vive a Delhi, dove scrive poesie, dipinge e insegna letteratura all’università. Sogni lucidi è la sua prima opera tradotta in italiano.




Fahrenheit | S2024 | La poesia del giorno | Luigi Amendola, Marta Naomi | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound

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Sei poesie che celebrano la grandezza di Wisława Szymborska - Linkiesta.it

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Poesia e Scienza, incontro con Claudio Borghi e Alessandro Catà - Mentelocale Web Magazine

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Quando La Pira scriveva ad Andreotti: “Ci vuole più poesia...” - la Repubblica

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martedì 9 gennaio 2024

“Io non sono un poeta” di Sergio Corazzini

Dopo la luna (1956) di Vittorio Bodini (Besa Muci)

 Dopo la luna (1956) è la riscoperta della non-storia, o storia sempre uguale del Sud, già della Luna di Borboni (1952), ora in irreversibile crisi ambientale e socioantropologica. Bodini ne personalizza la vicenda, speculare al suo dramma tra natura e cultura, tra sé e altro da sé (“Il Sud ci fu padre / e nostra madre l’Europa”)… E scrive il suo maggior libro poetico, per complessità d’invenzione e di stile, ai vertici della poesia italiana del secondo Novecento. 

Collana diretta da Antonio Lucio Giannone

A cura di Antonio Mangione

Vittorio Bodini (Bari 1914 – Roma 1970), oltre che poeta tra i più originali e significativi del Novecento, è stato anche narratore, critico, operatore culturale. È considerato uno tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della lingua spagnola. Studioso del Barocco, del Teatro di Lorca, di Cervantes e dei poeti surrealisti spagnoli, ha scritto prose, saggi critici e raccolte di poesie.

 



Roberto Carifi Infanzia e Poesia