A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

A CURA DI STEFANO DONNO VICE PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO

martedì 11 giugno 2024

1910 Pessimismo di Carlo Chiaves (poeta crepuscolare)

Tre nuvole e montagne: poesie vietnamite di LE THANH BINH (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Dopo aver pubblicato nella collana Altri Incontri a cura di Laura Garavaglia, The Unknown: Lo Sconosciuto della nota poetessa vietnamita  Kieu Bich Hau, e tra le più complete antologie della poesia vietnamita “Sông núi trên vai” ovvero “La montagna e il fiume sulle nostre spalle”,  che ripercorre poeticamente e passo a passo gli anni più densi e complicati della storia vietnamita, dalla guerra d’Indocina alla guerra del Vietnam, ecco che i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, fanno conoscere in Italia un’altra autorevole voce poetica vietnamita Le Thanh Binh con la raccolta a cura di Giovanna Ciracì dal titolo Tre nuvole e montagne: poesie vietnamite

 

Si può dire che l'ottava raccolta di poesie dell'autore Le Thanh Binh è soprattutto una canzone che contiene un ritmo dolce come quello delle nuvole fluttuanti, ma ci sono cambiamenti naturali come il sovrapporsi di scene di montagna. Il tema è ricco di contenuti e descrive attività, pensieri, sentimenti, generalizzazioni e filosofie... della vita dell'autore in patria e all'estero.  (NGUYEN LE HONG MINH)

 

Leggere i versi di Le Thanh Binh significa immergersi in un mondo affascinante, dove la natura è protagonista. Gli scenari descritti suscitano profonde sensazioni, fino all’estraneazione dal mondo reale. Una delle caratteristiche principali, nonché grande pregio, delle poesie raccolte in questo volume è proprio quella di catturare l’anima e la mente del lettore e trasportarle in un mondo che seppur molto simile alla realtà, se non addirittura a sua immagine precisa, appare quasi avvolto in un’atmosfera da favola. Le nuvole, le montagne, i fiori, i fiumi… tutto rappresentato in maniera romantica, sottolineando allo stesso tempo la bellezza del paesaggio orientale e non solo. Tutto ciò non è altro che lo specchio dell’anima stessa del poeta che, attraverso gli elementi naturali esprime le sue stesse sensazioni e soprattutto la sua sensibilità e la capacità di saper cogliere l’armonia di tali scene e di certi momenti. Particolare anche la parte della sua produzione poetica che Le Thanh Binh dedica a vari Paesi, trasportandoci questa volta dalle scene campestri a quelle urbane, in un vero e proprio viaggio turistico. Dalla Spagna all’Olanda, dalla Finlandia alla Norvegia, passando dalla Russia e da altri Stati ancora, egli ci esorta a scoprire le bellezze del posto, soffermandosi anche su usi e costumi. Un invito che scaturisce dalle esperienze vissute dallo stesso poeta in questi luoghi densi di storia e arte, capaci di accogliere lo straniero con le proprie qualità.

E poi ancora l’amore, quello romantico, la memoria che riaffiora nella mente portando alla luce sensazioni forti e sentimenti nostalgici, le stagioni che incidono sulla vita umana. E l’occhio del poeta si sofferma anche su temi attuali come la pandemia, che mette in allarme l’intera umanità sconcertata da una situazione per tanti aspetti incomprensibile. Qualunque sia il tema o il soggetto, le poesie di Le Thanh Binh trasmettono tanto, in maniera toccante. Ed è per questo che vale la pena non solo conoscerle, ma addirittura perdersi dentro. (dall’introduzione di GIOVANNA CIRACÌ)

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/05/tre-nuvole-e-montagne-poesie-vietnamite.html


I VERSI

 

LŨ XUÂN

Bụi cây ngập nước sông,

Đôi cá chép vờn nhau quấn quít,

Sóng tung bọt ráng hồng.

 

Flooding in spring

The brushes are soaked with the overflowing river,

A pair of carps teasing each other, twisting together,

Waves throwing up foams with tint of pink.

 

Inondazione in primavera

I pennelli sono intrisi del fiume che straripa,

Una coppia di carpe si stuzzica, si attorciglia,

Onde che vomitano schiume dalle tinte rosa.




UMBERTO SABA IN TELEVISIONE

UMBERTO SABA - vita, opere e poetica

lunedì 10 giugno 2024

Poesie di Paul Celan / Moshe Kahn (Traduttore) edito da L'orma

 Paul Celan incarna la figura del poeta di fronte alle tragedie della Storia. Autore di liriche densissime, capaci di distillare interi universi in poche affilate parole, ha aperto nuovi spazi dell’espressione poetica. Moshe Kahn, il traduttore designato dallo stesso Celan cinquant’anni fa, ha rivisto e ampliato la sua antologia, consegnandoci una nuova lettura di una delle voci fondamentali della letteratura europea. Il volume, con il testo tedesco a fronte, è arricchito da una cronologia della vita e delle opere di Celan e il racconto autobiografico della scrittrice Helena Janeczek, la quale ricorda il proprio arrivo in Italia con un volume di poesie di Celan che le «fungeva da patria portatile».




La Nouvelle Poésie Italienne. Giulia Martini. Extrait de "Coppie minime"

domenica 9 giugno 2024

Alessandro Melia racconta Sergio Corazzini

La memoria interrotta di Augusto Romano (Manni)

Quella di Augusto Romano è una poesia che si nutre di scarti: gli scarti della vita quotidiana, il non detto e l’indicibile, l’informe che l’esistenza diurna relega nei ripostigli della notte, ciò che non si può mostrare se non per accenni, segni equivoci, melodie interrotte. Sono versi che si aggirano attorno a temi comuni – sesso, amore, tempo, perdita – e mescolano stupore, malinconia, furia, qualche paralitica estasi e ironia. Ne risulta un costante combattimento con le parole, un labirinto inconcluso, che si disfa già mentre viene disegnato.



sabato 8 giugno 2024

Marco Viroli legge e presenta Corrado Govoni

L’aspirazione del racconto non è il romanzo, è la poesia - La Stampa

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Concorso di poesia, Denise Vicentino del Liceo Guttuso vince il primo premio con la poesia "Abisso" - Oggi Milazzo - Oggi Milazzo

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Narrativa, poesia e saggi: ecco i 15 finalisti del Premio nazionale Forum Traiani  - LinkOristano

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"Estate" di Salvatore Quasimodo, una poesia per riconnettersi con la natura - Libreriamo

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PIERO JAHIER

venerdì 7 giugno 2024

GABRIELE D'ANNUNZIO - vita, opere, pensiero

Francesco De Nicola "Camillo Sbarbaro. La poesia è un respiro"

Iis Lincoln la Studentessa Sofia Napoli Vince Concorso di Poesia Pietro Carmina - Enna

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Natali Conti ▶️ Glamorous Plus Size Curvy Fashion Model | Biography, Wiki, Lifestyle

Studentessa e poetessa in musica, la mantovana Gavioli vince il premio “Ger...

DIFFONDIAMO POESIA- CASETTA COCCOLE POETICHE :: Segnalazione a Milano

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Poesia & donna celebrazioni in due festival - La Stampa

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Cent’anni di poesia ligure

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Francesco Potenza vince il Premio “Marco Polo” dell’Accademia dei Bronzi: la premiazione a Botricello - il Lametino.it

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giovedì 6 giugno 2024

La poesia degli animali. Vol. 1: antologia di testi su cane, cavallo, gatto e altri animali domestici a cura di Mino Petazzini (Luca Sossella Editore)

 Una galleria di testi che raccontano il rapporto intimo, profondo, a tratti dolcissimo, che sin dall'antica Grecia l'umanità ha scelto di avere con alcuni animali. Se il gatto negli ultimi secoli ha sopravanzato tutti gli altri, diventando l'animale totemico dei poeti (oltre 150 pagine!), anche le ampie sezioni su cane, cavallo, gallo e gallina, maiale, toro e vacca, api e altri animali sorprendono e catturano per la qualità dei testi, le sfumature, la violenza, a volte, o la tenerezza degli accenti.




Ironta. Pazzo per Victor di Clambagio (la Caravella Editrice)

 Il direttore di una casa editrice si trova di fronte a un dilemma: pubblicare o meno il manoscritto dell'illustre cittadino Costantino Morelli, ormai defunto, con il rischio di macchiarne per sempre il ricordo? Il romanzo, in forma di narrazione dialogica, parla dell'innamoramento di Morelli per l'artista Victor Vasarely, padre della Op Art. La passione per la figura del grande maestro lo travolge fino a condurlo sull'orlo della catastrofe finanziaria e della disperazione suicida. Solo l'incontro fortuito con l'artista Artemisia Vettori gli ispirerà un'azione fraudolenta che gli consentirà di superare la sua drammatica situazione e di involarsi verso una vita ricca di gloria e onori, tanto da fargli realizzare un museo dedicato al suo idolo, che donerà alla sua città natale, Chieti. Il mondo falso dell'arte diventa così il simbolo della finzione dell'umana esistenza, della sua incapacità di districarsi nel mare magnum della società contemporanea. Il finale rivelerà il piacere di una irridente e silenziosa rivolta verso quel mondo.




'Via', poesia futurista di Ardengo Soffici, messa in musica da Maura Salvi

La poesia di Ghiannis Ritsos salverà il mondo - Il Sole 24 ORE

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"Bombardateci di versi". Arrivano i Raid poetici

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I volumi più rari di Montale e Quasimodo in mostra a Milano - Libri - Poesia - Ansa.it

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“Caviardage Poetico!” e "Poetry Challenge - Caccia alla Poesia!", è tempo di premiazioni | Comune di Genova | Testata giornalistica e progetti

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mercoledì 5 giugno 2024

Festival della Mente 2017 - Umberto Fiori, Marco Belpoliti

"Natura è ciò che vediamo" (1863) di Emily Dickinson: poesia sull'Ambiente

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"Poesie Generazioni a Confronto": abbattere i muri con la poesia - StartNews

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Il Festival Internazionale di Poesia “Parole Spalancate” raggiunge la trentesima edizione

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“Le nuvole sopra Ferrara”: la poesia di Zbigniew Herbert interpretata da Giuseppe Cederna

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Panettiere dà ai clienti poesia di Trilussa, 'andate a votare' - Messaggero Veneto

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Poesia in città per smarrirsi e ritrovarsi - la Repubblica

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Paolo Buzzi " Primi lampioni " Interprete: Sergio Carlacchiani

martedì 4 giugno 2024

Patrizia Cavalli - Poesie. Video by Wolfgang Achtner © 2011

ERNESTO CALINDRI POESIA DI ENRICO CAVACCHIOLI SIA MALEDETTA LA LUNA

“Tarda l’alba a venire” una poesia della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi racconta la sua terra | Il Faro 24!

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Incontro con la poesia di Hassan Najmi

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“Alla vita” di Nazim Hikmet: una poesia salvifica

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La poesia per ripopolare i centri: l'iniziativa di Cassano all'Ionio

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Poesia Antica Giapponese Attraverso Manga per il 30° Festival Internazionale di Poesia di Genova

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Le poesie del polacco Herbert interpretate dall’attore Cederna

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Mario Ramous, ecco le poesie inedite

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lunedì 3 giugno 2024

Un romanticismo illuminato di Luis García Montero, Gabriele Morelli (Crocetti)

 Nel suo volume Poesía (1980-2005) Luis García Montero scrive che l’intera opera poetica di un autore “è un tracciato di cammini e di frontiere” e che rileggere le proprie poesie scritte in un lungo arco di tempo “richiede un esercizio di memoria e di coscienza”. Da questo esercizio nasce l’antologia Un romanticismo illuminato, con testi e titolo scelti dall’autore. Nello svolgersi degli anni, seguiamo le tappe di un itinerario esistenziale e poetico i cui temi ricorrenti sono l’amore e il privato sullo sfondo della vita quotidiana, soprattutto cittadina, colma di contatti umani e di riflessioni letterarie e politiche. La poesia di García Montero, infatti, “esplora la presenza dell’io” nel quotidiano e “guarda al viaggio esistenziale che muta” con il tempo “e trasforma la stessa realtà soggettiva” (Gabriele Morelli). E su tutta questa “poesia nuda, stringente” (Octavio Paz) si staglia la fede nel valore delle parole, portatrici di vita e “Più costanti dell’odio e l’avarizia,/ più forti del rancore e delle prigioni,/ più eroiche del sogno di un esercito,/ più flessibili del mare”. Ma col passare del tempo, quando dolore e fortuna si consumano con noi, vorrei che questi versi sconfitti avessero l’emozione e la quiete delle rovine classiche.




Alfonsina Zollo - "Tutto è incanto" - Raccolta di Poesie - (Booktrailer)

Fabio Pusterla, "Cenere, o Terra"

domenica 2 giugno 2024

Diario di un commosso viaggiatore di Alessandro Zaffarano (Milella)

...è un libro solido, intenso perché colmo di motivi, idee, pensieri, ma soprattutto perché ci presenta una scrittura avvolgente, a volte ironica (o sarcastica), altre volte malinconica, qualche altra volta erotica. Ed è una scrittura moderna, vibrante, solo a tratti lirica, che sa usare con maestrìa gli spazi della pagina e che si tramuta assai spesso in una specie di ‘parola dialogata’ (potremmo quasi dire un ‘teatro in versi’) in cui – naturalmente – il vero destinatario è il poeta stesso, nelle domande e nelle risposte e nella doppia scrittura, quella in corsivo e quella in ‘tondo’ e che fa appunto quasi da testo teatrale. Daniele Giancane



Fabio Pusterla

sabato 1 giugno 2024

Marino Moretti - POESIE

Fahrenheit | S2024 | La poesia del giorno | Paolo Lanaro, Versi spediti a una cassetta postale | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound

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Seconda edizione del Premio di poesia e narrativa "Mario Favari"

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"Ombre d'ali" di Ada Negri, una poesia che celebra la leggerezza di giugno

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Friedrich Hölderlin, mito cangiante della poesia tedesca (Traduzione di Gino Chiellino) - Il Fatto Quotidiano

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Francesco Manetti legge Valerio Magrelli

venerdì 31 maggio 2024

Mariella Bernio premiata a Catanzaro per la poesia «Sui fili le rondini» - Noi Brugherio

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A Venosa arriva il tanto atteso appuntamento con la poesia. I dettagli

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Le nuove stanze della poesia, La rivolta senza rivoluzione di Dylan Thomas - Il Capoluogo

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“Nuances”: in centro storico il reading di poesia e musica dal libro di Margherita Biondo

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Fare poesia, premiati i giovanissimi autori

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Il Pascoli inedito nelle lettere e poesie del poeta all’amico Marcovigi

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Aldo Palazzeschi (la vita e le opere)

Anima e lenzuola di Gianluca Chemini (Interlinea)

«Sposare anima e lenzuola non sarebbe matrimonio da fare per una certa categoria di devoti, che l’anima la vogliono così pura da evaporarla in una immaterialità evanescente» (Angelo Casati). Ma Gianluca Chemini, l’autore di questa raccolta poetica che tiene assieme sacro e profano, non è un prete comune, «è uno di quelli rincorsi anche da coloro che non mettono piede nelle chiese» e che sa cercare un dio che «si nasconde fra le righe».



giovedì 30 maggio 2024

Lezione Magistrale di VALERIO MAGRELLI - Da Dante a Caproni -

"La poesia è intervento": Gianmario Lucini, ne continuiamo

Premiazione delle opere migliori del 3° Concorso di Poesia "I Borghi dell'Alta Tuscia" | Orvietonews.it

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ROBERT FROST, "Fuoco e ghiaccio. Poesie" | La Civiltà Cattolica

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Poesia e Poeti Incontro a Catania il 31 Maggio alla Biblioteca Vincenzo Bellini - Catania

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linkoristano.it/2024/05/29/eco-pacifismo-e-poesia-operaia-a-san-vero-un-incontro-con-lo-scrittore-michele-licheri/

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Al premio Pulitzer per la poesia Paul Muldoon il riconoscimento “Città di Pescara-Sinestetica 2024”

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Poesia dialettale: i vincitori dell'11° edizione del concorso

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mercoledì 29 maggio 2024

La voce di Gabriele D'Annunzio (unica registrazione esistente)

In sogno ho visto il mondo. Testo estone a fronte di Doris Kareva (Bompiani)

La caratteristica più riconoscibile della poesia di Doris Kareva è un'assoluta aderenza alla forma, a una scelta minimale delle parole, come se il suo metodo si concretizzasse nell'utilizzarne il meno possibile pur in una luminosa molteplicità di senso. In questo ricorda una lingua oracolare, dove il lessico è ridotto all'osso ma le possibilità d'interpretazione sono molteplici. La sua poesia non trova espressione quindi solo a livello stilistico ed è capace di creare ambiguità metafisiche e filosofiche, aprendo al contempo squarci di armonia e chiarezza. Come composti da un altro tempo e da un'altra dimensione, i versi di Doris Kareva, nella loro densa brevità, regalano un'esperienza estetica intensa, scatenando nel lettore un'emozione potente e rarefatta come la luce del nord.




Natura di Roberto Cescon (Stampa)

 Una potente densità di immagini e pensiero si impone in questo libro di Roberto Cescon, nella varia complessità di quello che introduce – nei numerosi intrecci in cui si svolge – come il «continuo disfarsi degli eventi.» “Natura” è un libro in cui il poeta tocca vicende e rapporti interpersonali nella loro anche problematica – a volte intima – dimensione, che indaga sul senso della poesia stessa e sull’origine del linguaggio. In questo riesce a passare con scioltezza dalla parola dei grandi autori alla sapienza dei primitivi, in un formidabile, originale excursus che ci conduce fino alle incisioni rupestri, dunque a tempi remotissimi, in una grande e suggestiva varietà di circostanze e luoghi. La pagina acquista così un fascino profondo e singolare, in cui il poeta ragiona sul crearsi delle forme nei percorsi umani, cercandone e cogliendone il passaggio dalla mente al loro realizzarsi nella concretezza di figure e parole, ben consapevole che «la vita là fuori / viene da prima delle forme», mentre, aggiunge opportunamente, «ogni vita incarna e prolunga / quelle già state, le muta e le contiene».




martedì 28 maggio 2024

Negli appartamenti della morte di Nelly Sachs (Giuntina)

 Nelly Sachs nasce a Berlino nel 1891. Fin da molto giovane, scrive poesie, racconti e pièces per il teatro di marionette, opere che poi rinnegherà completamente nella seconda parte della sua vita. Con la madre la Sachs arriva a Stoccolma, grazie alla scrittrice svedese Selma Lagerlöf, nel maggio del 1940, con uno degli ultimi aerei da Berlino. Sarà l'inizio di trenta anni di esilio nel corso dei quali nasce un'opera lirica tra le più alte del Novecento, il cui tema centrale è la sopravvivenza allo sterminio degli ebrei d'Europa. "In den Wohnungen des Todes", "Negli appartamenti della morte" (qui nella prima traduzione italiana completa), sancisce per lei, cinquantaduenne, la rinascita poetica nel nome di chi non può più parlare. A partire dal 1954 una relazione di stima e profonda amicizia la lega a Paul Celan che si adopererà per farla conoscere al pubblico.




ABITARE GLI ABITI – Bucato in versi di Lina Maria Ugolini (Edizioni del Foglio Clandestino)

[…] È chiaro che un poeta debba intendersi di sartoria poiché necessita proprio un metro alla misura dei versi. Un gessetto celeste per segnare la stoffa, un Io lirico disposto a svestirsi vestendo e vendendo la propria Poesia. I capi d’abbigliamento che giovano si mostrano, si sporcano, si lavano e passano i giorni della vita. Panni appesi al vento delle stagioni – il ciclo di una lavatrice, il sapone, la candeggina, la cura e il rimpianto delle mani tra i cassetti – mutande in tripudio, calze, lenzuola, fazzoletti, cappotti, s’impregnano e assorbono nel quotidiano la forza emotiva del canto e del sorriso, del desiderio e dello sberleffo, della nostalgia che s’appunta in ricordi. Un poeta non traccia mai recinti, non innalza muri, non segna linee che siano rette marcate. Egli vive nel tratteggio, nell’indefinito, nello sfumato, in un bottone smarrito, in un’asola socchiusa, in un buco da sarcire, in un orlo che non c’è, in una piega che per grazia di pagine si fa abito da abitare, dimora di una sfrangiatura in affitto da lasciare a tempo debito.

«Si sa abitare un abito compete ad ogni corpo. Non meno al gioco dell’anima in questo bucato in versi che arriva pulito al cuore del lettore. Liriche quotidiane, fresche e felici in odor di santità, di sapone di Marsiglia e inchiostro tipografico. Ciò che si scrive resta nel tempo e si dona. Il guardaroba è ricco d’esistenze nelle quali riconoscersi, tra vestaglie, cappotti, camicie, mutande e calzini, trame di tessuti, creazioni di stoffe. Cicli di lavaggi per ogni età, per tutte le stagioni e mode da terzo millennio. Di più a un libro è impossibile chiedere e – per grazia clandestina – ricevere».


(L. M. Ugolini)





lunedì 27 maggio 2024

Mappe senza una terra di Antonio Bux (RP Libri)

Quest’opera di Antonio Bux pare nascere dalla necessita? dell’autore di porre in versi la propria esperienza di vita partendo dalla giovinezza (trascorsa in terra natia di Capitanata) fino ad arrivare alla maturita?, vissuta per buona parte tra le zone della Catalogna. E? dunque una silloge che processa in un continuo e perpetuo nostos la sua filigrana esistenziale, realizzando la propria filosofia di pensiero tramite il paesaggio e i luoghi frequentati dal poeta. Paesaggio che, in questo caso, diventa pretesto di sparizione, in perfetta simbiosi con l’incede re/retrocedere dell’esperienza umana. Dunque, una sorta di onirica e metafisica mappatura esistenziale apparentemente vissuta senza una vera e propria terra di appartenenza, piuttosto come una continua destinazione che ha nell’origine la sua meta di arrivo. Questo viaggio e? percorso assieme a fantasmi, echi, visioni, introspezioni e geografie, sia fisiche che spirituali, cercando, per l’appunto, quel dialogo, possibile e impossibile al tempo stesso, con una dimensione “altra” che e? ancora una volta il paesaggio (condiviso con chi lo abita o lo ha abitato) in tutte le sue forme e sfumature, facendo si? che esso diventi un passaggio di testimone tra chi e? stato su questa terra e chi vi e? ora e un giorno rifletterà ad altri la propria sparizione.



domenica 26 maggio 2024

Luce Luce di Renato Pennisi (Carabba)

 Questo libro nuovo di Renato Pennisi – così nuovo, così spiazzante – altro non è che una poetica ricognizione di un vuoto: un vuoto di memoria e di futuro, saturo di disillusione e di polvere (in Pennisi parola chiave). Nella spezzata e a tratti prosastica disposizione di un verseggiare libero, la convocazione di alcune figure carismatiche (Pasolini che scende dall’Alfetta, Sciascia che fuma le sue Chesterfield…) lungo un viaggio dentro le rovine di un’Europa inconcludente, dentro i rituali di un mondo sconvolto, dentro le profezie di una disperazione cosmica, cui solo la poesia può – forse inutilmente – opporre la ricerca di un qualche brandello di “luce”.




venerdì 24 maggio 2024

Il Dio di Norimberga di Alessandro Baldacci (PeQuod)

Raccolta di poesie.
Kaspar appare ovunque, / e è sempre a Norimberga: / ogni congedo serva / solo a tornare al dunque, // fra gli ufo, nella testa, / nel bosco in cui cantiamo / soli, per fare festa / tenendoci per mano.



giovedì 23 maggio 2024

EUROPA IN VERSI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA 2024

“POESIA IN MOVIMENTO: UN PONTE TRA CULTURE”

Corea del Sud e Messico i Paesi al centro di incontri e performance per esplorare le nuove forme di poesia contemporanea, aprire nuovi dialoghi tra culture e avvicinare i giovani a questa forma d’arte. 

A Como (Università dell’Insubria, Liceo Alessandro Volta, Pinacoteca e spazio The Art Company), a Milano (Consolato Generale della Repubblica di Corea) e a Missaglia (Villa Sormani Marzorati Uva) 

 * * *

Como, 14 maggio 2024 – Il Festival Internazionale di Poesia, Europa in Versi, organizzato dall’Associazione La Casa della Poesia di Como ODV e diretto da Laura Garavaglia, è pronto per la sua quattordicesima edizione, che si svolgerà dal 23 al 28 maggio 2024 tra Como, Milano e Missaglia (LC). Da sempre impegnato nel promuovere il dialogo interculturale attraverso la poesia, Europa in Versi quest’anno accoglierà poeti di rilevanza internazionale, con uno sguardo speciale al Messico e alla Corea del Sud, nella ricorrenza del 140° anniversario delle Relazioni Diplomatiche tra Corea e Italia, attraverso sinergie e attività comuni tra La Casa della Poesia di Como ODV, il Consolato Generale di Corea a Milano e l’Università degli Studi dell’Insubria.

Il tema della XIV edizione, Poesia in movimento: un ponte tra culture, riflette l’importanza di creare dialogo e connessione tra culture e di avvicinare un pubblico sempre più ampio alla lettura e alla comprensione dei testi poetici.

“La poesia è un linguaggio universale che attraversa confini geografici e culturali, creando un ponte tra Oriente e Occidente: questo legame profondo tra le diverse tradizioni poetiche ha radici antiche e ha influenzato poeti di entrambe le culture – spiega Laura GaravagliaPresidente de La Casa Poesia di Como e Direttore Artistico del Festival Europa in Versi. Il Festival è dotato, sin dalle origini, di uno respiro internazionale, ed ha iniziato a costruire questo “ponte” dalla prima edizione quattordici anni fa. Quest’anno si focalizza sul rapporto tra due Paesi, la Corea del Sud e il Messico, lontani dal punto vista geografico e culturale, ma accomunati dall’amore e dalla grande considerazione di cui la poesia gode”.

Nel maggio di quest’anno si celebreranno i 140 anni dalla firma dei trattati diplomatici tra Corea e Italia, siglati nel 1884: il sodalizio viene anche rafforzato dal cosiddetto “Hallyu”, un fenomeno che si riferisce alla crescente popolarità della cultura sudcoreana a livello internazionale. Questa parola cinese significa “Korean wave” e include lo slancio, anche occidentale, di seguire film, serie TV, musica pop, moda e cibo coreano. Alla diffusione sempre più ampia della cultura “pop” coreana presente anche in Italia, corrisponde un crescente interesse verso lo studio della lingua, come testimonia l’aumento dei Dipartimenti di Lingua e Letteratura coreana presenti in vari Atenei.

L’impegno della Casa della Poesia di Como mira a far conoscere anche il linguaggio poetico: in collaborazione con I Quaderni del Bardo ha tradotto due poeti di fama, Dongho Choi e Kooseul Kim ed è in uscita una rivista di poesia e critica contemporanea bilingue (italiana e coreana) Lyric Poetry and Poetics. Korean Literary Magazine. Una Finestra sulla Poesia della Corea Moderna che sarà presentata al Festival.

In merito al Messico, sarà presente la voce di Marco Antonio Campos, poeta, narratore e saggista, profondo conoscitore della dimensione culturale italiana. Per I Quaderni del Bardo è stata recentemente pubblicato nella collana “Altri Incontri”, a cura di Laura Garavaglia, Cosi in là, così lontano, con la traduzione di Emilio Coco, tra gli ospiti presenti al Festival.

La XIV edizione di Europa in Versi vede la collaborazione costante con le istituzioni del territorio, in particolare scuole superiori e università, a sottolineare l’importanza della poesia nel percorso di formazione dei giovani, come opportunità di crescita personale e culturale.

Il programma del Festival prevede una serie di eventi diffusi in diversi luoghi comaschi e, quest’anno anche a Milano, arricchiti da performance artistiche e musicali che vedranno la presenza dei poeti e delle poetesse: Dongho Choi, Kooseul Kim, Son Jeoung Soon, Jong hoon Kim (dalla Corea del Sud); Marco Antonio Campos (dal Messico); Davide Rondoni, Emilio Coco e Antonella Carmen Caggiano (dall’Italia).

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IL PROGRAMMA DELLA XIV EDIZIONE DI EUROPA IN VERSI, GIORNO PER GIORNO

Giovedì 23 maggio 2024

ore 18 – Natura e Bellezza: orizzonti della poesia

Europa in Versi comincia al The Art Company Como con un’anteprima del poeta Davide Rondoni a dialogo con Stefano Donno, vicepresidente de La Casa della Poesia di Como ODV, partendo dal libro Che cos’è la natura? Chiedetelo ai poeti (Fazi, 2021). In un’epoca dominata da nuove scoperte, dalla crescita tecnologica, da una nuova sensibilità ecologica, ma anche da nuovi fenomeni inquietanti, come pandemie globali e squilibri dell’ambiente, risuona potente la domanda su cosa sia un comportamento veramente naturale nella vita di una persona.
La parola “natura” è inevitabilmente fonte di confusione e tensioni, spesso usata per motivare scelte opposte. Forse, allora, per riaccostarci veramente alla natura (e alla nostra natura) occorre una sapienza antica e sempre nuova. Vogliamo una vita più naturale? Davide Rondoni perlustra gli interrogativi che sorgono intorno al tema della natura, senza pregiudizi e senza censure.

 

Venerdì 24 maggio 2024

ore 9 – I video poetici dei giovani: un modo nuovo di interpretare la poesia

Un evento mattutino nella Grand’Aula del Liceo Alessandro Volta di Como riservato agli studenti sui nuovi modi di interpretare la poesia.

 

ore 11 – Poesia in movimento: un ponte tra culture

L’appuntamento di apertura della XIV edizione di Europa in Versi, nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria di Como, metterà al centro il dialogo interculturale tra gli studenti e i poeti ospiti del Festival

 

ore 18 – Poesia e cultura: un dialogo poetico tra Italia e Corea

A fine giornata nella sede milanese del Consolato Generale della Repubblica di Corea (Milano) l’incontro tra poeti italiani e coreani in occasione dei 140 anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

 

Sabato 25 maggio

ore 9 – La poesia e i giovani: un’espressione creativa senza confini.

Entrando nel vivo del weekend, l’attenzione si sposta su creatività e sensorialità della poesia in movimento con un incontro mattutino, riservato agli studenti, nell’Aula Magna del Liceo Teresa Ciceri di Como.

 

ore 15:30 – Poesia in movimento: un’esperienza multisensoriale.

Appuntamento alla Pinacoteca Civica di Como con la poesia e i poeti protagonisti di questa edizione, con un’introduzione di Roberto Galaverni, giornalista culturale del Corriere della Sera e critico letterario, cui seguirà il Reading internazionale di poesia, con intermezzi musicali a cura del Maestro Giovanni Cantaluppi, che eseguirà musiche ispirate ai versi dei poeti, e una mostra a cura degli studenti del Liceo Artistico I.S.I.S. Carcano con opere ispirate alle poesie. Sarà presentata inoltre, in anteprima nazionale la rivista di poesia contemporanea e di critica letteraria Lyric Poetry and Poetics. Korea literary magazine. Una Finestra sulla Poesia della Corea Moderna, tradotta da Althea Volpe e edita da I Quaderni del Bardo di Stefano Donno. La rivista presenta la traduzione di dieci poeti coreani contemporanei tra i più significativi nel loro Paese, ed è arricchita da un apparato di critica letteraria dove vengono riportate testimonianze di chi ha vissuto la Guerra di Corea. Un focus interessante quello riguardante lo status delle donne durante la guerra, tra abusi e violenze (riportate nei dati anche), paragonato a quello di altre recenti guerre, come quella tra Russia e Ucraina. A seguire ci sarà la Premiazione dei vincitori e finalisti del Premio di Poesia e Narrativa Europa in versi e in prosa.

 

Domenica 26 maggio 2024

ore 10:15 – Poesia in movimento: un ponte tra poesia, scienza e natura.

Il consueto appuntamento del fine settimana immersi nella natura, quest’anno con la passeggiata voltiana di Camnago Volta in collaborazione con l’Associazione Sentiero dei Sogni.

 

ore 18 – La poesia: una forma d’arte senza confini.

A Villa Sormani Marzorati Uva, si conclude il weekend di Europa in Versi con un dialogo poetico tra il pubblico e i poeti con intervento di Roberto Galaverni.

 

Martedì 28 maggio 2024

ore 17 – La poesia messicana contemporanea. Incontro con il poeta, narratore, saggista Marco Antonio Campos

L’appuntamento finale della XIV edizione del Festival avrà luogo nella sede milanese del Consolato Generale del Messico con protagonista il poeta, narratore e saggista Marco Antonio Campos in dialogo con Emilio Coco, poeta e traduttore.

 

Il Festival

Europa in versi ha ricevuto nelle edizioni passate il patrocinio del Ministero della Cultura, della Commissione Europa, di Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Como, dell’Università degli Studi dell’Insubria e di prestigiosi enti pubblici e privati, sia italiani che stranieri. L’accoglienza del pubblico e degli ospiti del Festival è curata dagli studenti di ENAIP Como. Al termine del Festival, il comitato organizzatore in collaborazione con la casa editrice I Quaderni del Bardo pubblicherà una antologia con alcuni testi scelti dei poeti partecipanti e dei vincitori e finalisti delle sezioni di poesia del Premio Europa in versi e in Prosa




Discomparse di Gian Maria Annovi (Aragno)

 Un gruppo di turisti in Giordania nella zona del Mar Morto affronta il viaggio verso la città di Sodoma, città additata fin dalle scritture bibliche, città citata (ad esempio) da Pier Paolo Pasolini in uno dei propri film più controversi. Il pullman è composto da italiani provenienti da varie parti del paese e con alle spalle le più differenti storie lavorative: c’è un geometra di Faenza, un infermiere di Trento, c’è un avvocato di Aversa sposato con un personal trainer di Avellino. Sono tutti omosessuali. Forse qualche attuale ministro italiano potrebbe obiettare, a proposito di questo racconto, ricorrendo alle solite “questioni di opportunità”, come è accaduto nel recente caso del ritorno in Italia nelle file della squadra di calcio del Cagliari di Jakub Jankto finendo per usare un termine difficile da digerire, “ostentazione”.

DI MATTEO FANTUZZI continua qui 




mercoledì 22 maggio 2024

Il 25 maggio a Capistrello (L’Aquila) per la presentazione del libro “Il Leone di Ladispoli”

Terra dei ritorni di Alessandro Anil (Pordenone Legge - Samuele Editore)

 Alessandro Anil irrompe con estrema originalità nello scenario poetico attuale: nel suo verso lungo, che attinge alla tradizione orientale, la materia si trasforma in vibrazione, fa germinare immagini, ripetute e variate, una sull’altra, che conducono una dominante melodia: la sera e l’auspicio dell’incontro.


La sera ha a che fare col sonno, lo stare “sulla soglia delle ombre” prima di addormentarsi, col “terrore” che il fuoco dentro noi stia morendo. D’altra parte l’incombere della fine accende la “sete”, che è ciò che fa muovere i nostri passi anche se è notte, nella metamorfosi, nel movimento, il cui principio è l’amore. Ecco perché nella sera la voce rivolge dapprima al lettore, poi a un’amica mia, la preghiera “lasciami entrare”: mentre ripete che “niente resterà qui”, essa popola lo spazio di presenze, che si toccano, crescono l’una sull’altra, deviano e ritornano, sono la promessa della vita, “indizi e ripetizioni che alternano la fine col principio”, a dirci “che non è fine, che c’è ancora tempo” finché resteremo sillabe pronunciate, alla luce del movimento che, nello stesso fiume della fine, incontra le presenze della vita.



martedì 21 maggio 2024

L’emozionante poesia di Fabrizio De André risuona in Teatro | UnictMagazine

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L’Empatia al centro del concorso di poesia “Dona con un verso”

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A nascondino tra pagine e versi: ecco le poesie di Comuzzo e Bifulco - Messaggero Veneto

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Voltaggio, la campagna elettorale a colpi di poesie: “La sfida in versi appassiona la gente” - La Stampa

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Quanto di storia di Alida Airaghi (Marco Saya)

 Il punto di vista del poeta davanti alla Storia non può non tenere conto dell’indignazione. La sua deve essere una lettura critica, una denuncia da cui deve scaturire una ferma presa di coscienza.

Alida Airaghi in Quanto di Storia è poetessa del suo tempo e della Storia stessa racconta tutto il suo caproniano freddo.

«Sappiamo di essere / storia / snervata spremuta / ricordi ingombranti/ per chi non ascolta / non più raccontanti / avvincenti / e privi di futuro / e di scopo».

Parafrasando De Gregori, Airaghi ci dice che la storia siamo noi. Con una poesia civile si tuffa nella Storia e graffiando fino a fare male ci racconta le sue tragedie e le sue vittime.

In 28 maggio 1974 la poetessa rievoca la strage fascista Piazza della Loggia a Brescia: «Un nuovo ordine. / Ordine nuovo. / Nuova obbedienza / da strutturare. / Siamo soldati. / Siamo servizi. / Siamo pagati / per trucidare».

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