A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

mercoledì 17 luglio 2024

Fumetti, Manga e Action Figures in Vendita Online

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E nel miele c'è un dio. Poesie inedite, edite, disperse 1974-2017 di Patrizia Cimini (Fefè)

 Prima antologia di Patrizia Cimini, poetessa romana recentemente scomparsa: moltissime poesie inedite altre edite, disperse e selezionate. Giornalista, la Cimini ha iniziato l’attività poetica già negli anni giovanili. Particolarmente attiva negli anni ’90 e a cavallo del duemila, è tra i protagonisti della scena poetica romana con Marco Giovenale, Mario Lunetta, Vito Riviello, Jacqueline Risset, Maria Luisa Spaziani... Nell’antologia: poesie giovanili, poesie della maturità, le stagioni, i viaggi, l’amore, la parola, la malattia. Malata di Parkinson, come l’amata poetessa Amelia Rosselli, Patrizia Cimini ne ha lasciato un’importante testimonianza nel suo ultimo ciclo "Mister Parkinson, I Presume". Prefazione di Francesco Forlani.




"Dimensione poesia: viaggio tra i poeti piemontesi”

martedì 16 luglio 2024

Fumetti, Manga e Action Figures in Vendita Online

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Fumetti, Manga e Action Figures in Vendita Online

La solidarietà. 12ª edizione del premio internazionale di poesia Orazio. Anno 2024 (Gruppo Albatros Il Filo)

"La Poesia, il suo amare, camminare, contemplare, il suo trasmutare attraverso il lavoro fatto di libertà e inquietudine fa sì che la sua opera rimanga come simbolo di un tempo dove non tutte le illusioni sono perdute, dove il meraviglioso sopravvive. Un cammino illuminato dal sole e dalle magiche aurore, che prosegue nella trasparenza delle nuvole e nel trovarsi in sintonia con la vita degli animali e delle piante. Un paesaggio attraverso il visibile e l'invisibile, dentro e fuori di noi. L'orecchio sensibile che deve mediare le varie voci senza paura dei segreti acuti e delle dolcezze. Impariamo la dialettica che si instaura tra la natura e la preghiera. È tutto l'universo è sacro, orazione lieve, viva, perfetta. Apre dentro di noi ampi spazi, luci e ombre si allargano. Le cose sorgono dentro come musica da uno strumento. La Poesia, lo strumento di qualcosa che è al di fuori di noi ma del quale facciamo parte. Consciamente o inconsciamente. In questa dimensione si trova la mente del poeta. I sognatori sono il senso dell'universo, qualcosa in più della scienza, sono l'anima della materia, imprevedibili e profondi quanto l'universo infinito. I Poeti sentono gli esseri naturali e soprannaturali, gli esseri che volano e cantano. Comincia lentamente e l'esercizio della forma è la ricerca di qualcosa di più prezioso. Sinapsi addormentate riattivano regioni occulte, trovano aperture - tutto il corpo impara - non è soltanto la mano che attua, delicati ingranaggi girano cercando sintonia" (dalla presentazione di Márcia Theóphilo)



FRANCO LOI

lunedì 15 luglio 2024

Incontro con Vivian Lamarque

Vivi al mondo di Daniela Attanasio (Vallecchi)

Libro incluso nella cinquina finalista del Premio Strega Poesia 2024
Daniela Attanasio mostra questo tratto misterioso della morte attraverso la resistenza della vita; nel dopo, sul margine di un’ombra che da un momento all’altro può diventare assolata.


Proprio da un’autrice estranea alle mode, come Attanasio, arriva un’opera contemporanea, esito di eleganza e naturalezza, per una ricerca portata avanti dalle generazioni più giovani. Accade in letteratura che i maestri in ombra siano radar puntati verso il futuro, capaci di cogliere la cifra stilistica della propria epoca innestandola in una materia a lungo attorta e amata; è la sensazione con cui si entra nello spazio di Vivi al mondo, uno spazio spesso illuminato da una luce che arriva di taglio: chiarezza che entra di sbieco a rivelare la pulviscolare presenza dell’aria, dalla finestra di una stanza, tra molte altre, nell’allargarsi dell’inquadratura. Questo spazio è vivo, abitato da molteplici esistenze, quasi tutte sul punto di andarsene. Che siano corpi amati che non si staccano dall’anima, uccelli in volo improvvisamente aùguri, parvenze abituali che attraversano il quartiere, si tratta sempre di creature liminari, colte in punta di piedi in un’intermittenza di vivere e morire. Daniela Attanasio mostra questo tratto misterioso della morte attraverso la resistenza della vita; nel dopo, sul margine di un’ombra che da un momento all’altro può diventare assolata.



venerdì 12 luglio 2024

Il mio felice niente. 1974-2020 di Patrizia Cavalli (Einaudi)

Una scelta dei versi essenziali di Patrizia Cavalli che dà corpo a una delle voci poetiche più necessarie del nostro tempo.


Ci sono poeti che hanno il dono prezioso di dare una immediata, irresistibile felicità a chi li legge. Patrizia Cavalli è senz’altro tra questi. Non importa di che cosa parli: se di risvegli lenti tra le lenzuola mattutine o della pasta che va scolata in fretta, all’istante giusto – tutto ciò che questa lingua poetica nomina sembra toccarci immediatamente, come se rivelasse ogni volta, nel modo più esatto, qualcosa che ci appartiene e che forse abbiamo solo dimenticato. E non importa definirla: è semplice, eppure è anche ricca, complessa, variegata; è saggia e filosofa, ma anche istintiva, innamorata, visionaria. È comica e tragica, dolorosa. Capace di rimanere sempre se stessa – e, solo così, di sorprenderci ogni volta. Tutti gli strumenti critici e interpretativi, di fronte ai suoi versi, sembrano cadere – e non è detto che sia un male. Quel che resta da fare, allora, è semplicemente leggerla.




MONICA MAGGI

domenica 7 luglio 2024

Sull'alto spartiacque. Poesie scelte e inedite di Margherita Guidacci (Interno Poesia Editore)

"Sull’alto spartiacque" di Margherita Guidacci offre un intenso e fedele percorso di lettura attraverso le diciassette raccolte poetiche pubblicate dalla poetessa e alcuni testi inediti già noti o mai finora portati alla luce. Da subito orientata verso una poesia dalla forte connotazione astratta e metafisica, lontana dall’ermetismo e pervasa da una costante tensione religiosa, Guidacci ha calato tale propensione anche nel racconto della propria sofferenza psichica, trasformando la narrazione di una penosa degenza in istituto psichiatrico nella rappresentazione di uno dei volti del doloroso destino dell’uomo. Similmente anche la poesia di occasione civile ha come chiave di lettura l’indole fratricida dell’umanità simboleggiata dal delitto originario di Caino. Persino le raccolte più propriamente votate alla riscoperta di un’intima felicità di affetti mai slegano l’esperienza terrena dalla consapevolezza della morte e dall’inquieta attesa di un’eternità consolatrice. La limpida e colta parola poetica di Margherita trova così forza nella coscienza della propria fragilità e si fa grido di profonda angoscia e ferma denuncia del male compiuto dagli uomini.



Poesie di Pavel di Aleksandrovic Florenskij (Aragno)

 Pavel Florenskij fu sacerdote, teologo, teorico dell'arte e del linguaggio, fisico e matematico. Nato ad Evlach nell'attuale Azerbaigian, si trasferì prima a Tiflis in Georgia, dove compi gli studi ginnasiali, e quindi a Mosca, dove si laureò in matematica nel 1904. Nello stesso anno si iscrisse all'Accademia teologica di Sergiev Posad e qui venne ordinato sacerdote nel 1911. Nel frattempo (1910) aveva preso in moglie Anna Michajlovna Giacintova, che gli avrebbe dato cinque figli. Dopo la rivoluzione del 1917 anche lui fu vittima delle persecuzioni del regime sovietico. Nel 1933 fu arrestato e trascorse diversi anni in un gulag presso l'antico monastero di Solovki nelle omonime isole del Mar Bianco a 250 chilometri dal circolo polare artico. Nel dicembre del 1937 fu fucilato in un bosco presso Leningrado e il suo corpo, sepolto in una fossa comune, non è stato più ritrovato. Tra le sue opere più importanti ci sono La colonna e il fondamento della verità, il saggio sull'icona Le porte regali, La prospettiva rovesciata, inoltre è autore di diversi scritti memorialistici e autobiografici





giovedì 4 luglio 2024

Giornata mondiale della poesia 2021 - Monica Borettini

Prima nazionale per il nuovo libro di Marcello Buttazzo

I Quaderni del Bardo di Stefano Donno sono lieti di annunciare la prima nazionale della nuova raccolta di versi del poeta Marcello Buttazzo, dal titolo  “Ti seguii per le rotte” con le note introduttive di Vito Antonio Conte e Roberto Dall’Olio. Biblioteca Bernardini P.zzetta Carducci a Lecce, 5 luglio 2024 ore 19,30. Interverranno la giornalista Claudia PresicceMauro Marino poeta ed operatore culturale, l’editore Stefano Donno. Letture a cura dell’attore Piero Rapanà.

L’appuntamento ha il Patrocinio della Provincia di Lecce – Salento D’Amare, e hanno contribuito alla loro realizzazione i seguenti partners: Biblioteca Bernardini, Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Pilll Cultura, Città di Lecce, Osservatori di Poesia.

(…) Queste poesie di Marcello spostano ancora più oltre la sua scommessa con la vita, con l’amore, con il senso lirico dell’esistenza. È vero che la Musa, onnipresente nel mondo esistenziale, umano, affettivo dell’autore, porta le vele alla piccola barca del poeta e i remi, i suoi versi possono affidarsi al vento per solcare il mare in tutte le stagioni dell’anno e della vita. L’amore, come un Matisse, danza azzurro col corpo – ricordo della Donna, di una donna, delle donne. Questo credo sia indubitabile, il vero mondo di questo poeta ostinatamente lirico esuberante con una visione oserei dire francescana della natura, della vita, della società e della socievolezza è tale, “condannato” ad esaltare stagioni, stati d’animo, luoghi ameni, ricordi ancestrali e vivi. La Musa è la vita, ma non in contrasto con la morte, ma è la vita che si accende, la vita accesa, nei colori, nei sensi, nei sogni, nel brivido del quotidiano, nella Natura, negli occhi, nel cuore, del poeta. (…) – Roberto Dall’Olio

 

Già il titolo di quest’ultima pubblicazione di Marcello Buttazzo è una lampante dichiarazione del corpus poiètico che il lettore troverà all’interno del libro. Ché le parole hanno un significato. Quasi sempre ne hanno più d’uno. E quando a metterle una accanto all’altra è il Poeta, allora (se si vuol leggere e capire) bisogna aver cura di entrare nel suo mondo.

TI SEGUII PER ROTTE.

Titolo emblematico, come ho appena notato, ché – tra i diversi significati – quello che ho scelto (auspicando d’aver colto le intenzioni dell’Autore) ritrae perfettamente la personalità di Marcello Buttazzo. Intendo le sue inclinazioni, le sue passioni, i suoi interessi… Non v’è dubbio che il Nostro sia attento al mondo d’intorno, soprattutto a quel che accade agli uomini e alle donne che i margini di quel mondo (per un motivo qualunque) frequentano (o, comunque, gli è dato di vivere), dotato com’è d’una (ormai) rara sensibilità: quella che fa soffrire dell’altrui dolore e gioire della bellezza ovunque sia rinvenibile.

E questa agitazione che mi sbatacchia è solo il desiderio di vederti qui accanto.

Non voglio essere preda del disincanto,

voglio tornare a fantasticare ad occhi aperti. L’illusione, voglio.

Tu che m’avvinci. Tu che ti sveli fra le nubi. Il buio, voglio.

Quando nel pozzo della luna

vengo a perdermi alla ricerca di te.

E il crepuscolo, il crepuscolo aranciato. La sera serafica, straripante di te.

Quest’agitazione, voglio. L’agitazione che mi brucia dentro è il tuo volto,

è il tuo seno,

tutto lo splendore che agogno per non morire.

 

Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (periodico on line del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editore), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle” (I Quaderni del Bardo Edizioni). La sua ultima raccolta pubblicata, nel 2023, è “E se nel giallo ti vedrò” (I Quaderni del Bardo Edizioni).



martedì 2 luglio 2024

Poesie. Testo originale a fronte di Velimir Chlebnikov (Einaudi)

 Questa raccolta di liriche, curata da un grande slavista, Angelo Maria Ripellino, che aveva anche gusto di scrittore e sensibilità di poeta, si configura come un vero e proprio viaggio di esplorazione nell'universo fantastico di Chlebnikov, nei suoi malesseri e nelle sue sorprendenti, e a volte clownesche, illuminazioni.


Grazie a una accurata scelta e a un puntuale commento, sostenuto da una serie di documenti biografici e di rimandi letterari, Ripellino mette in luce, in un sottile dialogo con l'autore, l'aspetto missionario che ispira l'errabonda attività del poeta. Dal desolante paesaggio della guerra civile emergono, quasi paradossalmente, la visione e la favola. Ma anche la provocazione pubblica e la solitudine, le rinunce e le amarezze dell'uomo, l'inatteso riscatto espresso nel fuoco d'artificio della parola. Lo smarrimento esistenziale trova infatti in Chlebnikov un immediato slancio grazie a soluzioni ardite e a divertite invenzioni. Questa nuova edizione, curata da Alessandro Niero e Riccardo Mini, ripropone la storica edizione uscita per la prima volta nel 1968 nei «Supercoralli», con l'aggiunta del testo a fronte e di un saggio introduttivo che, anche con materiali d'archivio, ripercorre e storicizza il lavoro di Ripellino sul grande poeta russo. Saggio, antologia e commento di Angelo Maria Ripellino. Nuova edizione a cura di Alessandro Niero e Riccardo Mini. Introduzione di Alessandro Niero.


Pinerolo Poesia 2020 - Vivian Lamarque

Incontro con Vivian Lamarque

lunedì 1 luglio 2024

Nerds, collezionisti e amanti del bio, preparate i vostri portafogli! Ecco COMICS MANIA – COMICS POWER

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RIME (Romana Aetna Travolta) di Antonio Filoteo Omodei a cura di Giuseppe Manitta (Il Convivio)

 Pubblicare il 'corpus', finora inedito, delle «Rime» di Antonio Philotheo Homodei permette di cogliere la caratura letteraria di un autore finora praticamente passato inosservato e conosciuto precipuamente per i suoi scritti eruditi. Partito dalla Sicilia per approdare a Roma, il Philotheo s'inserisce negli ambienti culturali della città papalina di metà '500. Tra il 1550 e il 1565 definisce il proprio canzoniere e, cosa non proprio abituale, ne stabilisce la struttura e il titolo, che è «Romana Aetna Travolta», ma scrive anche il romanzo in prosa «La notabile et famosa historia del felice innamoramento del Delfino di Francia, et di Angelina Loria», pubblicato nel 1562 dall'editore Tramezzino, e si dedica alla stesura della «Descrizione della Sicilia», della «Vita della beata Chiara da Monte Falco» (Montefalco) e dell'«Aetnae Topographia». Con le rime, l'autore compie anche una scelta all'interno del dibattito poetico coevo, infatti più volte fa riferimento all'amico Annibal Caro, che lo chiamava Accademico Arcasino come ci restituiscono le fonti, e così facendo si rivolge verso uno schieramento di petrarchisti postbembiani che non approvano il purismo di Castelvetro. Non è un caso, infatti, che il canzoniere si chiuda con l'imitazione-risposta alla canzone del Caro «Venite a l'ombra de' gran gigli d'oro», proprio a suggellare questo orientamento. Eppure, nonostante ciò, la sua figura è passata inosservata. Sembra, inoltre, che già a partire dal Cinquecento il Philotheo sia destinato all'oblio, forse anche per il coinvolgimento nel processo a Nicolò Franco e per i dubbi che gli inquisitori avevano sulla sua opera, tanto che la raccolta e sistemazione di atti relativi al Concilio di Trento, la «Compilatio decretorum», pubblicata a Venezia nel 1566 e dedicata al cardinale Ippolito II d'Este, è scomparsa dalla letteratura ecclesiastica a partire dalla fine del secolo. Un personaggio, dunque, che rappresenta un 'unicum' nell'alveo degli scrittori nati nella Sicilia del '500, ma anche un esponente di spicco dell'intellighenzia romana del periodo.




#SOUL - Giuseppe Conte ospite di Monica Mondo

La poesia mitica e bellissima di Giuseppe Conte

martedì 18 giugno 2024

Giorgio Caproni legge le sue poesie e si racconta, 1969

Giorgio Caproni

Non mi sono girata di Chiara Galassi (Besa muci)

 “C’è stupore nelle poesie di Chiara Galassi. Stupore nel guardare, nel dire, nel rivelare; e anche stupore nel silenzio, trattenuto nei tanti spazi bianchi che ritmano i versi e richiedono al lettore un supplemento di respiro e di riflessione. Questo incanto degli attimi dell’esistenza si manifesta in parole che esprimono gratitudine per incontri sottintesi, epifanie illuminanti. Segnati da un sorriso che percorre e dà senso al tragitto misterioso dei giorni”. (dalla prefazione di Gino Ruozzi)




lunedì 17 giugno 2024

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Info link

https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/

 

La casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno è nata con il placet morale de "I Quaderni del Bardo" marchio editoriale portato attualmente avanti dal poeta e operatore culturale Maurizio Leo, che gestisce ormai da più di vent′anni anche "Il Bardo", una rivista dedicata alla cultura tout court, alle tradizioni storico monumentali del Salento, alla poesia. I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno hanno una linea editoriale che vuole esplorare il mondo saggistico, poetico e letterario contemporaneo a qualsiasi livello e latitudine, ovvero scoprendo e proponendo voci nuove e autorevoli del panorama letterario internazionale. Ogni collaborazione professionale e letteraria viene donata alla casa editrice in spirito di gratuità e solidarietà poetica

 

LE NOSTRE COLLANE

Collana Altri Incontri a cura di Laura Garavaglia

Collana Fuochi a cura di Ottavio Rossani

Collana Scritture e Visioni a cura di Stefano Donno

Collana Obscura a cura di Mirco Turco

Collana di aforismi Dissensi, e collana I Quaderni d′Arte del Bardo a cura di Donato Di Poce

Collana Universo Salento a cura di Angelo Sconosciuto e Istituto culturale Storia e Territorio

Collana Global Ink: letteratura e poesia dal mondo a cura d′Angela D′Ambra

Collana Universo del Mistero a cura di Mario Contino




Ascolterò gli angeli arrivare. Testo originale a fronte di Jon Fosse (Crocetti)

 Questo volume raccoglie i più importanti componimenti poetici di Jon Fosse pubblicati nell’arco di quarant’anni, tra il 1986 e il 2016, e alcune poesie inedite.


Nella sua poesia è possibile ravvisare gli elementi e le tematiche che caratterizzano lo stile inconfondibile dell’autore. I paesaggi tipici del Vestlandet norvegese, le montagne e i fiordi, il buio, la luce e la neve fanno da cornice a una poesia che racconta della trasfigurazione del quotidiano, in cui passato, presente e futuro si mescolano, offuscando il confine tra vita e morte, tra sogno e realtà. Il minimalismo di Jon Fosse, che si concretizza in versi brevi e in un linguaggio semplice ma denso di significati, dona ritmicità alla scrittura, una musicalità ispirata alle onde che si infrangono instancabili sui fiordi della costa occidentale della Norvegia.



I maestri in ombra: Vittorio Sereni

Dino Campana - Pace non cerco letta da Vittorio Gassman

domenica 16 giugno 2024

Polifema di Gabriella Cinti (Progetto Cultura)

 "La storia, costruita con maestria, nell’incontro tra il presente e il passato, fatta di tempi morti e tempi vivi e di spazi che sono sempre più luoghi di assenza, ruota sulla necessità, per il femminile, di un eroismo che spesso al maschile non serve.[...] Polifema è, per questo, il racconto di ogni creatura femminile, perché non ne esiste una che non abbia avuto il suo precipizio e non abbia cercato la strada per risalire. Forse è anche un libro che può illuminare le menti più giovani, in nome di una consapevolezza da acquisire ben presto, per potersi difendere dalle insidie dei sentimenti, da archetipi di comportamenti interiori stratificati nel tempo e fossilizzati. Per non diventare mai più Polifeme nel terzo millennio. Per imparare a proteggersi dai nemici interiori, i più pericolosi, perché abitano nel profondo di noi stessi ed è difficile individuarli e soprattutto combatterli. Ed è il romanzo di ogni creatura maschile che si rispecchi in Giorgio, per vedere come non vorrà più essere: un’opera polisemica e dalle molte forme, capace di attrarre il lettore, aprirgli la porta della storia e delle storie, finché non vorrà più uscirne." (Dalila Curiazi)




Mario Luzi || Vita e opere

"Viatico" Poesia di Clemente M. Rebora. Lettura di Diego De Nadai