A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

domenica 31 dicembre 2023

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Poesie di Giorgio Vigolo a cura di Andrea Gialloreto (Le Lettere)

Questa antologia, introdotta e curata da Andrea Gialloreto, attraversa tutta l’opera poetica di Giorgio Vigolo, dagli esordi vociani alle sorprendenti quanto trascurate raccolte della vecchiaia (come I fantasmi di pietra e La fame degli occhi, edite rispettivamente nel 1977 e nel 1982).

Vigolo coniuga alla disperata pronuncia di un male di vivere non eradicabile l’ascolto delle voci del trascendente. Sono questi messaggeri e visitatori notturni (ombre familiari, angeli e dèmoni che prendono dimora nella mente di Vigolo) a dettare i ritmi febbrili di una poesia connotata da interferenze della memoria, inganni onirici, visioni infere e scorci celesti. Trasfigurazioni fantastiche di strade, palazzi e chiese suscitano i fantasmi di pietra della topografia irreale di una Roma eterna, riletta alla luce del Barocco, del Romanticismo e della pittura metafisica.

Critico, poeta, narratore, traduttore, acuto esegeta dell’opera di Belli, Giorgio Vigolo (Roma 1894-1983) ha manifestato una personalità artistica poliedrica e nutrita di una cultura sterminata. Oggi la sua fama è legata soprattutto al romanzo breve La Virgilia, scritto nei primi anni Venti ma edito solo nel 1982 e alla raccolta di racconti Le notti romane (1960). Tuttavia, è sull’opera in versi – da Canto fermo del 1931 a La fame degli occhi del 1982 – che Vigolo faceva affidamento per dare espressione alla sua scrittura evocativa e a quella tensione all’assoluto che fissava nel mito le ansie, gli stupori e le angosce oniriche di un’anima tormentata, sospesa tra gli inferni pagani e un cielo sentito come patria originaria. Restio a percorrere la via del compromesso con la propria epoca e con l’establishment letterario italiano, Vigolo ha intrecciato nei suoi versi una limpida misura classica, come ritorno al canto, inquietudini formali e il chiaroscuro di una parola scabra e “petrosa”, connotata da una sensibilità ulcerata, che Mario Luzi ha accostato al barocco «interpretato insieme nella luce un po’ straziata dell’affabulazione espressionistica e sul taglio della folgorazione romantica come estremo dibattito e dramma dell’anima e dei suoi demoni».



Il modo in cui la luce di Michele Bellazzini (Kurumuny)

C’è un tipo di luce che non prevede ombre, che non proietta immagini oscure delle cose. È una luce verticale, centrata come da un buco dall’alto, un sole allo zenit per sempre.

La poesia di Michele Bellazzini ha a che fare con questo tipo di luce. È fatta di parole chiare, aperte, luminose come sorriso, bacio, e stella, e fiore. Sono le parole di un certo amore per le cose del mondo. Ci sono animi che più di altri sentono di fare parte di un tutto, di un movimento circolare che genera armonia, equilibrio, ordine.

Dalla prefazione di Caterina Serra

Note alla collana

Un progetto il cui vero ispiratore è Pier Paolo Pasolini, intellettuale e poeta ineguagliabile verso cui va il nostro debito più alto, è a lui che dobbiamo il nome della collana, perché fu lui che in un’estate del 1941, una mattina, girando per le strade di Casarsa sentì pronunciare da un ragazzino la parola rosada.

«Era Livio, un ragazzo dei vicini oltre la strada.
La parola rosada non era che una punta espressiva della sua vivacità orale. Certamente quella parola, in tutti i secoli del suo uso nel Friùli che si stende al di qua del Tagliamento non era mai stata scritta. Era stata sempre e solamente un suono. Qualunque cosa quella mattina io stessi facendo, dipingendo o scrivendo, certo mi interruppi subito. (...) E scrissi subito dei versi, in quella parlata friulana della destra del Tagliamento, che fino a quel momento era stata solo un insieme di suoni: cominciai per prima cosa col rendere grafica la parola rosada
(P.P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Milano 1977).

Dalla postfazione di Milena Magnani




sabato 30 dicembre 2023

Prezzario della rinomata casa del piacere a cura di Anna Chiriatti e Stefano Donno (Kurumuny)

Una galleria di foto che sembrano scatti di moderne versioni della meravigliosa e carnale Afrodite di Milo e che ritraggono donne di un'eleganza apollinea i cui corpi sono un sensuale trionfo della carne: belli, torniti, lisci, morbidi, niente a che vedere con le bellezze filiformi e patinate di tante riviste, di tanta televisione, che rispondono a un canone inautentico e triste, che sembra punitivo e quasi violento nei confronti del corpo di donna, quasi una negazione del femminile, del femminino nel senso più ancestrale. Non immagini stereotipate di una irraggiungibile e irreale perfezione omologante, che rende visi e corpi incapaci di trasmettere emozioni, ma ritratti di donne vere, reali, corporee, da toccare, consapevoli di diventare la resa carnale delle fantasie sessuali altrui, che offrono generosamente il loro corpo alla macchina fotografica che le ha immortalate nella loro misteriosa carnalità.

Le foto, quasi un catalogo ideale della bellezza, che è imperfezione e perciò infinitamente più eccitante e crea vita, sono immagini di una femminilità dirompente, di una voluttà disarmante e allo stesso tempo hanno un non so che di tenerezza che le rende assolutamente reali e alla portata di tutti.
E anche se chiaramente si possono intravedere già i prodromi del sistema ipermediatico e pervasivo della pubblicità odierna ad alta definizione, si può con una certa tranquillità affermare che fondamentalmente possiamo godere attraverso le pagine di questo libro di un pasto pantagruelico - confezionato a dovere - di pelle, sudore e desiderio che sazia in maniera inverosimile qualsivoglia appetito. In ogni pagina si parla di estratti di normalità; ovvero di porzioni plausibili di visioni appartenenti al gioco dell’Eros fatto di puro disordine e pura pulsione. La grazia di alcune inquadrature proposte in questa sede è la stessa, amara e forte, che scappa in ritratti nati per rivendicare il diritto alla dimensione intimistica. Ed è appunto su questo livello, in mezzo a questo terreno fremente che il libro si muove rivelando come alla fine è il percorso più intimo quello che riesce meglio a dimostrare le cose più belle, che riesce a portare alla luce della notte e al buio dell’illuminazione il fiato d’una parola dermicamente indispensabile al nostro essere.
E dal momento che il corpo è il segno più eloquente della nostra umana finitezza, sembra esserci in queste immagini un monito perché la bellezza come la vita è un’apparizione momentanea che bisogna saper afferrare, cogliere e godere.



“La farfalla gialla”. Tra sogno e realtà: volare con la poesia verso l’infinito - Gazzetta di Napoli

“La farfalla gialla”. Tra sogno e realtà: volare con la poesia verso l’infinito - Gazzetta di Napoli

Poesia di Gabriele Corsi di Giuseppina De Biase. Napoli – Italianewsmedia.it – P.C. Lava – Magazine Alessandria today

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La poesia come risposta al male del mondo

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Artyom e Yegor: i poeti condannati per aver letto poesie contro la guerra- Corriere.it

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venerdì 29 dicembre 2023

Officine della Poesia (Kurumuny)

Tentare di fermare la poesia all’improvviso.

È questo il senso di Officine della poesia, un progetto editoriale che decide di presentarsi ai poeti senza appuntamento, per cogliere l’anima dei loro versi di sorpresa, coglierla in uno di quegli infiniti istanti in cui il farsi “verso” è bozza ancora perfettibile.
Ne esce un’opera che ha un’incredibile energia interna, una vitalità profonda e plurale in grado di far emergere gli elementi portanti di una scena.

BOLOGNA

Vincenzo Bagnoli
Alberto Bertoni
Vito M. Bonito
Alessandro Brusa
Martina Campi
Salvatore Jemma
Stefano Massari
Pier Damiano Ori
Francesca Serragnoli
Giancarlo Sissa
Sarah Tardino
Maria Luisa Vezzali


Autore: AA.VV.
Postfazione di: Milena Magnani
Collana: Rosada




Sensibilità, semplicità, umanità nel tratto: la poesia di don Frugone | TeleRadioPace TV

Sensibilità, semplicità, umanità nel tratto: la poesia di don Frugone | TeleRadioPace TV

"Rinascita nella tempesta: L'incanto della speranza nella poesia di Umberto Saba". Recensione a cura di Alessandria today

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Sette anni di carcere per una poesia, nella Russia di Putin - Il Sole 24 ORE

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giovedì 28 dicembre 2023

ANNELISA ADDOLORATO E ANTONELLA RIZZO A LECCE VENERDI’ 29 DICEMBRE 2023

Per la Rassegna Le Mani e l’Ascolto il 29 dicembre 2023 ore 19,00 presso il Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8 (Lecce) Annelisa Addolorato (foto sopra) autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni del volume “I Mandala di Luce” e Antonella Rizzo (foto sotto) autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni de “L’ora del sole medio”  dialogheranno sul loro modo di fare e intendere poesia.


Introduce e coordina l’editore Stefano Donno.

Letture a cura di Paola Leone  ( regista e pedagogista teatrale). 

Due poetesse, due visioni per versi del mondo, un dialogo poetico autentico. È il progetto che vedrà protagoniste Annelisa Addolorato e Antonella Rizzo, che si alterneranno nella reciproca presentazione delle rispettive raccolte poetiche, “I Mandala di Luce” e “L’ora del sole medio”.

Annelisa Addolorato, artista internazionale, titolare del marchio italiano NPS: navigli poetry slam, ha pubblicato “I Mandala di Luce” per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. La raccolta è composta da poesie e prose che catturano la meraviglia e la percezione di simboli, immagini e colori, in un ritmo del fare, del dire e dell’agire poetico magico, mistico, ancestrale.. Antonella Rizzo, autrice di “L’ora del sole medio”, sempre per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, scrive: “L’ora del sole medio è il momento della scrittura senza ombra durante il quale è impossibile nascondersi. È la fine di ogni fine, un’apocalisse di luce in cui i dettagli sono al pari del tutto e dicono di più. La raccolta è la resa di uno stato di fine che si ripete ogni giorno, all’ora del sole medio”. Le due poetesse, pur non conoscendosi, hanno accettato di presentare l’una il libro dell’altra, dando vita a un dialogo poetico intenso e autentico.


I Mandala di Luce di Annelisa Addolorato (I Quaderni  del Bardo Edizioni di Stefano Donno) – La cura della casa è come la costruzione di un meraviglioso Mandala, un giardino mutante di cui prendersi cura. Curiosa, viaggiatrice, cura la natura con amore viscerale: la Terra siamo noi, energia vitale e cosmica. La pagina diventa sessione di arte marziale pratica con alternanza esatta di racconti, frasi poetiche e riflessioni. Il libro scorre con la caratteristica leggera nota di melanconia esistenziale giapponese, stile Mieko Kawakami, ben descrivendo la struggente presenza dell’essere e dell’amare. (Serena Rossi)

Annelisa Addolorato nei suoi testi cattura Meraviglia e Percezione di simboli, immagini, colori, in un ritmo del fare, del dire e dell’agire poetico magico, mistico, ancestrale. Un dimensionare l’esprit poétique in raffinate poesie e prose che si nutrono di un mondo interiore multipolare e decentralizzato, ma vivissimo in un Silenzio abissale, che splende e risplende di luce propria. (Stefano Donno)

Pubblica da anni libri di poesia&arte, tra cui: Guardando la mar – Il nostro Chi (IQdB/Amazon, Lecce 2022); i tre libri con testo a fronte: My voice seeks You (italiano/inglese, New York), La palabra ‘lasca’ (italiano/spagnolo, Madrid) e Mariposas y falenas (italiano/spagnolo, Madrid); libri adottati come testi di studio universitario Viaje entre palabras (Madrid), Generación Tuteo e La parola danzante (Milano), tra altri titoli. Ha tradotto molti testi e libri di poesia. On line si possono ascoltare sue poesie, le tracce dei suoi audiolibri in italiano e spagnolo LA FORMA DELLA TIGRE. Suoi scritti di narrativa e sull’arte sono presenti in rete e, su antologie varie tradotti in molte lingue, tra cui: hindi, coreano, giapponese, inglese, spagnolo, rumeno, tedesco, turco. Partecipa e contribuisce come artista e creativa a progetti&festival letterari/artistici/culturali in Italia e nel mondo. Scrive post di attualità e poesia PAESAGGI DELL’ANIMA. PAESAGGI DEL SUD (nella rivista on line Il pensiero mediterraneo); scrive i post mensili della rubrica LA SPAGNA IN LETTERE (nel blog poetico La Poesia e lo Spirito); è co-ideatrice del progetto creativo Migra.Azioni, insieme alla artista S. Rossi; forma parte della redazione della collana poetica De luz, piedra y espejo (edita dall’Università di Al- calá di Henares); Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia; Festival Kritya.

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/10/i-mandala-di-luce-di-annelisa-addolorato.html

L’ora del sole medio: raccolta di apocalissi minime (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) – “L’ora del sole medio è il momento della scrittura senza ombra durante il quale è impossibile nascondersi. È la fine di ogni fine, un’apocalisse di luce in cui i dettagli sono al pari del tutto e dicono di più. La raccolta è la resa di uno stato di fine che si ripete ogni giorno, all’ora del sole medio.

(Antonella Rizzo)



“Nella notte di Natale” di Umberto Saba: analisi e spiegazione della poesia

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IRMA KURTI– LA POESIA BILINGUE DI LUIS CRUZ-VILLALOBOS. CILE    – Italianewsmedia.it – P.C. Lava – Magazine Alessandria today

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Reggio, Angela Scaglione vince il Premio nazionale di poesia "Fatamorgana"

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Poesia, il Premio Pascoli compie 20 anni: ecco l'edizione 2024 - SulPanaro | News

Poesia, il Premio Pascoli compie 20 anni: ecco l'edizione 2024 - SulPanaro | News: Il termine ultimo di partecipazione è il 30 aprile 2024. La premiazione avverrà nel corso di una serata pubblica in programma a San Mauro Pascoli alla presenza (obbligatoria) dei vincitori.

Ha vinto il 'Premio Prato' con una poesia in romagnolo: "Il dialetto è un intreccio di generazioni e memoria"

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Giuliano Belloni, il poeta che gira per le scuole d'Italia con la sua «Missione Omero»: un peluche per spiegare la poesia | Corriere.it

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mercoledì 27 dicembre 2023

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Tre poesie da “Il contrario di abitare” | NAZIONE INDIANA

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Fahrenheit | S2023 | La poesia del giorno | Vivian Lamarque, Dormite sempre sempre | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound

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Piero Marras conquista con i suoi “Poetas” il cuore del Gremio dei sardi di Roma La Nuova Sardegna

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T.S. Eliot e l'Intelligenza Artificiale: come il frammento diventa poesia

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Sei un mistero blu di Giorgia Leuratti (Controluna)

"Sei un mistero blu" elegge la poesia come mezzo per una deflagrazione del tempo dove la "parola si tramuta in materia magmatica e malleabile, entità a sé stante che indaga il mistero del linguaggio, il suo catapultarsi e l’accadimento che ne è l’origine. Una poesia-urto, scaturita dalla pienezza, landa estrema e spazio di irriducibile lotta fra l’io che deforma e l’io invaso dalla commozione.



martedì 26 dicembre 2023

Nuovi poeti italiani. Vol. 7 a cura di Maurizio Cucchi (Einaudi)

La collana «bianca» offre periodicamente uno sguardo sulle nuove generazioni della poesia italiana. E ogni volta la scelta dei poeti antologizzati è affidata a un curatore diverso: questo è il turno di Maurizio Cucchi, una delle più affermate voci poetiche italiane e acutissimo critico. La sua scelta è stata quella di selezionare pochi autori, solo cinque e tutti nati fra il 1968 e il 1973, assegnando loro uno spazio cospicuo con sillogi di ampio respiro, che possono testimoniare la solida maturità espressiva raggiunta da questi poeti.



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lunedì 25 dicembre 2023

Ciò che vedo è la luce di Danila Di Croce (Pequod)

«Questo libro è indirizzo di una partenza. Si parte con la prima poesia e ci si incammina, lentamente. Un viaggio che ognuno può fare alla propria velocità. Qualcuno lo farà a piedi, camminando e pure adagio. Altri potrebbero addirittura volare. Ma tutti saremo trasportati nei luoghi profondi della nostra vita». (dall'introduzione di Massimiliano Bardotti)



"La gatta" di Giovanni Pascoli: Un'Emozione in Versi. Recensione a cura di Alessandria today

"La gatta" di Giovanni Pascoli: Un'Emozione in Versi. Recensione a cura di Alessandria today: La poesia "La gatta" di Giovanni Pascoli è una breve ma intensa riflessione sulla natura e sull'umanità, che sfiora il cuore del lettore con la sua semplicità e profondità. Il titolo stesso, "La gatta", attira l'attenzione su un soggetto apparentemente comune, ma attraverso la prosa poetica di Pascoli, questa gatta diventa un simbolo vivido di empatia e compassione.

Luminarie speciali progettate dai bambini nel segno della poesia

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Beppe Grillo fa gli auguri di Natale con una poesia del poeta palestinese Darwis

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«Caro Gesù, fammi correre verso un attimo di gioia», la poesia di Franco Arminio- Corriere TV

«Caro Gesù, fammi correre verso un attimo di gioia», la poesia di Franco Arminio- Corriere TV

Paul Celan Insieme

venerdì 22 dicembre 2023

"Il vento notturno" di Emily Brontë - Interprete: Sergio Carlacchiani

Commento a Leopardi di Carlo Diano (Mimesis)

 Il volume propone la tesi di laurea di Carlo Diano dal titolo Commento a Leopardi, discussa nel 1923, in cui già compaiono la qualità e la varietà degli interessi leopardiani del grecista, filologo e filosofo, che affronta l’intera produzione di Leopardi, confrontandosi con spirito critico e già molto originale con le principali interpretazioni del tempo, da quella di Francesco De Sanctis a quelle di Giovanni Gentile e Benedetto Croce. Il testo è introdotto dai curatori Francesca Diano e Gaspare Polizzi, che esaminano rispettivamente il valore esistenziale e formativo di questa ricerca per il giovane Diano, su un autore che “egli amò e che più lo accompagnò nella vita”, e il contesto storico-culturale, nel quadro delle interpretazioni leopardiane del periodo. Il pensiero anticipatore e innovativo di Diano, già presente in quest’opera giovanile, emerge in particolare dagli illuminanti inediti di cui Francesca Diano si è avvalsa, contenuti nei quaderni preparatori della tesi, da lei recentemente ritrovati, e dall’epistolario, conservati nell’Archivio del padre. Il volume comprende anche, in un’appendice, il Dialogo fra Epicuro e Leopardi di Francesca Diano. 

 


 

Antonella Anedda: referti dell’esistenza | Italo Rosato

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Angolo di poesia: Il mondo poetico di Yari Lepre Marrani – Italianewsmedia.it – P.C. Lava – Magazine Alessandria today

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"Poesia, amore e malattia", all'Aquila la poesia di Andrey Rusalim Iafrate

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Le nuove stanze della poesia, "L'annunciazziò a Maria" di Tonino Frattale - Il Capoluogo

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giovedì 21 dicembre 2023

Le parole e l'ombra. Poesie 2019-2022 di Paolano Ferrantino (Iride)

"L'insufficienza delle parole, la nettezza possibile delle parole, la forza traente delle parole, lo scostamento delle parole dalle cose, l'infiorescenza narcisistica delle parole, la ritrazione delle parole a fronte di suono e immagine, la sordità delle parole, la involontaria menzogna delle parole, gli aloni delle parole, i sensi nascosti delle parole, la povertà delle parole, la doppiezza o l'ambiguità delle parole, ciò che fa ombra alle parole e le ombre che le parole proiettano con il loro spessore: ciò si mostra come in un caleidoscopio nella poesia di Paolano Ferrantino, che sembra aprire i battenti, in questa raccolta, del suo pensatoio, del suo laboratorio. Marcello Carlino Si tratta di una raccolta di notevolissimo valore. Un testo esemplare di come si possa fare poesia senza personaggi, con la sola eccezione dell'io e di anonime ombre fuggitive." (Giuseppe Amoroso) 


 

La Poesia di Alessandro Cannavale - Basilicata24

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"Sentimenti Esplorati in Poesia: Una Recensione su 'Sentimenti' di Tamikio L Dooley". A cura di Angela Kosta

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«Con la poesia aiutiamo i giovani a crescere» - www.ideawebtv.it - Quotidiano on line della provincia di Cuneo

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Intelligenza Artificiale: soltanto la poesia può salvarci - Pangea

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Poesia in blues, reading di Francesco Maccarrone da Pablo bio e vinili

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#Poet Chen Chen on "Home Alone," Queer Kinship, Writing Trauma, & Vulnerability

mercoledì 20 dicembre 2023

Il core infante mio di Tatiana Pucci (BastogiLibri)

Tatiana Pucci, alla sua prima silloge, da diverso tempo maturava l’intenzione di pubblicare un libro contenente alcune delle sue molte poesie, maturate sin dall’età adolescenziale. Questa decisione è pervenuta allorquando le ha fatte leggere a familiari e conoscenti, i quali le hanno subito apprezzate incoraggiandola a proseguire. Poi, per puro caso, avendo trovato un libro di poesie di una lontana parente della madre (Rosa Berti Sabbieti), ne ha contattato l’editore che ha accettato di accoglierla nella sua collana e concretizzare il suo sogno, rendendola felice per questa nuova esperienza di vita. 


 

POESIA - Ferrara omaggia Giovanna Bemporad, poetessa anticonformista - Moked

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Fahrenheit | S2023 | La poesia del giorno | Francesca Serragnoli, Quando viene sera | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound

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l Circolo della Poesia "Di Verso... in Verso" organizza il 1° Concorso Nazionale di Poesia "Città di Nichelino" - Valledaostaglocal.it

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La poesia oltre le pagine - HuffPost Italia

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“Dal giorno alla notte” di Dalia Rabikovich

martedì 19 dicembre 2023

La macchina del tempo - Raffaele Floris (puntoacapo Editrice)

Accade un vero e proprio esercizio di felicità mentale quando si legge la poesia di Floris. Felicità da intendersi come pieno appagamento estetico: la perfezione formale domina la scrittura in endecasillabo, verso che Raffaele fa suo, tanto da respirarlo nei battiti, con la naturalezza che appartiene alla grande poesia. La misura, del resto, è il segno distintivo della produzione di un Autore che, ad oggi, si propone come punto di riferimento della poesia contemporanea: eleganza lessicale, sonorità diffusa ma mai imperante, ricercatezza timbrica fanno parte di una sapienza stilistica riconoscibile sin dagli esordi. Ciò appare ancor più evidente in questo ultimo lavoro, La macchina del tempo, opera compiuta in cui Floris raggiunge la piena maturità espressiva e si pone come voce autorevole e autentica. (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli)

Raffaele Floris è nato a Pontecurone nel 1962, ove vive tuttora. Sue poesie sono apparse nella rivista La clessidra, nell’antologia Poesia Alessandrina (Joker 1999) e nell’Antologia della poesia in Piemonte e Valle d’Aosta (puntoacapo, Pasturana 2012), nell’Antologia della poesia in provincia di Alessandria (ivi 2014) e in riviste online come larecherche.it, ladimoradellosguardo.it, alfredorienzi.wordpress.com. Dal 2013 è membro della giuria del concorso “G. Gozzano-A. Monti” di Terzo (AL). Collabora con l’International Web Post con le rubriche Proposte di lettura e Rileggendo Poesia. Ha pubblicato: Il tempo è slavina (Lo Faro, Roma 1991); L’ultima chiusa (Joker 2007); La croce di Malta (romanzo breve, puntoacapo, Pasturana 2013); L’òm, l’aşi e ‘r pulóu (detti, proverbi e filastrocche in dialetto pontecuronese, con cenni di grammatica, PiM 2016); Mattoni a vista (puntoacapo, Pasturana 2017); Senza margini d’azzurro (ivi 2019).

 


 

"Il Gigante Approdo": una poesia di Tonino Ansaldo - Giglionews

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Dialogo col poeta Stefano Torre al Piccolo museo della poesia - piacenzasera.it

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Strinati ricorda Beppe con una poesia: "Un uomo in frac"

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Alessandro Manzoni e Il Natale del 1833: i versi mai completati per la morte della moglie

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Lucio Viglierchio legge Luca Pizzolitto

domenica 17 dicembre 2023

FAUSTA LEONI, intervista a Jorge Luis Borges (manortiz)

Natale 2023 "Liberinarte" - mostra collettiva di arte contemporanea e poesia

Ecco per questo Natale 2023 arriva "Liberinarte", mostra collettiva di arte contemporanea (Patrocinio Comune di Brindisi, Evento organizzato da Endas Prov. Le Brindisi) ai Bastioni San Giacomo a Brindisi dal 17 al 23 dicembre 2023 (ore 9,00 / 12,30 e 17,00 /21,00) che inaugura Domenica 17 dicembre 2023 , alle ore 18,00. Presenta Luciano Loiacono (Assessore alle attività produttive) con la partecipazione di Annelisa Addolorato che presenterà il suo libro "I Mandala di Luce" edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno*

Inoltre è prevista  la performance di Tango Argentino del Maestro Alessandro De Virgilio con la ballerina Ilaria Tricarico, performance di danza coreografica con "Antodance".

Gli artisti partecipanti: Adriana Manigrasso, Agnese Passaro, Alessandro De Virgilio, Amanda Librale, Andrea Contaldi, Anna Guitti, Antonella Selleri, Barsanofio Delivrano, Carmela Vecchio, Davide Chionna, Elena Picciolo, Enza Schiavoni, Francesca Romano, Francesco De Carolis, Gabriella Esposito, Gabriella Viapiana, Giovanni Miale, Mario Arnesano, Mino D'Amici, Mirella Bitonte, Nicola Di Giulio, Patrizia Minardi,Pinuccio Marinosci, Sabina Ciampa, Silvia Di Giulio, Simonetta Guida, Tiziana Ricco, Tony Andriulo, Vittoria Orlando

 

*I MANDALA DI LUCE DI ANNELISA ADDOLORATO edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

 

La cura della casa è come la costruzione di un meraviglioso Mandala, un giardino mutante di cui prendersi cura. Curiosa, viaggiatrice, cura la natura con amore viscerale: la Terra siamo noi, energia vitale e cosmica. La pagina diventa sessione di arte marziale pratica con alternanza esatta di racconti, frasi poetiche e riflessioni. Il libro scorre con la caratteristica leggera nota di melanconia esistenziale giapponese, stile Mieko Kawakami, ben descrivendo la struggente presenza dell’essere e dell’amare. (Serena Rossi)

 

Annelisa Addolorato nei suoi testi cattura Meraviglia e Percezione di simboli, immagini, colori, in un ritmo del fare, del dire e dell’agire poetico magico, mistico, ancestrale. Un dimensionare l’esprit poétique in raffinate poesie e prose che si nutrono di un mondo interiore multipolare e decentralizzato, ma vivissimo in un Silenzio abissale, che splende e risplende di luce propria. (Stefano Donno)

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Bio Annelisa Addolorato – Nasce in Italia, cresce in Spagna. Attualmente risiede a Lecce. Ha consolidato la sua formazione globale tra Milano (Laurea, Corso Istruttori Acsi di Kung Fu Chang), Barcellona (Erasmus presso la UAB), Madrid (Dottorato di ricerca) anche grazie ad alcune borse di studio vinte per merito. Ha ottenuto diploma di liceo classico a Lodi, laurea in Filosofia a Milano e dottorato in co tutela in Letteratura spagnola a Madrid. Appassionata della musica, del ballo e del canto in generale, da bambina ha studiato violoncello e flauti barocchi.

 

Pubblica da anni libri di poesia&arte, tra cui: Guardando la mar – Il nostro Chi (IQdB/Amazon, Lecce 2022); i tre libri con testo a fronte: My voice seeks You (italiano/inglese, New York), La palabra ‘lasca’ (italiano/spagnolo, Madrid) e Mariposas y falenas (italiano/spagnolo, Madrid); libri adottati come testi di studio universitario Viaje entre palabras (Madrid), Generación Tuteo e La parola danzante (Milano), tra altri titoli. Ha tradotto molti testi e libri di poesia. On line si possono ascoltare sue poesie, le tracce dei suoi audiolibri in italiano e spagnolo LA FORMA DELLA TIGRE. Suoi scritti di narrativa e sull’arte sono presenti in rete e, su antologie varie tradotti in molte lingue, tra cui: hindi, coreano, giapponese, inglese, spagnolo, rumeno, tedesco, turco. Partecipa e contribuisce come artista e creativa a progetti&festival letterari/artistici/culturali in Italia e nel mondo. Scrive post di attualità e poesia PAESAGGI DELL’ANIMA. PAESAGGI DEL SUD (nella rivista on line Il pensiero mediterraneo); scrive i post mensili della rubrica LA SPAGNA IN LETTERE (nel blog poetico La Poesia e lo Spirito); è co-ideatrice del progetto creativo Migra.Azioni, insieme alla artista S. Rossi; forma parte della redazione della collana poetica De luz, piedra y espejo (edita dall’Università di Al- calá di Henares); Premio Letterario Internazionale Città di Pomezia; Festival Kritya.

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/


 

Bob Dylan: Il Nobel della poesia Ribelle - Newsnovara.it

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Giovanna Bemporad una luce nella notte: lunedì 18 dicembre l'anteprima della prima edizione Festival della poesia Roberto Pazzi – Ferrara24ore.it

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Incontro con la Poesia - Rivelazioni d'Infinito - La Provincia

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"Voglio cagnà!": la commovente poesia di un detenuto di Fuorni

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La prima mostra sulla poesia scritta dall’intelligenza artificiale

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Per lui la notte, la poesia e la chimera erano donne: Dino Campana e il “femminile“

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sabato 16 dicembre 2023

Guido Gozzano: L'analfabeta

Rita Lombardi: la forza della poesia nel resistere allo scorrere del tempo... - Ulisse online

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“L’ora del tè” di Eleonora Ansaldi, un viaggio in poesia dentro se stessi - Il Secolo XIX

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Nella poesia sopravvive l'infanzia. Un'antologia per bambini vecchi e nuovi | Il Foglio

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Kostas Reousis: una poesia in 12 ore & 3 voci (traduzione di Chiara Catapano) - Il Fatto Quotidiano

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Poesia, assegnato al prof Giovanni Dotoli il «premio Laurentum» | Corriere.it

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Ha iniziato a scrivere grazie al sostegno degli affetti più cari: esce il primo libro di poesia del bertinorese Gianmaria Passerini

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venerdì 15 dicembre 2023

VALENTINA BERENGO E LA POESIA - GLI STATI GENERALI

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L’Avvento nella poesia (dal Trecento all’Ottocento)

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Lo sguardo di Ungaretti. Visività e influenza dell’arte figurativa nella poesia ungarettiana - Carla Boroni - Recensione libro

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«The Book of Vision», il sapere nasce dalla poesia | il manifesto

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Nelle poesie di 70 anni fa le voci attuali delle iraniane

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Fernando Pessoa - Ho chiesto tanto poco alla vita

giovedì 14 dicembre 2023

Il pronipote di Alessandro Manzoni protagonista di "Ridotto in poesia"

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DAMMI UN VERSO ANIMA MIA, L’ANTOLOGIA DELLA POESIA UNIVERSALE DI NICOLA CROCETTI - GLI STATI GENERALI

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Seamus Heaney: Miracolo. A cura di Daniele Piccini

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Emma Contigiani, cercatrice di poesia nascosta - CM Junior

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«Mamme in Poesia», premiata Mariachiara Maccanelli - Gazzetta di Parma

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Barbara Alberti legge Marina Cvetaeva - Play Books

mercoledì 13 dicembre 2023

In quell'andare che ti denuda e sveglia di Francesco Pullia (Futura)

Questi versi aggiungono un ulteriore tassello al mosaico che da lungo tempo l'autore con insistenza va componendo. Vi si ritrovano estatiche accensioni, incantamenti ma anche vorticoso inabissarsi in un originale mescolamento
in cui elementi autobiografici vengono trasfusi in un sentire che anela a farsi epico, corale, permeato di compresenze. Ogni cesura tra presenza e assenza, tra orizzonti e specie differenti, è oltrepassata, colmata da un poetare dedito a cogliere le trame del fuggevole, a penetrare il qui ed ora.


 

MARINA CVETAEVA. LA SOPRAVVIVENZA DELL’UMANO

martedì 12 dicembre 2023

I tormenti, il dolore e la riscossa di Sibilla Aleramo

Brillano le "Fosforescenze" nella poesia di Valentina Furlotti

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Craig Santos Perez e il verso del futuro | il manifesto

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Massa Finalese, Marco Diegoli sul podio del concorso nazionale "Cercare la poesia nascosta" - SulPanaro | News

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Tre decenni dedicati alla poesia: i traguardi del Gruppo Majakovski - Messaggero Veneto

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Al foggiano Marco Laratro il 2° premio di poesia nel 'Tratturo Magno' 2023

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Corpi solubili di Mario De Santis (Samuele Editore)

Tra dissoluzioni e discioglimenti, la poesia di Mario De Santis certifica la provvisorietà del nostro tempo, in una sequenza incalzante di triloghi tra realtà, rappresentazione e metafora. La testimonianza è la cifra – privata eppure collettiva, civile – che assume in sé con i toni di un “bilancio finale” costruito su una sequenza di figure e immagini potente per precisione d’analisi e puntualità del linguaggio. Un affresco consapevole della provenienza quanto incerto nella destinazione: sintesi perfetta di quanto ciascuno di noi si trovi ad attraversare nel presente, non sapendo se – guadando l’acqua bassa del nostro fiume personale – ritroveremo intera sull’altra riva la carne – vera e simbolica – che avevamo in origine, oppure se questa sarà stata sciolta, solubilizzata dalla Storia di tutti e dalle storie individuali. L’ultima poesia di questo libro è lasciata “non-finita”, sospesa nel verso tronco. Apre sul vuoto, baratro o forse tra segni non visibili a stampa, spazio tra parola e parola come i codici digitali che le compongono. Senza altre parole a seguire, resta aperta la scena.

 
 
 
 
Posata a terra la spesa di stasera
tra due voci a interrompere infiniti:
“Sei abile a sapere, non sai stare”.
Così, a fare ostacolo ai saluti che slittano in domande
sottese, in serate illuni che ci sembravano più facili,
mai state meno di un futuro possibile,
la carne fredda consiglia una rinuncia: al domani.
Si smette di scommettere, da fermi,
mentre l’albergo di una sera convince nell’invito.
Andare fu più fragile. Nessun figlio era previsto.
 
“Mangeremo ciò che c’è, saremo pronti a ballare
le cose impossibili eppure istantanee, solubili nel tempo”.
Noi, costretti qui, abituati all’inagibile, ad abitare
scale, dietro porte senza nomi e interi piani a mezza luce,
portiamo piatti, da bere è già nei bicchieri,
prepariamo tavoli che ci raccolgano in biografie di lampi,
definitive, atti mancati, automatismi a caso.
L’obbligo a seguire, della storia, ciò che se ne genera
non interessa più a nessuno, nemmeno a noi la nostra.
Le previsioni meteo alla tivù sono l’unica trama: la tempesta
dura da ieri, non era attesa e non era nemmeno un futuro.
 
Saremmo stati matti a dire più parole di queste, vicini
come gli imbucati in una stessa festa.
Stiamo con chi ci somiglia con chi è probabile
non avrà figli e dipenderà da cure di altri, ma che al momento
sono ignoti. Tracciata l’infanzia, nessuno passa. Si aspettano risposte non nate da domande,
pensando quel che non verrà mai detto
ascoltando quello che è solo pensato.
 
 

A chi abita nei pressi del Monumentale manca
la parola cimitero. Si scende alla stazione sotterranea
senza malanni, né bende, tra scheletri di geometrie. Il nome
è quello (un aggettivo) e fa della morte un eroismo in fototessera;
i cittadini laboriosi (ora da Cina, dal Marocco) si tuffano davvero
nella terra guasta di Milano; sotto si viaggia sereni,
sopra la disfatta dei visi di marmo e calce, una galleria di morte
senza orrore. Qualcuno lava il pavimento (le tombe sono case),
ci si arriva tutti insieme, alla velocità che ha avuto il Novecento; l’Isola
dei morti, vicina (i vivissimi e ubriachi, i turisti di sé) parlano
urlate psicologie, esotismi. Se possiamo scegliere l’uscita, l’obbligo
è rimanere nella vita, nonostante si sosti tra i dimentichi
di tutto: del capolinea, dove non siamo stati mai;
del conseguito sangue, atteso in senso inverso
che invece non verrà; del fatto che sia tardi.
 

 
Alberi e filari, una rete della prigione alla terra
tocchiamo lo stesso l’assurdo dei climi, ad ore inverse,
a vederli fiorire per forza. Ma non c’è amore, solo acume
in questo paesaggio spezzato, quest’agro impegno che diamo
al sottosuolo, quest’uso del concime come una violenza,
il prelievo di ninfe, fantasmi e minerali – è tutto un avvenire
bellissimo in foto, che si sgrana in chimica. (Più vivo il “dopo”
di forre e pezze d’orti sull’Aniene abbandonate, con secoli
di mani nostre, lasciate andare, dimenticate: i veri passi
dove coincide domani e mai più). Anche la scorza petrosa
di argille, il loro impasto di bruni di ruggine, il guano,
avrebbero scelto la stasi eterna e spontanea, se solo interrogati
o trent’anni di niente, libero, l’intero giro di una vita che si scioglie,
senza la geologia crudele e lenta di nascite e inganni.
Nell’apparire di foglie e giardini, nei discorsi delle bocche
che torna a fare del seme un rimpianto, c’è solo tortura.
Nell’abbandono, finito di generare il verde, di sputare
germogli (tutti figli di massacri e creazione) cade
l’impossibile, che inventa ciò che non ci rassomiglia.
  




lunedì 11 dicembre 2023

#15 DINO CAMPANA E SIBILLA ALERAMO NON ERANO BRAVE PERSONE 🙃 | BIOGRAFIE LETTERARIE

Poesie di August Strindberg (Elliot)

Buio è il poggio, buia è la casa – ma più buio ancora il suo piano interrato – sotterraneo, feritoie nessuna – È porta e finestra l’ingresso dello scantinato – E laggiù ancor più lontano nel buio Appare una dinamo che ronza, Tanto da mandar faville d’intorno alle ruote; Nera e orrenda, nascostamente Macina luce per la contrada intera. 

Narratore, drammaturgo, poeta svedese.
Autore che nel corso della sua carriera, ha frequentato forme letterarie eterogenee e spesso in contraddizione fra loro.
Una capacità straordinaria dal punto di vista linguistico e narrativo ha comunque sempre informato l'opera di Strindberg, derivandogli da esperienze di vita, dall'accesa insofferenza per le convenzioni borghesi, e da una certa instabilità relativamente alle convinzioni politiche.

Figlio di un piccolo commerciante e della domestica di famiglia, cosa che gli avrebbe procurato un inestinguibile sentimento d'inferiorità (che seppe esasperare fino a farne materia per la costruzione di un mito personale su cui fondare la propria identità) fu studente di lettere a Upsala (1867), successivamente supplente maestro a Stoccolma e precettore privato in alcune famiglie. Tornò poi a studiare, ma questa volta medicina (1868), fu un attore di scarsissimo successo (1869), redattore di una rivista che trattava dei problemi assicurativi a Stoccolma (1872), e ancora: allievo telegrafista a Sandhamn (1873), collaboratore e reporter per le sedute parlamentari nelle Dagens nyheter (1873), amanuense nella Biblioteca Reale (1874).

Si sposò tre volte. La prima moglie fu Siri von Essen (dal 1877 al 1892); la giornalista austriaca Frida Uhl (dal 1893 al 1894) la seconda, e l'attrice Harriet Bosse (dal 1901 al 1904) la terza.
La fiera, strenua opposizione all'ingessata società letteraria svedese del tempo sfociò nella cosiddetta faida di Strindberg (1910-12), che lo obbligò ad abbandonare per un periodo il paese.
L'interesse per le tematiche sociali espresso in questo periodo non soffocò l'impegno di revisione e rinnovamento del teatro, che sarebbe culminato nella fondazione dell'Intima teater ("Teatro intimo"), attivo a Stoccolma dal 1907 al 1910. Questa vicenda comportò una tappa molto importante nella vita di Strindberg, che accrebbe le proprie competenze nella storia del teatro, nella tecnica di regia e nella recitazione.
S. fu attore, regista, critico, drammaturgo, arrivando a una profondissima comprensione del teatro in tutte le fasi del suo farsi.  

 


 

Cesare Pavese - vita, pensiero e opere