A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

giovedì 16 maggio 2024

“Fate solo quel che v’incanta”: il libro cd dedicato alla poesia di Verri

 LECCE - Domenica 19 maggio, alle ore 20.00, al Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso, 8 a Lecce, l’Ensemble Fondo Verri presenta “Fate solo quel che v’incanta” il nuovo Libro-CD prodotto dal Fondo Verri con il contributo di Nuovoimaie dedicato alla poesia di Antonio Leonardo Verri, con la copertina e i disegni realizzati da Massimo Pasca e il progetto grafico di Valentina Sansò.

Un viaggio di musica e poesia che spazia in molteplici generi miscelando sonorità balcaniche con il jazz e il blues, con richiami alla tradizione e alla world music, senza dimenticare le festose sonorità bandistiche che si alternano a composizioni interamente originali create sulle poesie di Antonio L. Verri. Grande scrittore poeta scomparso prematuramente nel 1993 all’età di 43 anni.

Antonio Leonardo Verri, si è sempre confrontato con il Tempo, chiaro nel raccontare, nel descrivere e nel definire l’origine del suo sentire e del suo agire poetico e insieme capace di presagire e prefigurare il Futuro. Le parole e la lingua il luogo del suo continuo cercare, del suo con-fondere con il suono, il “senso”, ogni significato, ogni possibilità narrativa. Se le faceva suonare in testa le parole Verri prima di scriverle, ne saggiava la musicalità, se le ripeteva, le accordava con il respiro, con il battere del cuore e con il vento. Aveva un amore americano Verri: John Cage e molti amici musicisti con cui confrontarsi, lo faceva stando in ascolto del silenzio.

Il lavoro -realizzato a cura di Piero Rapanà - concerta testi tratti dalle opere del poeta di Caprarica di Lecce: “Il pane sotto la neve”, “Bucherer l’orologiaio”, “I trofei della città di Guisnes”, “Il Fabbricante d’Armonia”, “La cultura dei Tao”, “Il Naviglio Innocente” con i suoni di Bruno Galeone alla fisarmonica, Emanuele Coluccia al pianoforte e al sax, Vincenzo Grasso al clarinetto, Davide Chiarelli alle percussioni, Redi Hasa al violoncello: con il canto di Daria Falco Voci e le voci recitanti di Giovanni Piero Rapanà, Simone Franco e Simone Giorgino.

L’intento che il concerto recital e il booklet realizzano è quello di cantare la poesia togliendola dal foglio per ridestinarla alla voce; per stimolare e coinvolgere il pubblico avvicinandolo. con maggiore partecipazione, ai temi cari della filosofia verriana: la tutela e la promozione della qualità creativa del territorio, la sua poesia, i suoi pensieri, le sua riflessione sull’intima natura della Cultura Popolare, le sue visionarie premonizioni sulla Contemporaneità e sul Futuro della Società Post-Industriale, divengono il tema di un concerto recital che corona un percorso intrapreso dall’Associazione Culturale Fondo Verri nel 2005 con la dedica, al poeta di Caprarica di Lecce, del “Laboratorio Santa Maria del Paradiso”, operante a Lecce dal 1993. Un luogo, il Fondo Verri, nato per dare una risposta concreta al desiderio del Poeta, scomparso tragicamente in un incidente stradale nel 1993, di dare casa alle istanze espressive in atto sul territorio, di creare un osservatorio attivo e operante per valorizzare e promuovere la poesia e il fare creativo delle persone. Così, è rimasto vivo, il desiderio dell’ultimo epigono dell’Esperienza Poetica del Novecento Salentino.


Premio Napoli: Lectio magistralis di Fabio Pusterla. 12 dic 2013

mercoledì 15 maggio 2024

Valerio Magrelli - Una scrittura anfibia: tra poesia e prosa - Università di Losanna

Sulle pendici dell'altro di Lucia Triolo (Macabor)

 "Queste poesie, considerando che la letteratura è un genere di osservazione, qualcuno ha già guardato per te, sono state composte anzitutto con gli occhi. Senza aspettare, senza annoiarsi di tante risposte nella semplice attesa di parlare." Dalla prefazione di Flavio Almerighi.




martedì 14 maggio 2024

Apolide di Mary Barbara Tolusso (Mondadori)

 Apolide è un'opera il cui deciso carattere, nella visione delle cose e nella forza della parola poetica, si pone come una rilevante novità nel panorama della poesia d'oggi.

Impervia e coinvolgente, già ben attiva in questi anni sulla scena letteraria con opere di narrativa e poesia, Mary B. Tolusso propone ora con Apolide, testo organico e compatto seppure internamente articolato, un percorso poetico dove i momenti della quotidianità e della storia si manifestano nel loro incidere e rispecchiarsi nei destini individuali. Il poeta ne registra la presenza con un senso di precarietà, di turbata inappartenenza, di problematica estraneità del soggetto lirico, già in parte svelata dal titolo. Chi prende la parola si esprime nel desiderio o nel timore di «ridursi all'essenziale», alla semplicità elementare dell'esserci; e questo avvertendo, passo dopo passo, la desolante concretezza del corpo, la materialità a volte sinistra delle cose e dell'umana esperienza. Tolusso realizza ogni singola sezione, ogni singolo componimento, arricchendo il percorso di precisi riferimenti culturali, attraverso un'energia espressiva a volte anche utilmente violenta, in una fitta, ispida presenza di dati, di figure e situazioni di animali e umani, in un insieme al tempo stesso trasparente e misterioso. Veglia e sonno, con frequenti presagi di morte, entrano sulla pagina attraverso le modalità di un dire spesso drammatico, tra recitativo e moderato canto, nell'incisività tagliente della pronuncia. Dunque un dire che, nella freddezza (solo apparente) dei toni, riesce ad avvincere, a trasmettere vibrazioni intellettuali ed emozioni cangianti. Impressioni perciò mai univoche, nella lettura della verità «indecente» del vissuto, di una quotidianità continuamente increspata, trasfigurata da una tensione morale che invita a osservare la complessità spesso ingannevole del reale. Efficace è in tutto questo l'identità di uno stile funzionale e libero, capace di alternare la prosa poetica al verso, in un composito ritmo musicale, nell'addensarsi di pensiero e visioni, fra opacità dell'esperienza e veloci impennate definitorie.




Adamàs, collana di poesia | Sapienza Università di Roma [news]

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“Il Cosmo e la Poesia”: di fronte ad un nuovo universo? Incontro a Frascati il 15 maggio

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"Ci abbracciamo", l'intensa poesia di Franco Arminio da dedicare a chi ci fa battere il cuore - Libreriamo

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A Cosenza la seconda edizione del Festival della Poesia - Notizie - Ansa.it

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14 maggio 2024, cent'anni fa moriva padre Lino: Maletti legge una poesia in dialetto dedicata al frate più amato dai parmigiani - Video - Gazzetta di Parma

14 maggio 2024, cent'anni fa moriva padre Lino: Maletti legge una poesia in dialetto dedicata al frate più amato dai parmigiani - Video - Gazzetta di Parma

Valerio Magrelli - Letture a Poesia Festival '14

lunedì 13 maggio 2024

Davanti ai miei occhi l'universo di Loredana Tierno (Edizioni il Saggio)

Cento liriche (sonetti, canzoni, terzine dantesche, libere) sull'universo e i suoi oggetti (stelle, galassie, nebulose, ammassi aperti, ammassi globulari, quasar, asterismi) e sulle costellazioni. Nelle note vengono divulgate spiegazioni astronomiche nonché racconti di mitologia, principalmente greca, legati alle costellazioni e alle stelle.




Poeti italiani nati negli anni '60 di Francesco Napoli (Interno Poesia)

 I poeti italiani nati negli anni Sessanta costituiscono un patrimonio letterario ancora tutto da scoprire; si tratta di una generazione che ha saputo accompagnare la poesia italiana dall'epocale cambiamento all'indomani della fine della Neovanguardia a una modalità di assoluto valore espressivo ben riconosciuto, destreggiandosi tra l'arrembaggio della Rete e un panorama culturale alquanto sfilacciato. Curato da Francesco Napoli, critico letterario e consulente editoriale per le maggiori case editrici italiane, "Poeti italiani nati negli anni '60" racconta il percorso dei poeti di maggior spicco giunti a massima consapevolezza del loro fare agli inizi degli anni Novanta, fornendo una mappatura geografico-culturale che tiene conto di un variegato contesto storico-letterario e delle tante voci esistenti. Destinata non solo agli specialisti ma anche a studenti e appassionati, questo saggio attraversa criticamente molte figure ormai di rilievo per produzione e attività legate alla diffusione e alla conoscenza della poesia stessa, offrendo in lettura un corollario di testi dei poeti di seguito elencati: Cristina Alziati, Antonella Anedda, Mario Benedetti, Nicola Bultrini, Maria Grazia Calandrone, Pierluigi Cappello, Stefano Dal Bianco, Roberto Deidier, Alba Donati, Paolo Febbraro, Nicola Gardini, Andrea Gibellini, Giuseppe Grattacaso, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Gianfranco Lauretano, Paolo Lisi, Massimo Morasso, Alessandro Moscè, Aldo Nove, Stefano Raimondi, Antonio Riccardi, Salvatore Ritrovato, Davide Rondoni, Giovanna Rosadini, Giancarlo Sissa, Luigia Sorrentino, Mary B. Tolusso, Gian Mario Villalta, Edoardo Zuccato, Emilio Zucchi.




domenica 12 maggio 2024

La memoria interrotta di Augusto Romano (Manni)

 Quella di Augusto Romano è una poesia che si nutre di scarti: gli scarti della vita quotidiana, il non detto e l’indicibile, l’informe che l’esistenza diurna relega nei ripostigli della notte, ciò che non si può mostrare se non per accenni, segni equivoci, melodie interrotte. Sono versi che si aggirano attorno a temi comuni – sesso, amore, tempo, perdita – e mescolano stupore, malinconia, furia, qualche paralitica estasi e ironia. Ne risulta un costante combattimento con le parole, un labirinto inconcluso, che si disfa già mentre viene disegnato.




La colpa al capitalismo di Francesco Targhetta (La nave di Teseo)

 A dieci anni dall'acclamato romanzo in versi Perciò veniamo bene nelle fotografie, che rivelò Francesco Targhetta tra le principali voci della generazione precaria degli anni dieci, La colpa al capitalismo apre un nuovo capitolo dedicato all'indagine in versi dell'esistenza. Abitata da personaggi isolati e vulnerabili, sospesi tra strategie d'esistenza e tentativi d'amore, disseminati lungo paesaggi labili dai profili industriali, la raccolta racconta la solitudine, il conformismo e il senso di competizione sotto la morsa del tardo capitalismo, vessato ulteriormente dalla pandemia. Le poesie di La colpa al capitalismo dissezionano con lingua asciutta e precisa un sentimento sempre in bilico fra malinconica resa alla presunta modernità e resistenza e confermano Francesco Targhetta come una delle voci più originali e nitide della poesia italiana.




sabato 11 maggio 2024

Presto di mattina / Poesia e profezia per riedificare perennemente l’uomo - Periscopionline.it - l'informazione verticale

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“A mia madre”: la poesia di Edmondo De Amicis per la madre Teresa Busseti

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Prima edizione del concorso di poesia “Le giovani parole” per giovani poeti a Martorano – Forlì24ore.it

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Omaggio a Scotellaro con la ‘’Poesia Dipinta’’ di Nicola Lisanti | Giornalemio.it

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Cosenza, Festival nazionale della poesia ai nastri di partenza

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I racconti del cuscino: la poesia diventa abbraccio, morbidezza e gioia

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Scoprire che Ivano Balduini scrivesse poesie è stata una sorpresa: come ritrovare un amico - Il Fatto Quotidiano

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Come nuvole in cielo. Variazioni fantastiche sul cuore dell'Uno. Opera VI di Lorenzo Stoppa Tonolli (Salviati & Sagredo)

 "Come nuvole in cielo" è un poema spirituale in dodici liriche ispirato dall'ideale buddhista del "vivere soli", inteso come un costante dimorare nella presenza mentale. È in questa condizione, cui si accede attraverso la pratica meditativa ma anche tramite la poesia, che è possibile sperimentare la rivelazione del proprio sguardo sul Tutto come sguardo del Tutto attraverso di noi. I nostri volti sono infatti "[...] specchio in cui / la variazione sua infinita / gioca l'Uno." Sotto lo sguardo dell'Io meditante e poetico il Tutto, a partire dalla sua molteplicità immediata, si configura come una trama di immagini simboliche talora ricorrenti (i"delfini voltonuvola", il "sagrato bluruvido del vento", "il tronco che si spacca verde d'anima", l'"urlo cardante dell'Azzurro"), immergendosi nelle quali l'Io, poetante o lettore, si scopre non come spettatore di fronte a un oggetto ma piuttosto come preziosa condizione del loro apparire. La peculiare qualità di questo riconoscimento, esprimibile come spaziosità, luminosità e silenzio, è vissuta quale esperienza di risveglio e di pacificazione: "Liberi sono i nomi che furono nostri, / lasciati andare a far gli spazi un poco / sapidi di noi. [...] / E siamo miti e vasti, / pagine aperte che il vento / gioca a non riscrivere: / sussurro biancostellato e basta, / in cuore all'Uno." Il lavoro è scritto in versi liberi. Si vale talora di spostamenti linguistici e neologismi volti a ri-strutturare le potenzialità semantiche e metaforiche della parola e prende corpo grafico in un'organizzazione strofica a tratti sperimentale, in coerenza con l'identità mobile ed evanescente di un "poema in nuvole". L'aura mitica e sacrale che a tratti lo pervade prende le mosse dalle influenze paniche dell'arcaica cultura mediterranea, come nella prima lirica, la quale rievoca simboli e suggestioni tratte dall'Inno omerico a Dioniso, ma si nutre anche di un costante riferimento sotterraneo alla saggezza dell'India, secondo una propensione che caratterizza anche le precedenti opere dell'autore




venerdì 10 maggio 2024

Ballate di Lagosta di Christian Sinicco (

 «Ed io non saprò di te, se ti tufferai o scenderai tra i gradoni di calcare e poserai sopra la posidonia la tua sagoma di uomo che continuerà a muoversi con le onde, che continuerà a crescere dopo di me, dopo la mareggiata e l’erosione della nostra memoria.»

Il dato biografico sembra connaturato a quello geografico in questo poeta nato a Trieste nel 1975. Christian Sinicco, fondatore della Lega Italiana Poetry Slam, tra le molte attività per la poesia, monitora e segue il progetto L'Italia a pezzi. Antologia dei poeti in dialetto e in altre lingue minoritarie (2014). Dopo anni di occupazioni instabili e lotta al precariato, oggi è sindacalista Cgil e lavora per una concessionaria autostradale in una zona di transito tra Nord Europa, Adriatico e Balcani. Al mare proteso verso Oriente, nell'onda lunga di una Mitteleuropa sommersa ma residua, è legata la sua raccolta più compiuta, Ballate di Lagosta, con affondi nel mare nostrum inteso non come casa, o habitat naturale, ma possibilità di movimento e voce. Moto che con Sinicco si impone per insurrezione primitiva, solo in seconda battuta per acquisizione, e sempre come canto. È a Lagosta (in croato Lastovo), isola della Dalmazia meridionale e luogo nuovo ed estraneo che, dopo un viaggio di svago, il poeta trova la sua Permanenza biologica, quasi pre-verbale. Non il racconto di sé e del proprio bios, piuttosto quello di un altro nucleo familiare, con la processione di Ferragosto e i rituali di persone e affetti acquisiti - Marija e Ambroz, Marijana, Jadro, Sara - pronti per alterità a farsi uomo e personaggio («l'isola è un uomo»). Individualità spiccate che si compenetrano nella collettività dei sensi e del rito: la ballata antica e popolare, il sonetto d'amore spinti alle soglie della canzone e del rap nell'intento multiplo di preservare la diversità di ogni singola voce del coro. Come nell'ultima sezione che è l'ipotesi meno scontata cui la raccolta pare aderire: il ritorno degli «spariti nelle onde», i migranti, dei quali - al pari di Marija, Ambroz, Jadro - il poeta recupera l'isola, il tuffarsi nell'oltre del suono che erode la sparizione. (Elisa Donzelli)




Umbria, poesia ed arte alla Fortezza di Dunarobba nel comune di Avigliano Umbro (Tr) - Notizie da TeleAmbiente TV News

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“Lettera alla madre” di Salvatore Quasimodo: la poesia per la mater dolcissima

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Tricarico, il 12 presentazione della mostra di pittura "La Poesia Dipinta" di Nicola Lisanti - TuttoH24.info

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I numeri, la chiave per capire poeticamente il mondo

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Monza: la Casa della poesia ridà voce a Vittorio Sereni - Il Cittadino di Monza e Brianza

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"Non sappiamo mai quanto siamo alti" di Emily Dickinson, poesia sulla consapevolezza

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La vita come dono e gratitudine: al Fondo Verri serata di poesia con “Su ali di farfalla”

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giovedì 9 maggio 2024

"Poesia Viva, W Poesia!": successo per il progetto del Liceo Mamiani all'Auditorium Montani Antaldi

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Ritrovare una voce: le poesie di Enzo Mandruzzato | Il Bo Live UniPD

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"Ho bisogno di sentimenti" di Alda Merini, sul valore di donare poesia

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Tutto pronto per la sesta edizione Concorso Nazionale di Poesia Dialettale “Silvana Mottura” - Corriere Salentino Lecce

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“Fortezza alta in poesia: ad Avigliano il festival culturale coniuga la poesia e il mondo dell'arte con il paesaggio

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“Poesia all’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze”

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Poesie d'aria di Gabriella Sica (Interno Libri Edizioni)

 Libro di versi da sparpagliare, come si faceva un tempo con il grano mietuto. Libro di figure, temi e auspici, come in un diario in versi. Libro di alberi e di animali, di nuvole e di terremoti. Libro del nostro tempo di pochi incanti e di molti naufragi, traboccante di rifiuti. Libro che si distende su Roma, amata città di sempre, ma anche su altri luoghi, in particolare Milano. Libro in cammino di una “pellegrina” che fa incontri immaginari con poeti lontani e viaggi altrettanto immaginari. Libro che camminando incontra eventi e persone, amici e familiari, antichi dèi e poeti. E ritrova lampi di storia e scampoli autobiografici. Libro calibrato sui mesi e le stagioni, sul tempo e sulle perdite, in cui ricorre come filo conduttore il tema della capigliatura sacrificata e mutata in stella come figura parziale di un tutto. Libro pieno d’aria necessaria per respirare perché senza aria non c’è parola come senza aria non c’è salvezza del corpo.




mercoledì 8 maggio 2024

Poesie di Luigi Medri (Edizioni del Foglio Clandestino)

 Jorge Luis Borges, citando l’editore Franco Maria Ricci, scriveva: «Pubblichiamo per non passare la vita a correggere i manoscritti». Potrebbe essere questa una delle ragioni per la nascita di questo libro, frutto dell’infinita perseveranza del poeta, e della dedizione di alcuni suoi amici-lettori. Un libro che mancava, un libro atteso, felice, che stupirà coloro che tra le pagine incontreranno un nuovo poeta. Un poeta che avrebbe cent’anni e che di molti secoli e parole si è nutrito.

Il destino della poesia è di essere mutevole, anche tra le mani dei suoi autori. Chi la asseconda, deve lavorare, lavorare con la penna o la matita e cercare senza sosta. Anche se muove o cancella soltanto una virgola, questo segno delicato e svolazzante, leggero ma con la forza e la capacità di mutare un intero periodo, di rompere il blocco di una situazione, di stabilire le pause di un dialogo, di una vita. Come ben scriveva con rara arguzia Paolo Lezziero, poeta e anch’egli animatore culturale della nostra città.

Le poesie di Medri nascono e rinascono più volte, non c’è mai il tempo di battezzarle perché muoiono in parte e poi di nuovo rinascono arricchite o semplicemente modificate. Non più o meno belle, la base è sempre quella di un lavoro alto, di un collaudo sempre più efficace.

Perché una virgola spostata può cambiare il mondo, sicuramente quello interiore del poeta […]. È una mania? Una fissazione? No. È il culto del bello ricercato attraverso la parola mai sufficiente a rendere l’idea interiore.

Il libro raccoglie tutte le poesie di Medri, nella loro versione finale, per quanto possa essere definitivo un testo in poesia. Questo lavoro affettuoso e preciso consente ai lettori di scoprire un poeta, che rinasce ora e torna a camminare per le nostre strade; un poeta che ci tocca il braccio, delicatamente, invitandoci a conversare con lui, a guardare per qualche istante lo stesso suo orizzonte. Una occasione da non trascurare. Oltre 100 poesie divise nelle sezioni pensate da Luigi Medri, nelle raccolte che videro solo nei sogni la loro realizzazione. E che ora prendono forma, forza e precisione, nella stampa, attraverso la voce dei nuovi lettori: la vostra voce.





Poesia di Maria Pellino – Italianewsmedia.it – P.C. Lava – Magazine Alessandria today

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Intervista ad Alida Airaghi, finalista al Premio Strega Poesia: “La storia siamo noi, tutti responsabili di qualcosa”

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Torino: Dialoghi tra Prosa e Poesia. Una scala persa nel buio - Evento Incontri e cultura in Piemonte

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Tamerici, fonte d’ispirazione per grandi poeti

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Abbai di cuori di Mirella Sbaraglia (La Bussola)

 Disegni esistenza continua dove apparenti figure ci rallegrano ci rattristano ci disorientano mutevoli lo stupore continuo del difficile. Un Tik Tok da palcoscenico dove balletti sono sogni per risate amare il continuo andare silenzioso sapere. Febbrili attimi disturbo all'anima lo stare. Imperfezioni il forse abbaiare. Compassione ritrovata e senza saperlo per te una dolce carezza compongo come musica.




martedì 7 maggio 2024

Angela De Leo ci parla della poesia di Gjeke Marinaj, candidato al Nobel - DaBitonto.com

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Al The Social Hub la rassegna "Il prodigio della lingua nella poesia" con Davide Rondoni

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Stefano Simoncelli presenta la raccolta di poesie finalista al Premio Strega Poesia “Sotto falso nome”

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“Non abbandonarti” di Tagore, una poesia per ritrovare la speranza oltre il buio - Libreriamo

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Una serata dedicata alla poesia ucraina a San Giovanni

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Voci di poeti contemporanei a Venezia | Comune di Venezia - Live - Le notizie di oggi e i servizi della città

Voci di poeti contemporanei a Venezia | Comune di Venezia - Live - Le notizie di oggi e i servizi della città

Miraggio libero di Silvia Sardini (Giovane Holden Edizioni)

 La forza luminosa di una sensibilità vivace e avversa a ogni vincolo si tinge, attraverso il traslucido di liriche dalla brillante energia, di una vitalistica esuberanza di toni, come la luce pura di un sole che filtra nei frammenti compositi di una vetrata multicolore, e inonda chi da essa si lascia investire, chi alle parole si affida. Pur facendosi scevre delle gabbie metriche, queste poesie sono distinte da grande chiarezza emotiva. Il nitore espressivo, del resto, è specchio sincero di un pensiero pulito, che sa vedere nella realtà e oltre con chiarezza, raffinato da quel residuo dal gusto amaro che si pone spesso come ostacolo nocivo per osservare la serenità nel proprio spirito. Ma mai di uno scrivere superficiale, in qualche maniera distratto o di scontata banalità, si tratta. Anzi, la metafora si affila per trovare nel suo gioco retorico la penetrante efficacia. E in ogni rigo, la consapevolezza di esser parte di un esistere complesso, spesso intessuto di contraddizioni, che in un dolore talvolta non del tutto esauribile mette un animo di fronte a se stesso e ai suoi motivi ultimi, è sempre presente, e proprio su quella si vanno a definire di volta in volta suggestioni poetiche diverse: il dettaglio evocativo del quotidiano, il fiele aspro del distacco, la malinconia di un incomprensibile, tanto altro. È però Amore il principe di questa silloge, che declina il suo ventaglio di emozioni, destinate a comporre un profondo anelito alla libertà.




lunedì 6 maggio 2024

Al di là dell'ombra di Adriano Sansa (ELLIOT)

 “Mi piace quella foto dove chini leggermente la testa e mi sorridi appoggiata sull’erba chi sa dove avvolta nella gonna profumata e circondata d’aria, i tuoi compagni contenti di servirti da corona ignara tu com’eri di te stessa. Siete fermi così, salvi nel tempo ma separati da un vetro feroce in cieli inaccessibili per sempre”.

Gerry Loose reading at the German-American Institute of Nürnberg

Premio Calanca 2024, Menzione d’onore alla poesia “Sogno la mia libertà” dell’autrice romana Francesca Giacomello – ConfineLive

Premio Calanca 2024, Menzione d’onore alla poesia “Sogno la mia libertà” dell’autrice romana Francesca Giacomello – ConfineLive

Ritrovare una voce: le poesie di Enzo Mandruzzato | Il Bo Live UniPD

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Cutro, presentata l'Antologia dei Poeti Cutresi, un'opera che celebra la poesia e la comunità - WeSud

Cutro, presentata l'Antologia dei Poeti Cutresi, un'opera che celebra la poesia e la comunità - WeSud

A Senorbì la premiazione del Concorso letterario e del Concorso di poesia CartaBianca - L'Unione Sarda.it

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Il 9 maggio via al 2° Festival di poesia contemporanea Fatti_Viva - Quotidiano del Molise

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"Notte di maggio" poesia di Giuseppe Ungaretti sulla nostalgia dell'emigrato

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domenica 5 maggio 2024

Figli del vento di Giuseppe Ruggeri (Genesi)

 Il titolo del poema di Giuseppe Ruggeri, Figli del vento, suscita nella mente del lettore l'eco di richiamo ai poemetti di Giovanni Pascoli, precisamente alla poesia Il libro, il cui celeberrimo incipit suona Sopra il leggio di quercia è nell'altana, / aperto, il libro. E il vento ne sfoglia le pagine, dalla prima all'ultima e di converso dall'ultima alla prima, incessantemente. Potenza e inanità della scrittura sono messe a confronto con l'azione sospesa tra casualità e causalità svolta dalla natura, dallo pneuma divino che soffia sopra la storia di gloria e di follia che l'uomo compie nella brevissima frazione di tempo in cui gli è dato di esistere e di acquisire consapevolezza della durabilità indeterminata dell'essenza, a cui anch'egli appartiene, ma che lo sovrasta in modo incomparabilmente superiore.




La parola anfibia di Vanna Carlucci (Il Convivio)

 La voce di Vanna Carlucci affonda nelle viscere come un dardo avvelenato d’amore. (Paolo Castronuovo)




sabato 4 maggio 2024

La mia vagina. Antologia di poesia femminista russa contemporanea a cura di Massimo Maurizio (Stilo Editrice)

In quest’antologia sono raccolte opere di diciotto autrici russofone che hanno fondato o aderito all’F-pis’mo (progetto di scrittura femminista). Il radicamento di un movimento femminista nella cultura russa e russofona ha avuto una genesi estremamente complicata, ma all’alba del 24 febbraio 2022 si poteva affermare con certezza che nella Federazione fosse nato un movimento di attiviste assai variegato, che rappresentava una delle realtà culturali più interessanti degli ultimi 15 anni. Gli avvenimenti successivi hanno disperso molte delle voci e creato barriere per uno sviluppo naturale del discorso femminista in Russia. Tuttavia esso continua ancora oggi, coraggiosamente deciso a far valere le proprie convinzioni e rivendicazioni. Questo libro vuole essere un piccolo omaggio a questo coraggio.



Anacronismo di Martina Restifo (Brè)

 Anacronismo è lo spazio senza tempo abitato da chi convive con un senso di insoddisfazione perenne; da chi ricerca continuamente una dimensione entro la quale sentirsi adeguato, sapersi realizzato; da chi tenta, a stento, di stringere amicizia con la propria sensibilità; da chi si diletta, con paradossale patimento, ad adibire la propria mente a luogo di fantasie, sede di astrazioni; da chi desidera liberarsi dalle catene dei giudizi altrui; da chi lavora, con fatica ma perseveranza, su se stesso per trovare un equilibrio tra corpo e spirito. Per le anime fragili, perché inizino ad amarsi.




venerdì 3 maggio 2024

Vivi al mondo di Daniela Attanasio (Vallecchi)

 Daniela Attanasio mostra questo tratto misterioso della morte attraverso la resistenza della vita; nel dopo, sul margine di un’ombra che da un momento all’altro può diventare assolata.


Proprio da un’autrice estranea alle mode, come Attanasio, arriva un’opera contemporanea, esito di eleganza e naturalezza, per una ricerca portata avanti dalle generazioni più giovani. Accade in letteratura che i maestri in ombra siano radar puntati verso il futuro, capaci di cogliere la cifra stilistica della propria epoca innestandola in una materia a lungo attorta e amata; è la sensazione con cui si entra nello spazio di Vivi al mondo, uno spazio spesso illuminato da una luce che arriva di taglio: chiarezza che entra di sbieco a rivelare la pulviscolare presenza dell’aria, dalla finestra di una stanza, tra molte altre, nell’allargarsi dell’inquadratura. Questo spazio è vivo, abitato da molteplici esistenze, quasi tutte sul punto di andarsene. Che siano corpi amati che non si staccano dall’anima, uccelli in volo improvvisamente aùguri, parvenze abituali che attraversano il quartiere, si tratta sempre di creature liminari, colte in punta di piedi in un’intermittenza di vivere e morire. Daniela Attanasio mostra questo tratto misterioso della morte attraverso la resistenza della vita; nel dopo, sul margine di un’ombra che da un momento all’altro può diventare assolata.




Geo. Ediz. integrale di Silvia Primi (Laura Capone Editore)

 Geo è un’allegorica raccolta di poesie che gioca su una serie di parallelismi fra il Mondo (inteso come Terra) e il mondo interiore, in un continuo concatenarsi di analogie suggerite man mano dagli elementi stessi delle Scienze Naturali per proporre, poesia dopo poesia, un insolito punto di vista da cui riflettere sulla natura umana e sulle sue relazioni: il Mondo quale chiave di lettura del nostro mondo. “Geo”, silloge vincitrice della “X edizione del Premio Nazionale di Letteratura Italiana Contemporanea 2022-2023” fra oltre cinquemila partecipanti, ha ottenuto inoltre la “Menzione Speciale al Merito” al “Premio Dostoevskij 2021”.


giovedì 2 maggio 2024

Cammino sulle allucinazioni dell'io di Matteo Piovan (Booksprint)

 "Cammino sulle allucinazioni dell'io" racconta letteralmente un cammino fra i pensieri dell'autore, i suoi sentimenti e il mondo dal suo punto di vista, un'allucinazione, come il punto di vista di ognuno di noi sulla terra arida che è il mondo su cui camminiamo. Fra sogni (anche letteralmente), amore, paure del futuro, traumi, passioni, scritti terapeutici contro depressione o angoscia, in questi versi apre il rubinetto fra il suo cervello, il suo cuore e la sua penna versando l'io di un ventenne con qualche difficoltà su dei fogli, che spera possano essere di vostro gradimento.




mercoledì 1 maggio 2024

La 22ª edizione del Festival internazionale "Primăvara Poeziei/ A Költészet Tavasza/ Spring of Poetry"

Nel periodo 20-26 aprile 2024 si è tenuta la 22ª edizione del Festival Internazionale "Primăvara Poeziei / A Költészet Tavasza / Spring of Poetry". Sotto il segno della Poesia si sono svolte varie manifestazioni a Zalău, nella contea di Sălaj, e a Cluj-Napoca, sostenute da poeti e artisti provenienti da Romania, Ungheria, Italia, Scozia (Regno Unito), Cipro, Croazia, Cuba e Austria. Il festival è stato organizzato dal Centro di Cultura e Arte della Contea di Sălaj (CCAJS), istituzione del Consiglio della Contea di Sălaj, con il comitato organizzativo composto da Daniel Săuca (direttore del CCAJS), Halmasi Sándor e Balász F. Attila. Hanno contribuito Corina Știrb Cooper, Tudor Bolgar, Szabó Attila, Szabó Katalin, Kovács Tünde, Irina Petraș, Szabó K. István, Matyi Ștefan, Marcel Lucaciu, Daniel Stejeran, Bálint Tibor.

 

■ Sabato 20 aprile 2024, alle 9:30, nella Sala Porolissum del Centro di Cultura e Arte della Contea di Sălaj (CCAJS), si è svolto il concorso provinciale di recitazione in lingua rumena.

 

■ Nella stessa sala, lunedì 22 aprile 2024, alle 15, si è tenuto il concorso provinciale di recitazione in lingua ungherese.

 

■ L'apertura del festival ha avuto luogo il 22 aprile 2024, nella sala "Porolissum" del CCAJS, alle 12, durante la quale è stata organizzata anche l'inaugurazione di una mostra dell'artista di Sălaj, Adorján Ilona. Sono state presentate due antologie realizzate appositamente per il nostro evento: "Primăvara Poeziei / A Költészet Tavasza / Spring of Poetry 2024" (pubblicata dalle edizioni "Ab Art") e "17 poeti di Sălaj / 17 szilágysági költő" (pubblicata sotto l'egida dell'Associazione degli Scrittori della Contea di Sălaj presso l’editore "Caiete Silvane").

 

Siamo stati lieti di ospitare la presenza di diversi poeti stranieri, rumeni e della contea di Sălaj: Sanja Bakovic (Croazia), Balázs F. Attila (Slovacchia), Stefano Donno (Italia), Filip Tamás (Ungheria), Halmosi Sándor (Ungheria), Gerry Loose (Scozia), Alex Pausides (Cuba), Petho Lorand (Austria), Neșe Yașin (Cipro), Zalán Tibor (Ungheria), Simone Györfi, Marcel Lucaciu, Ion Pițoiu Dragomir, Viorel Gh. Tăutan, Doina Ira-Tăutan, Mioara Lazăr, Ileana Petrean Păușan. Ha presentato Daniel Săuca.

 

■ La mattina di martedì 23 aprile 2024 è stata dedicata alle incursioni letterarie nei licei di Zalău: Colegiul Național "Silvania", sezione ungherese (prof. Szabó Katalin, Sándór Krisztian): Zalán Tibor, Halmasi Sándor, Alex Pausides, Balázs F. Attila; Colegiul Național "Silvania", sezione rumena (prof. Imelda Chința): Neșe Yașin, Viorica Mureșan, Ioan F. Pop; Liceul Pedagogic "Gheorghe Șincai", sezione ungherese (prof. Kovács Tünde, prof. Orosz Timea): Gerry Loose, Sanja Bakovics, Pethő Lorand; Liceul Pedagogic "Gheorghe Șincai", sezione rumena (prof. Carmen Ardelean): Marcel Lucaciu, Ion Pițoiu Dragomir, Viorel Gh. Tăutan, Doina Ira-Tăutan; Liceul Reformat "Wesselényi": Filip Tamas, Simone Györfi; Liceul Tehnologic "Mihai Viteazul" (prof. Cora Mada, prof. Viorica Remeș): Stefano Donno, Alice Valeria Micu, Angela Maxim.

 

Sempre martedì, alle 17:00, nella Sala Porolissum del CCAJS, abbiamo ospitato uno spettacolo di poesie messe in musica eseguito dalla band l'Adyk del Colegiul Național "Silvania" di Zalău.

 

■ Mercoledì 24 aprile 2024, i poeti invitati sono stati presenti presso la filiale di Cluj dell'Unione degli Scrittori della Romania, dove hanno tenuto anche una serata di poesia. Hanno letto: Sanja Baković (Croazia), Balázs F. Attila (Slovacchia), Stefano Donno (Italia), Filip Tamás (Ungheria), Halmosi Sándor (Ungheria), Marcel Lucaciu, Gerry Loose (Scozia), Ion Mureșan, Alex Pausides (Cuba), Pethő Lorand (Austria), Ioan F. Pop, Neşe Yaşin (Cipro), Zalán Tibor (Ungheria), Silvia Bodea Sălăjan, Alice Valeria Micu, Ion Pițoiu Dragomir, Viorel Gh. Tăutan, Doina Ira-Tăutan, Egyed Emese, Karácsonyi Zsolt.

La serata è stata presentata da Daniel Săuca. La “padrona” di casa è stato Irina Petraș.

 

■ Giovedì 25 aprile 2024, abbiamo organizzato un'escursione per gli scrittori ospiti nella contea di Sălaj, con il supporto di ADI Țara Silvaniei. Abbiamo visitato il Giardino Botanico "Vasile Fati" di Jibou, il Castello romano di Porolissum e il Punto Gastronomico Locale "DecumAna".

 

Sempre lo stesso giorno, dalle ore 17:30, nella Sala Porolissum presso il CCAJS abbiamo ospitato uno spettacolo di poesia tenuto dall'attore, cantante e poeta Laczkó Vass Róbert e dal pianista Szép András in onore del poeta Radnóti Miklós.

 

■ Venerdì 26 aprile 2024, alle ore 11, nella Sala Porolissum del Centro di Cultura e Arte della Contea di Sălaj si sono tenute letture pubbliche, presentazioni di libri e pubblicazioni. Hanno parlato delle traduzioni Robert Șerban, Stefano Donno e Gerry Loose. Hanno letto Robert Șerban, Aura Christi, Sanja Baković (Croazia), Balázs F. Attila (Slovacchia), Stefano Donno (Italia), Filip Tamás (Ungheria), Halmosi Sándor (Ungheria), Kégl Ildikó (Ungheria), Marcel Lucaciu, Gerry Loose (Scozia), Oláh András (Ungheria), Alex Pausides (Cuba), Pethő Lorand (Austria), Ioan F. Pop, Neşe Yaşin (Cipro), Alice Valeria Micu, Ion Pițoiu Dragomir, Viorel Gh. Tăutan, Doina Ira-Tăutan, Simone Györfi, Anca Ioana Gaidoș.

 

Il festival si è concluso venerdì 26 aprile alle ore 18 presso la Sala Transilvania di Zalău con lo spettacolo intitolato "Montaggio" del Gruppo di danza contemporanea "PR-Evolution" del Teatro Nazionale "Csokonai" d



i Debrecen (Ungheria). Sono stati conferiti i grandi premi del festival: Zalán Tibor (Ungheria), Alex Pausides (Cuba) e Robert Șerban (Romania).

■ Durante il festival, con il sostegno del Comune di Zalău e di SC Transurbis SA, abbiamo nuovamente realizzato il progetto "Autobus della poesia", un progetto che prevedeva la diffusione, in formato audio, di poesie lette nella lingua madre dai poeti ospiti e non solo sugli autobus Transurbis.

 

La 22ª edizione del Festival internazionale "Primăvara Poeziei/ A Költészet Tavasza/ Spring of Poetry" è stata organizzata dal Consiglio della Contea di Sălaj, dal Centro di Cultura e Arte della Contea di Sălaj e dall'UDMR Sălaj, con il sostegno del Comune di Zalău, dell'Ispettorato Scolastico della Contea di Sălaj, del Ramo di Cluj e della Rappresentanza di Zalău dell'Unione degli Scrittori della Romania, della Casa della Cultura di Zalău, di SC Transurbis SA, ADI Țara Silvaniei, del Liceo Nazionale "Silvania", del Liceo Pedagogico "Gheorghe Șincai", del Liceo Riformato "Wesselényi", del Liceo Tecnologico "Mihai Viteazul", dell'Associazione degli Scrittori della Contea di Sălaj, dell'Associazione Culturale "Szilágy Társaság", di Halmosi Sándor, della Casa Editrice Ab-Art Kiadó Budapest, di Balázs F. Attila, del Museo della Contea di Storia e Arte Zalău.

Dettagli sul festival su www.culturasalaj.ro

E sulla pagina Facebook del CCAJS https://www.facebook.com/culturasalaj



Abdulah Sidran (1944 –2024). Sceneggiature, poesia, teatro / Appuntamenti / Home - Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

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"I colori dei mestieri" di Gianni Rodari, una poesia sul valore del lavoro - Libreriamo

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Al The Social Hub la rassegna "Il prodigio della lingua nella poesia" con Davide Rondoni

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Gli alunni del "Città di Luino" incontrano la poesia con l’autrice Claudia Maria Franchina

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festival internazionale di poesia "palabra en el mundo"

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Scorci della nostra Italia (e delle nostre vite) raccontati in poesia - Tempi

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Per la cruna di Daniele Piccini (Crocetti)

 Raccolta della piena maturità di Daniele Piccini, "Per la cruna" è una prova che si potrebbe definire magnanima: il poema esiste, aleggia, si nutre di potenti slanci, eppure non è mai una struttura sovrapposta al singolo pezzo poetico, che continua a esprimere la propria necessità. Al centro di questo poema per brani è la memoria e con essa la purificazione del passato. Grazie a questo scavo si intraprende, con il poeta, un ulteriore avanzamento nella conoscenza, per scoprire che le figure amate, i volti, le vicende, non sono perduti, ma sono in attesa di noi e dell'incontro definitivo, in un luogo sottratto alle intemperie della storia. Poema per immagini e figure, trepidante di interrogazione, Per la cruna dialoga umanamente con la creatura fraterna che è per lui il lettore.

martedì 30 aprile 2024

Amuleti di Lorenzo Pataro (Ensemble)

 La nuova raccolta poetica di Lorenzo Pataro. Lorenzo Pataro (Castrovillari, 1998) ha pubblicato la raccolta di poesie Bruciare la sete (Controluna, 2018). Sue poesie sono state pubblicate su riviste e blog come «Atelier», «Interno Poesia», «Poesia del nostro tempo», «ClanDestino», «Il sarto di Ulm»; sul sito ufficiale di poesia della Rai («Poesia», di Luigia Sorrentino); sul quotidiano «La Repubblica». Ha vinto i premi "Ossi di seppia" (2021) e "Poeti oggi" (2022).


Tratteggi friulani di Claudia Zironi (QuduLibri)

 “L’uomo potrebb’esser poeta caldissimo in prosa, senza veruna sconvenienza assoluta; e quella prosa, che sarebbe poesia, potrebbe senza nessuna sconvenienza assumere interissimamente il linguaggio il modo e tutti i possibili caratteri del poeta.” È Giacomo Leopardi a scriverlo nello Zibaldone, e con questo sommo esergo si apre la prima silloge poetica del ’23 per la collana Porta Maggiore dedicata ai poeti. Claudia Zironi si affaccia felicemente alla prosa poetica, e non è la prima volta, donandoci una scrittura che con l’immagine e le intense fotografie di Beny Benedetto Kosic, va a ri-creare un dialogo in cui il contrappunto di testo e paratesto risulta perfettamente e simmetricamente scandito senza alcun cenno di didascalia. Una narrazione fluente che si sofferma sui luoghi. Poeta di penna veloce, Zironi ci accompagna in un viaggio in Friuli Venezia Giulia, regione colma di suggestioni che lei sa cogliere con uno sguardo impressionista, esaltando di questa accezione stilistica l’istantaneità e il movimento, affondandolo nel tempo e nello spazio en plein air.




lunedì 29 aprile 2024

Sonetti del giorno di quarzo di Aldo Nove (Einaudi)

 Questi 350 sonetti, metricamente precisi ma assolutamente moderni per linguaggio e cadenze, costituiscono un libro che già per le dimensioni e per le scelte formali si caratterizza come abnorme rispetto alla media delle raccolte di poesia contemporanea, come una sorta di mostro virtuosistico sotto il quale non sarà difficile rinvenire un incandescente nucleo di disperazione. È un'autobiografia intellettuale in forma di canzoniere, con tutti i riferimenti e gli omaggi ai maestri e agli amici, ma anche un percorso esistenziale a dir poco complicato. È anche, se non soprattutto, un libro politico che sa trasformare la disperazione individuale in invettiva contro i sistemi economici, sociali, culturali. Non manca il ripensamento sul proprio percorso di scrittore, sugli errori e i compromessi effettuati, tutti pagati in prima persona. Ma tutto questo prende un senso che trascende le contingenze storiche e biografiche, anche per via di questo metro, il sonetto, che lega il libro a una tradizione quasi millenaria. La raccolta diventa così una sorta di testamento, non solo del poeta, ma della poesia italiana. Al di là dei modi consueti all'autore di incrociare l'alto e il basso e di giocare con le parole, i Sonetti del giorno di quarzo hanno l'aspetto di un libro assoluto, definitivo.




ESITI PREMIO 2024 - Europa in Versi

ESITI PREMIO 2024 - Europa in Versi

Razos di Lello Voce (La nave di Teseo)

 Dopo un lungo periodo di silenzio, il ritorno sperimentale e inedito di Lello Voce alla prosa poetica. Una raccolta ispirata alla tradizione trobadorica e al situazionismo: un libro di poesie dove le poesie non ci sono più, per lasciare voce al pensiero creativo del lettore.

«Razos è un atto d’amore di Voce per la poesia condotto attraverso l’incrocio tra la tradizione dei trovatori e la sperimentazione di alcune post-avanguardie, nella logica secondo la quale il nesso tra poesia e vita è inscindibile e l’una non può esistere senza l’altra.» - Rossano Astremo per Maremosso


Le Razos di Lello Voce nascono dal desiderio di esplorare un territorio per lui inedito, lontano dalla spoken poetry di cui è uno dei massimi esponenti europei, per addentrarsi invece in una riflessione sulla parola e sulla stratificazione del testo poetico. Rifacendosi alla tradizione delle razòs medievali – brevi componimenti in prosa di epoca trobadorica che illustravano le ragioni, lo scopo e le istruzioni di esecuzione della poesia che faceva loro seguito – Voce costruisce un libro silenzioso: un libro di poesia senza poesie. Proprio quando sembra scomparire, senza lasciare più traccia, essa riaffiora, però, in un’appendice di Madrigali dal formalismo perfettamente compiuto. Raccogliendo echi delle avanguardie del Novecento, attingendo a temi medievali, come la matematica e la geometria, o contemporanei, come l’informatica e la fisica, le Razos fioriscono all’incrocio tra la tradizione dei trovatori e la visionarietà di Fluxus, in quello spazio che separa la poesia dalla vita, e che, paradossalmente, ne garantisce la persistenza e la forza. Un libro che è un congegno a orologeria, un conto alla rovescia allo scadere del quale il lettore avrà fame di nuova poesia, posto di fronte alla meraviglia e al rischio di farsi egli stesso poeta.



domenica 28 aprile 2024

In mezzo ai giorni (i) dati di June Scialpi (Zacinto)

Adesso che sei immagine da ricomporre, spazio aperto (che non conservo foto o ricordo), dimentico persino il volto [e come rattrista il pensiero: sorrisi sigillati in quel santino] procedo in giro a vuoto: esercizio a mente libera: io disabitudine, memoria- ingombro: mare slabbro che non può l’incontro: tutto da rifare.




Un attimo di vita di Sabrina Morelli (Pandilettere)

 Una silloge dedicata alla sofferenza dei malati di cancro, perché la condivisione del dolore è un sostegno in più a chi non crede ci sia un altro domani. Un raggio di luce per chi non ha più speranza e un invito rivolto a tutti a "guardare viso, occhi, sorriso, lacrime, ascoltare urla, grida, frasi e richieste, non stancarsi mai, non piegarsi o retrocedere dinnanzi a quei passi lenti, quelle mani tremolanti, quei corpi martoriati dalle terapie, che se da una parte ti curano, dall'altra ti sconvolgono quella che forse si può ancora chiamare vita".




sabato 27 aprile 2024

Plagiarsi addosso di Gabriella Montanari (Convivio)

Una poesia fatta di immagini, di strutture sinestetiche, di colori, di melodie, di emozioni che pulsano in ogni pagina e di riflessioni che scandagliano quanto è possibile dell'uomo e del mondo. Questa, in parte, è la prima sensazione che si prova dopo la lettura di "Plagiarsi addosso". Ma non è verosimile fare tutto ciò attraverso un codice 'convenzionale'. C'è in Gabriella Montanari, infatti, una sapienza della scrittura e della commistione lemmatica che conduce a un doppio effetto: da un lato l'affascinante straniamento, dovuto ad associazioni che da un punto di vista linguistico sono inquadrabili in aree diastratiche differenti; dall'altro la percezione che queste sfere sono parte sostanziale del campionario immaginifico. Una voce originale, dunque, che possiede la rara capacità di plasmare il magma della lingua e di riappropriarsi della realtà. (Giuseppe Manitta)






venerdì 26 aprile 2024

Ak. Poesia dell'acqua di Claudio Monachesi (Ass. Terre Sommerse)

 «L'idea di comporre le poesie che appaiono in questo libro nasce su invito di Ornella Campitelli e Alessia Tasillo rispettivamente presidente e segretaria dell'allora Associazione "Viva la Terra" che organizzava manifestazioni per la raccolta firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua (2010). La performance ebbe successo e proseguì coninviti in altre strutture. Per me, per il poeta che sono, rappresentava la prosecuzione di quel filone di poesia dedicata all'impegno civile che andava avanti da una decina d'anni, da quando mi ero chiesto: "Ma che sto facendo come poeta qui e adesso? Ho preferito sempre “le illuminazioni provenienti dall'alto”, ma poi anch'io, soprattutto, dovevo devo fare i conti con questo tipo di società, come poeta di questo tempo, con tutta la fisicità ad essa connessa… La salute la scuola il lavoro la casa…”»




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